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da Angolopiatto » domenica 3 gennaio 2016, 21:42
Vedo che mi vuoi davero "bene", proprio due settimane addietro o messo in funzione una vecchia stufa a carbone e stavo cercando chi potesse "foraggiarmi"... ecco, davvero grazie del pensiero, allora ci conto per 30 Kg al giorno per i prossimi 65 giorni?... Hai detto siiiii!
Ora vengo al discorso serio e provo a dire la mia a proposito del quesito che proponi,
bella l'idea di abbinare le due tipologie energeiche sfruttando una superficie per due scopi contemporanei, il primo è quello prettamente meccanico facente parte della "vela" savonius, altro scopo è quello di utilizzare la stessa superficie di questa "vela" rendendola captatrice dei raggi solari da convertire in elettricità in sostanza, un pannello fotovoltaico da portare in rotazione... ho compreso bene la tua idea?...
Allora, tralascio il discorso rotore savonius che è ancora da testare la sua efficacia ed anche, le soluzioni costruttive per armonizzare il tutto rendendolo anche più efficente,
il discorso dei pannelli fotovoltaici da un po di tempo si sta facendo conveniente visto il "crollo" dei prezzi, ma non saprei se portandoli a "spasso" il loro rendimento non ne risenta (negativamente), a primo acchitto si, il rendimento crollerà di parecchio; un conto è "innescare" la produzione elettronica e mantenerla con adeguata illuminazione... continua, altro conto è alimentarli con un flusso luminoso alternato in rapida variazione. Si avrebbe l'innesco dell'emissione fotovoltaica interrotta immediatamente per mancanza di flusso luminoso e poi, altro "schiaffo" di luce e il tutto sempre senza mai avere un flusso costante... ummm, idea buona ma soluzione non buona. L'unico vantaggio che c'é sicuramente, è quello di avere in ogni caso una fonte di energia anche se piccola, quando la "vela" gira abbiamo due fonti energetiche da sfruttare, entrambe piccole ma ci stanno... poi, se il sistema "vela" non funzione per asenza di vento, la superficie esposta alla luce diretta del sole... ci restituisce un po di energia e altra energia ce la restituisce il lato opposto dei pannelli che renderebbero poco ma renderebbero, trasformerebbero la radiazione diffusa (albedo) in altrettanta energia elettrica... e ciò per tutta la durata della loro via produttiva... a questo punto però, sorge una domanda, vale la pena metter su un pannello solare frazionato quando dello stesso, solo una certa porzione sarà veramente sfruttata?... Sono calcoli da fare in relazione alla superficie che abbiamo a disposizione, della luce solare a disposizione e... della ventilazione che sussiste in zona. Diciamo che un minimo di sperimentazione è d'obbligo.
f.sco
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Angolopiatto il domenica 3 gennaio 2016, 22:00, modificato 2 volte in totale.