Problema laser Prima Industrie

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Baio87
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Problema laser Prima Industrie

Messaggio da Baio87 » venerdì 28 ottobre 2016, 14:16

Salve.
Uso un laser Prima Industrie Platino.
Quando faccio gli spessori fino a 5/6 mm non da particolari problemi (A parte la precisione del foto nella parte sotto del pezzo... Nel senso che nella parte sopra dove taglia il foto è bello pulito e tondo, sotto, viene male.. Non è pulito come sopra)
A parte quello, vi allego una foto di un pezzo da 10mm che sto lavorando... Come vedete, un po di icone me le fa giuste, altre le taglia veramente male... Secondo voi potrebbe essere lo spazio che è poco (1cm di distanza io lascio) oppure è qualcos'altro?
Grazie
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salvatore993
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Re: Problema laser Prima Industrie

Messaggio da salvatore993 » sabato 29 ottobre 2016, 8:03

potrebbe sembrare un problema di fuoco, da come lo spieghi, ma anche di materiale.
in effetti non tutti i materiali sono ottimi per laser, se vuoi una risposta più completa dicci potenza del laser, tipo, ed il metallo che hai usato. se puoi indica le misure dei tagli che hai fatto in foto.

Baio87
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Re: Problema laser Prima Industrie

Messaggio da Baio87 » mercoledì 2 novembre 2016, 9:28

Il laser è un PRIMA INDUSTRIE MODELLO PLATINO 1325 da 2200w
Il materiale è un FE360
L'icona in taglio misura 30x30 con foro da 14.5

Servono altri dettagli?

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Re: Problema laser Prima Industrie

Messaggio da salvatore993 » giovedì 3 novembre 2016, 7:49

ok, primo il fe 360 non è sicuramente tra i materiali più laserabili, per la sua permeabilità termica a volte smisurata, e te ne accorgi da quanto si estende la "cottura" ai lati del pezzo. un probabile rimedio potrebbe essere quando fai il gcode, far in modo da farli fare (nel caso dei pezzi in foto) non sequenzialmente, in modo da far raffreddare parzialmente la zona.
su 10 mm di spessore il taglio di tutti i laser è buono ma non perfettamente "a piombo" una leggera miglioria la trovi settando il fuoco ad 1/3 circa "all'interno del materiale" mi spiego nel caso dei 10mm metti a fuoco su piastra e poi scendi 3,3mm, in modo da attenuare l'inevitabile effetto conico di tutte le macchine a taglio termico.
altra piccola osservazione, cerca sempre di limitare la potenza di taglio ad un 15% in più del necessario, a favore della velocità.
spero di esserti stato di aiuto.

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Re: Problema laser Prima Industrie

Messaggio da Baio87 » venerdì 4 novembre 2016, 10:16

Come si vede in foto... non ho fatto un taglio sequenziale... ho distanziato il taglio ad "un pezzo per lato" in modo da non farlo scaldare... Ma evidentemente non è bastato.
Non ho capito la parte della miglioria... Mi spiace ma purtroppo non ho avuto nessuno che mi spiegasse il funzionamento della macchina, perche quando l'hanno piazzata mi hanno solo detto dove si accende\spegne e bon.

Ps. Ho chiesto anche al mio principale se può chiamare qualcuno anche per un breve corso.. Ma ha risposto picche.
Pps. Abbiate pazienza :(

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Re: Problema laser Prima Industrie

Messaggio da salvatore993 » sabato 5 novembre 2016, 7:17

ciò che ti ho detto sopra, è il principio, e si tratta di traslare il punto di fuoco come se volessi metterlo all'interno del materiale, e questo vele per tutti i laser quando superi i 5/6 mm di spessore. ovviamente io non conosco la tua macchina, e le migliorie, o piccoli aggiusti sono delle "cazzimme" date dall'esperienza e da pezzi buttati, ma si applicano a partire dalle linee guida della macchina, da qui la difficoltà ad esserti più utile.
ribadisco che il problema mostrato, non dico risolvere ma si migliora di molto con il discorso del fuoco, (che non so come si sposta sulla tua macchina) e aggiustando il rapporto velocità/potenza visto che sul taglio i pezzi sembrano abbastanza cotti.

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Re: Problema laser Prima Industrie

Messaggio da Baio87 » giovedì 10 novembre 2016, 14:00

Ho provato a modificare il Duty, Punto Focale, Pressione Gas, Velocità ecc ecc
Ma il risultato non cambia... Potrebbero essere gli specchi a sto punto?
Perche cmq alcune pezzi li fa bene...

Ps. Se qualcuno avesse un file NC oppure i parametri per il 10MM, me li può passare? Cosi faccio una ulteriore prova

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Re: Problema laser Prima Industrie

Messaggio da Baio87 » giovedì 10 novembre 2016, 14:13

Questi sono i parametri che attualmente ho in macchina
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Re: Problema laser Prima Industrie

Messaggio da ross » domenica 22 gennaio 2017, 19:44

Ho visto solo ora questo topic e anche se a distanza di un pò di tempo spero sia utile ciò che scrivo.

In azienda lavoro con il Platino con sorgente Rofin DC025 da alcuni anni e mi trovo molto bene.
Ho letto alcuni post qui sopra e sinceramente mi sento obbligato a dire una cosa: chi non ha mai lavorato con un laser CO2 industriale è meglio che non dia consigli, si rischia di far fare danni alle persone e/o alle macchine in quanto una sorgente da 2200Watt è un laser di IV cat ed è pericoloso.

L'acciaio Fe360 è la lamiera che va per la maggiore ed è la più facile da tagliare, è come tagliare il burro.
Detto questo passo direttamente ad analizzare il problema oggetto del topic con una breve spiegazione sul funzionamento del laser.

Tipi di modalità di taglio laser: taglio per combustione e taglio per fusione.

Taglio per combustione:
Il fascio laser viene focalizzato sulla superfice della lamiera, nel punto focale si genera una temperatura di almeno 10000°C e viene iniettato, attraverso l'ugello (in gergo tecnico "tip"), il gas di taglio (l'ossigeno) che brucia il metallo fuso in superfice, il gas brucia il metallo fino alla superfice opposta da cui il laser entra. In sostanza è come l'ossitaglio con la differenza che la "fiamma" viene comandata dal punto focale del laser.
Con questo sistema si tagliano tutti i metalli ferrosi che possono ossidarsi bene con l'azione dell'ossigeno, dall'Fe360 in poi.

Taglio per fusione:
Il fascio laser ad alta potenza viene focalizzato a metà o poco sotto (a seconda dei materiali) della superfice della lamiera in modo da fondere tutto (nello specifico l'azione è un pò più complessa) lo spessore e dal tip viene fatto uscire un gas non ossidante capace di espellere violentemente il metallo fuso (azoto ad alta pressione).
Con questa modalità si taglia praticamente tutto, compreso i metalli ferrosi ma occorre, in ogni caso, molta potenza.

Il fascio laser che esce dalla sorgente viene deviato e polarizzato con gli specchi per essere portato sopra la testa di taglio, viene quindi focalizzato con una lente a menisco che concentra il fascio in un punto focale. Il punto focale non è un punto vero e proprio ma un breve tratto rettilineo, per rendere bene l'idea occorre immaginare la clessidra, la zona centrale non è puntiforme ma un tratto verticale.
Con la lente di lunghezza focale 5 pollici (FL 5") il tratto è quasi 1mm mentre con la FL 7.5" è poco più di 1mm.
Con la lente da 5" si può tagliare bene spessori fino a 5-6mm con taglio in O2 (ossigeno) e fino a 3mm con taglio in N2 (azoto), per spessori superiori si usa la lente da 7.5" sia in O2 che N2. Con la lente da 7.5" si può tagliare anche ciò che si taglia normalmente con la lente da 5" modificando leggermente i parametri.

Con forti spessori e taglio in O2 il bordo di taglio è pressoché dritto e verticale, sempre se i parametri sono corretti, con il taglio in azoto il bordo di taglio prende una forma a V, a causa della focale e più si sale con lo spessore e più si accentua questo difetto.
In ossigeno si taglia molto bene e i contorni sono sempre uniformi e precisi, dipente sempre dai paramentri e soprattutto dalla pulizia delle lenti e specchi, solitamente quando la macchina inizia a tagliare male non si pensa mai alla lente stressata o agli specchi sporchi.

Dalla foto che vedo il problema potrebbe esser dipeso dalla lente danneggiata/puntinata/stressata, il piercing in alcune icone esplode creando il cratere (di norma il Sicam mette degli attacchi molto corti, nei forti spessori consiglio sempre di farlo lungo metà dello spessore) e il solco di taglio non riesce a sfondare a causa della mancanza di potenza (lente puntinata e/o stressata significa fuoco deformato/ingrandito/distorto, quindi riduzione di potenza), creando così l'allargamento del solco dovuto all'azione dell'ossigeno.
La focale non calibrata potrebbe dare un problema simile.

Soluzioni:
Controllare lo stress della lente con gli appositi vetrini polarizzati, nella cassettina del kit ottico vengono forniti e nel manuale cartaceo viene indicato come usarli.
Controllare la pulizia della lente e degli specchi, fare molta attenzione a usare correttamente le cartine di pulizia con l'acido acetico e con l'acetone dopo.
Controllare a video la pressione del gas di taglio, non so di che anno è il laser con cui lavori ma solitamente nella videata del touchscreen c'è un tasto in basso con scritto "GAS", premendolo si può vedere la pressione comandata e quella misurata, quella misurata non deve differire molto da quella comandata altrimenti c'è un problema (raramente) con la servovalvola montata nel carro (asse Y).
Controllare i parametri della tabella tecnologica (lo screen-shot che hai postato) che siano corretti o molto vicini a quelli indicati nella tabella, occorre verificare sia i parametri di piercing che di taglio.
Verificare la calibratura della focale con l'apposito attrezzo fornito in dotazione.

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Re: Problema laser Prima Industrie

Messaggio da ross » domenica 22 gennaio 2017, 19:50

Dimenticavo: quando si tagliano spessori da 8mm in su nel post-processor è bene inserire il pre-piercing, il laser eseguirà prima tutti i piercing e poi farà tutti i tagli, evitando i problemi di surriscaldamento della lamiera nelle zone critiche.

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Re: Problema laser Prima Industrie

Messaggio da salvatore993 » martedì 24 gennaio 2017, 8:50

in effetti io non lavoro con un co2 industriali tutti i giorni, lavoro con un fibra, e davo per scontato alcune cose, appunto trattandosi di una macchina industriale.
di solito chi opta per un taglio laser (di qualsiasi natura) ha delle esigenze che vanno un pò più in la del plasma, quindi si suppone che si vogliano dei tagli non dico al centesimo, ma che un pezzo una volta tagliato resti in piedi ed a squadro su di un tavolo se lo appoggi con il lato tagliato appunto.
il fe 360 si separa come il burro, ma il taglio su grandi spessori (già dal 10) è lo stesso se non peggio di un buon plasma in hd, per avere un taglio "da laser" si preferiscono materiali con basse permeabilità termiche, e con compattezze diverse, infatti ho scelto un fibra perché il taglio co2 lo commissionavo alla movisid di casoria, e su delle parti da 8mm di spessore dove mi serviva il parallelismo del taglio perfetto abbiamo dovuto abbandonare, e optare per l'elettroerosione.
in più la cura delle lenti credo rientri in setup periodici di manutenzione ordinaria ogni tot ore di lavoro, dando appunto per scontato che l'utente sa tutto questo, ho cercato di essere utile. poi magari vengo frainteso o mi sbaglio, eventualmente chiedo venia.

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Re: Problema laser Prima Industrie

Messaggio da ross » martedì 24 gennaio 2017, 13:24

Una sorgente CO2 genera un fascio con lunghezza d'onda pari a 10.6um, la sorgente a semiconduttore (la fibra è il mezzo di trasporto del fascio) genera una lunghezza d'onda pari a 1060nm (in genere) che è dieci volte più alta, questo comporta un'azione diversa sui materiali con le relative conseguenze.
Con il laser fibra tagli bene il rame e le sue leghe, con il CO2 non tagli il rame (se provi a tagliare danneggi la cavità e butti la sorgente) ma per tagliare i metalli ferrosi non c'è niente di meglio del CO2, il fibra purtroppo ha delle limitazioni causate dalla diversa lunghezza d'onda.
Per tagliare bene forti spessori di Fe360 occorre settare bene la focale e tutti i parametri, basta molto poco per causare un pessimo taglio con il relativo surriscaldamento della lamiera nella zona attorno all'icona.
Con i laser CO2 si arriva a tagliare fino a 25-30mm o poco più, poi si passa al plasma e basta fare un giro tra i siti dei produttori di sorgenti per vedere i test di taglio sui metalli.

Cosa intendi per "bassa permeabilità termica" e "compattezza" dei materiali?

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Re: Problema laser Prima Industrie

Messaggio da salvatore993 » giovedì 26 gennaio 2017, 7:39

sostanzialmente (riferito alla tecnica di taglio) con bassa permeabilità termica e compattezza strutturale, si indicano o si intendono materiali che non collassano strutturalmente (a livello composizione), e che quindi quando si tagliano al laser oltre al "calore" che provoca il taglio si possono trascurare altri fattori. di solito tutti gli fe (tranne qualche trafilato famiglia 53x) vengono "poco laserati" poiché se si considerano le ore lavoro della sorgente, l'attrezzaggio e nel caso del co2 il costo energetico, la differenza con un buon plasma alta definizione non ne giustifica l'impiego.
con dei setup abbastanza universali, (nell'uso quotidiano non tutti cambiano il fuoco o i settaggi per una sola lamiera, o qualche pezzo al volo) su materiali tipo fe360 8mm di spessore, un hyperterm 85, con ugelli fine cut e senza gas di apporto ti assicuro che non noti la differenza, anzi se vi è stata una distrazione nel fare il percorso utensile ( mi riferisco all'impostazione di feed e simili) anche lieve, il plasma risulta addirittura migliore.

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Re: Problema laser Prima Industrie

Messaggio da ross » giovedì 26 gennaio 2017, 13:38

Ti ho fatto la domanda appositamente perché ciò che dici sui metalli non ha alcun senso, ha senso invece parlare di conducibilità termica.
Un buon libro di tecnologia meccanica o il manuale del perito industriale ti spiega molto bene questi argomenti.
Un metallo con conducibilità termica bassa si taglia meglio (vedi i metalli ferrosi) mentre uno con conducibilità termica alta si taglia male (vedi l'alluminio, il rame) perché il calore generato si "espande" più rapidamente con la conseguenza di non raggiungere la temperatura necessaria per fondere.

Chi usa una macchina di taglio laser di costruzione da 20 anni a questa parte sa che i parametri di taglio sono inseriti (quasi tutte le macchine industriali) nei file iso (g-code) e il setup tipo il cambio lente avviene in tempi rapidi, nel Platino per esempio in meno di 5 minuti cambio la lente da 5" con la 7.5" cosa che non riuscivo con il laser bystronc di vecchia produzione (anni '90).
Ci sono macchine che fanno anche il cambio lente e la centratura automaticamente.

Le lamiere in genere sono spianate con i rulli partendo dai coils (bobine) e tagliate in vari formati ma non vengono trafilate.
L'unico problema che viene fuori quando si tagliano acciaio con medio alto tenore di carbonio è la tempra del bordo di taglio, a causa del calore generato durante la fusione/combustione e il rapido raffreddamento.

Il plasma va bene per spessori superiori a 25-30mm e per realizzare pochi pezzi, il laser viene scelto per tutti gli altri casi.
Oggi si trovano dei laser industriale usati a poco prezzo ed è anche per questo che viene sempre preferito al plasma, oltre alla questione di velocità e precisione di taglio. In sostanza sono macchine diverse per qualità, uso e quantità di produzione, considera che al Platino che abbiamo in azienda gli diamo il pacco di lamiere (spessori diversi e quantità di fogli diversi) la sera e la mattina successiva ha tagliato tutto ciò in programma, si prende un foglio alla volta, lo taglia con i suoi parametri e mette il foglio tagliato su un altro pallet.

Se ti capita, a Bologna c'è la fiera della lamiera e li puoi vedere tanti macchinari con le dimostrazioni al momento.

Ross

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Re: Problema laser Prima Industrie

Messaggio da salvatore993 » venerdì 27 gennaio 2017, 8:52

a parte il manuale del perito e similari, forse diciamo la stessa cosa, o forse mi spiego male, e nello specifico si parla della macchina dell'utente.
ribadisco il concetto (almeno quello che voglio esprimere) cosi mi spiego.
la conduzione termica di cui tu parli, e sacrosanta ed è però riferita al materiale in quanto singolo elemento, quindi ferro = ferro, e questo non si discute in quanto la conducibilità termica di un materiale è riportata nella tavola periodica come caratteristica dello stesso.
nelle leghe commerciali varie proprio la lega in alcuni casi conta, a conferma di ciò l'alluminio ha una sua conducibilità termica che rimane sempre la stessa, ovviamente, ma alcune leghe si prestano ad essere saldate, ed alcune no, questa differenza magari anche sbagliando è ciò che io definisco permeabilità.
probabilmente, anzi sicuramente nei nuovi laser di un certo livello hanno risolto tante problematiche, ed hanno reso conveniente anche il taglio di "lavori poveri" ma a questo punto stiamo confrontando il "processo" e non la macchina, o meglio il problema specifico dell'utente.
con metalli con bassa permeabilità termica, io intendo dire leghe che si prestano meglio al taglio o trattamento termico, a livello dimensionale, e alterazione della struttura molecolare stessa. ti porto due esempi vissuti in prima persona, il primo anni fa in REWOIND una azienda italiana che faceva (non so neanche se esiste più) parti per il militare, si aveva a disposizione un laser 5 assi capace di fare asportazione (tasche). con quella macchina si sono prodotti un lotto di pulsanti per il lancio di missili, 175 parti di meccanica ed elettronica in un blocchetto la metà di un pacchetto di sigarette, per mantenere le proprietà meccaniche e dimensionali (entro i 2 centesimi, e alterazioni da "cottura zero) dopo aver smadonnato per il percorso utensile si è dovuto ricorrere all' Inconel, e ti assicuro che ha fatto la differenza.
ultimamente nelle mie macchine per il trattamento di rifiuti " particolari " ho un cilindro fatto di una lega della famiglia Alloy, per mantenere gli stessi parametri nel giunto saldato devo farli tagliare ad acqua, perché se li taglio con qualsiasi processo termico la saldatura non riesce a rispettare i parametri di capitolato, perché la stessa avviene su una parte già cotta, che ha evidentemente alterato la proprietà del materiale.
in ultimo con rese del co2 intorno al 20%, ossia 2000watt consumo per 200 watt alla testa taglio, (almeno ultimi dati in mio possesso) più gas di apporto, + attrezzaggio macchina usura lenti ecc., resto convinto che piastrame e oggetti vari nell'ordine del decimo,un buon plasma alta definizione resta la soluzione più conveniente, rapida ed economica, senza contare l'entità dell'investimento.
ma sono e restano mie personalissime opinioni.

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