Concordo in pieno.
Se uno usa solo le variabili r le differenze non sono molte.
Ma la differenza si vede quando si devono fare programmi complessi con molte variabili e magari con passaggio di variabili al sottoprogramma, poterle definire e sopratutto nominare a piacimento rende molto più comprensibile il tutto.
Anche la gestione del flusso del programma é molto più articolata grazie a salti e istruzioni condizionali molto più complesse.
Come hobby , anni fa, mi ero studiato il linguaggio C e quindi ,vista la somiglianza ,conoscevo già quasi tutto della programmazione Siemens.
Oltre a questo, lavoravo in un’azienda che mi ha lasciato studiare i manuali e sperimentare quello imparavo nei momenti in cui le consegne lo permettevano….tre manuali spessì come elenchi telefonici in cui peró c’é tutto, Siemens é un controllo aperto in cui uno puó vedere tutte le variabili, i cicli, i programmi creati dal costruttore ecc.
Uno che non ha delle basi di programmazione non riesce facilmente a usare queste caratteristiche.
Per contro l’840 base é piuttosto scarno e non é pratico come selca per le lavorazioni piú comuni.
Migliora un po’ con shopmill ma di base ci sono cose che avrebbero potuto semplificare.
Penso che un controllo con una buona base di cilci giá pronta e funzionale renda quasi sempre superflue tutte queste caratteristiche, io le ho usate per cicli di spianatura, tcp rotazione testa, traslazione origine con rotazione tavola, chiavette..ecc e per semplificare un po’ la programmazione in mdi (facevo molte operazioni in mdi senza stare a creare un programma)
Tutta roba che i controlli attuali giá hanno
Mandi
Mecha