Morsa a Croce Fervi Art. 0188/150

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jozhik962
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Morsa a Croce Fervi Art. 0188/150

Messaggio da jozhik962 » lunedì 10 aprile 2017, 12:45

Stimatissimi amici, buongiorno!

È il mio primo messaggio, nonostante mi sia iscritto a questa comunità già da diverso tempo. Come dicevo nella mia presentazione, non ho una preparazione specifica o conoscenze tecniche tali che mi permettano di inserirmi utilmente nelle varie argomentazioni che qui sul forum vengono trattate con un livello di competenza invidiabile anche da un centro di sperimentazioni scientifiche: inutile ribadire che l’apporto multiplo di esperienza pratica che si fonde con le conoscenze teoriche, in un gruppo di appassionati, raggiunge traguardi insuperabili.
Ho preferito leggere in silenzio, piuttosto che inserirmi con indisponenti osservazioni.

Adesso però è proprio necessario intervenire con una richiesta di suggerimento per risolvere una faccenda con una morsa a croce Fervi, altrimenti la mia passione per la meccanica rimane eternamente bloccata ad uno stato embrionale, senza la possibilità di ulteriori sviluppi.

Mi sono reso conto che, se voglio in qualche modo cimentarmi anche nella più semplice e rudimentale realizzazione meccanica, devo principalmente poter disporre di un minimo di attrezzi e strumentazione. Meglio se di qualità accettabile, per evitare scoraggianti insuccessi che irrimediabilmente portano a stroncare sul nascere la voglia di dedicarsi alla meccanica.

Ho detto a me stesso: una delle operazioni più comuni da cui cominciare è indubbiamente la foratura, e se voglio fare una serie di fori perpendicolari ad una superficie, e tra loro allineati, questi fori devono essere “accettabilmente” perpendicolari e “ragionevolmente” allineati.

Insomma, per farla breve, mi sono convinto che nella mia dotazione di hobbista dovesse necessariamente essere presente una morsa a croce, positivamente pubblicizzata e dalle dimensioni generose, che ho visto in vendita a poco meno di 100 Euro. Il modello Fervi Art. 0188/150.

Arriva il giorno in cui il corriere consegna la morsa e, sbavando per l’entusiasmo, apro compulsivamente il pacco per trovarmi tra le mani l’oggetto che descrivo di seguito e di cui, se riesco, allego anche alcune foto.

1) La ganascia fissa sembra in buona squadra con le guide su cui scorre la ganascia mobile: questo è forse l’unico pregio.

2) Soffiature diffuse nel materiale (peraltro anche friabile come biscotto) che costituisce la struttura (Sic! Soffiature proprio sulle guide a coda di rondine!).

3) Manopole di comando della rotazione delle viti storte (avete mai provato ad andare in bicicletta con un pedale piegato? Ecco, lo stesso effetto!)

4) Vite che imprime l’avanzamento trasversale leggermente incurvata e, come se non bastasse, posizionata in diagonale (cioè posizionata non parallelamente alla fresatura degli incastri) con uno scarto di 1,5 millimetri. Questo è già più grave, ma forse risolvibile!

5) Il difetto più grave (di cui non mi sono accorto immediatamente altrimenti l’avrei restituita) è forse nella base d’appoggio inarcata che, nella zona centrale, in prossimità delle asole per il fissaggio, raggiunge la massima curvatura con uno scarto di circa 1,5 millimetri. Questa curvatura è grave perché non è un difetto di fresatura o di rettifica, ma è dovuto alla deformazione di tutto il blocco, e quindi coinvolge anche le sovrastanti guide a coda di rondine che seguono la stessa deformazione. Lo scorrimento su queste guide è difficoltoso perché, pur cercando la migliore regolazione sulle guide di registro (si chiamano lardoni?) si ha un blocco in corrispondenza del passaggio sulla gobba centrale, e invece rimane vergognosamente troppo gioco all’inizio e alla fine della corsa.

Deluso e sgomento ho abbandonato questo ignobile obbrobrio in un angolo, per diversi mesi sul banco da lavoro, indeciso se collocarlo tra i rottami oppure portarlo in una officina specializzata per una eventuale rettifica, ammesso che la correzione sia possibile ed economicamente conveniente. Doveva essere una morsa a croce, ma è diventata la mia croce!

Ho letto, da qualche parte qui nel forum, che la ghisa, dopo la fusione, continua per un certo tempo a deformarsi. O meglio, seguendo un processo di maturazione, continua a distendersi lentamente fino ad assumere, con il passare degli anni, una forma più o meno definitiva.

Adesso io chiedo cortesemente suggerimenti a quanti di voi vorranno esprimersi:

1) È possibile e conveniente pensare ad una operazione di rettifica su un materiale tanto scadente?

2) Se dopo l’eventuale rettifica dovesse continuare la distensione/deformazione del materiale mi troverei con lo stesso problema?

3) È pensabile e utile un preliminare trattamento termico casalingo come ad esempio diversi cicli nel forno della cucina a 250 °C per un’ora con successivo lentissimo raffreddamento? Oppure questo ipotetico trattamento termico casalingo finirebbe per rovinare definitivamente la struttura degradandone le già discutibili proprietà meccaniche?

4) Se volessi provare a fissare questa morsa al piano del trapano a colonna mediante due bulloni alle apposite asole della base rischierei di rompere la base d’appoggio? Stringere i bulloni di fissaggio significherebbe contrastare l’incurvamento della base d’appoggio adesso inarcata di circa 1,5 mm rispetto al piano orizzontale. Quali sono le possibilità di flettere di questo materiale (ghisa grigia, giusto?)?

5) La vite che comanda lo spostamento trasversale, che dovrebbe essere in acciaio, può essere raddrizzata esercitando una forza a freddo fino ad ottenere una deformazione plastica? Oppure si rischia di spezzarla?

6) Se l’operazione di rettifica risultasse sconsigliata per limiti tecnologici o di costo, con quale utensile è più opportuno intervenire per cercare un accomodamento? Lima? Smerigliatrice angolare con disco in carta abrasiva? oppure con disco di mola?

7) Domanda retorica: dopo questa dolorosa esperienza, mi consigliate l’acquisto di un tornio Fervi, o di un piano di riscontro Fervi?

A parte il problema della morsa a croce appena esposto, una domanda a cui tengo particolarmente, e che necessita di una tempestiva risposta, riguarda l’olio protettivo da utilizzare sulle macchine per contrastare la ruggine, per lubrificare e per conservare gli oggetti più delicati:

Voi che tipo di olio usate? Come si chiama? Dove si acquista?

Lo chiedo perché, nel tentativo di comporre la mia dotazione di utensili, ho acquistato delle squadre da officina di un certo costo, alcuni spessimetri, contafiletti, micrometri ecc., ma rischio di perdere tutto a causa dell’ossidazione.

Ringrazio tutti coloro che vorranno esprimere la propria opinione ed elargire suggerimenti.
Mi scuso se non ho inserito questo messaggio nel posto più opportuno: accetto suggerimenti e indicazioni anche sulle modalità e sui criteri della messaggistica.

Giacomo
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jozhik962
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Re: Morsa a Croce Fervi Art. 0188/150

Messaggio da jozhik962 » lunedì 10 aprile 2017, 12:50

Altre foto che non sono riuscito ad inserire nel precedente messaggio. ( Ho capito bene, si possono inserire al massimo cinque immagini in ogni messaggio? oppure sbaglio qualcosa nel seguire la procedura per aggiungere allegati?)
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brunart
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Re: Morsa a Croce Fervi Art. 0188/150

Messaggio da brunart » lunedì 10 aprile 2017, 15:05

ciao jozhik962
benvenuto nel club

intanto ti consiglio di scrivere di meno perchè sono pochi quelli che riescono ad arrivare alla fine di un post chilometrico e costringi pure me ad essere prolisso.

tu hai presso la classica morsa a croce cinese

ci sono cascato pure io una 15ina di anni fa
ora l'ho montata accanto ad una molatrice e la uso per molare gli utensili per il tornio
l'ho comprata da un marocchino 15 euro ma credo che valga moooolto di meno

ti consiglio di non perderci tempo e di usarla così com'è per lavoretti poco impegnativi
quindi punto 1 2 3 lasciali perdere

puoi tranquillamente montarla su un trapano a colonna (che suppongo sia il solito cinesino da 70-90 euro), tanto con la deformazione della morsa compensi i difetti del trapano
dalle mie parti si dice niuru cu niuru non tingi (alias nero con nero non macchia) :D
soddisfatto punto 4

punto 5 e 6 come il punto 1 2 3
ci perdi solo tempo

punto 7
con gli errori ci si fa esperienza
ti assicuro che quasi tutti agli inizi abbiamo fatto queste "dolorose esperienze".
non tutti i prodotti della fervi sono dei "cessi" cinesi, anzi io ho comprato la gruetta e l'affilatrice e sono soddisfatto del rapporto qualità-prezzo.
l'importante è che tu prima di acquistare ti documenti bene
devi trovare un compromesso tra quello che devi fare e le dimensioni del tuo conto bancario

Olio protettivo:
olio per armi
olio per macchine da cucire
WD40
recentemente ho trovato un olio per macchine da cucire molto economico (sarà sicuramente cinese o indiano) che è scarso per le macchine da cucire ma eccellente come protettivo dei metalli, per filettare, per fresare e per tornire
è in bidoncino da 5 lt e l'ho trovato a 25 euro, ma sono certo che si trova pure a meno
ciao
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e ricordati che se vuoi volare devi battere le ali.
..... Quando tutto sembra andare contro, ricorda che gli aeroplani decollano contro vento, non con lui!

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Re: Morsa a Croce Fervi Art. 0188/150

Messaggio da darix » lunedì 10 aprile 2017, 15:29

Sono d'accordo con Brunart.
:mrgreen:
SAFETY FIRST!

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Re: Morsa a Croce Fervi Art. 0188/150

Messaggio da mgd966 » lunedì 10 aprile 2017, 15:38

:D
nel tempo che ho impiegato a leggere il post Brunart ha risposto ..quoto ed aggiungo :
attenzione quando comperi cinesate , se sei FORTUNATO ricevi per quanto spendi,altrimenti ricevi meno di quanto ti aspetti.
Prendi tempo,leggi e valuta quello che altri hanno postato prima di decidere,in questo senso il forum e' un grande aiuto.
Ricorda che solo tu puoi giudicare la tua tasca e le tue esigenze,citi il tornio Fervi od il piano di riscontro Fervi.
Non si possono accettare od escludere a priori,dipende da che uso ne vuoi fare,da che esperienza hai,da quanto vuoi spendere,che spazio hai...certo e' che per prezzo simile puoi valutare (vedi forum)diverse alternative.
Nell'elenco di lubrificanti aggungerei la vasellina e l'olio di vasellina che seppure "antichi"sono sempre validi per gli strumenti di precisione.
Cordiali saluti
Mauro
se non e' rotto non si puo' aggiustare

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Re: Morsa a Croce Fervi Art. 0188/150

Messaggio da jozhik962 » lunedì 10 aprile 2017, 21:14

Ringrazio tutti per la pazienza nel leggermi: i prossimi messaggi saranno certamente più brevi. Essendo il mio primo intervento, mi è sembrata opportuna una introduzione un po' più articolata.

E ringrazio per le benevole ed esaustive risposte consolatorie, che capisco tutte concordi nel dissuadermi da ogni tentativo di accomodamento dell'indegno oggetto.

Anch'io consapevole della situazione che avete tutti così chiaramente descritto, per mesi ho cercato di distogliere lo sguardo dall'angolo del banco in cui la morsa si trovava pietosamente abbandonata.

Posso forse solo giustificare la mia richiesta della vostra attenzione dicendo che per me, che nutro un interesse puramente hobbistico, o amatoriale, nei confronti della meccanica, ogni intervento che possa costituire esperienza conoscitiva o formativa non costituisce affatto una perdita di tempo, anche se non si riesce concretamente ad ottenere un risultato commisurato agli sforzi compiuti. insomma, ogni occasione che si presenta è buona per accrescere le capacità e le competenze. Ricordo che da ragazzo, quando frequentavo l'istituto tecnico industriale, durante le ore di laboratorio di aggiustaggio, per un anno scolastico intero, a scopo puramente didattico, mi fu imposto di limare un cubetto di ferro che, una volta ultimato nella lavorazione, finiva nel cassone del ferro da recupero.

Ribadisco la mia riconoscenza e.. alla prossima!

Giacomo

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Re: Morsa a Croce Fervi Art. 0188/150

Messaggio da mgd966 » martedì 11 aprile 2017, 4:13

Ciao Giacomo,
in un'ottica puramente didattica,potresti provare a rendere meno scomodo l'utilizzo della morsa,per quel che se ne puo' cavare.
Per esempio anche usandola per fissare pezzi durante la molatura, la gobba ti dara' fastidio e la manovella storta pure.
Potresti:
-verificare su un piano di riscontro (va bene anche una lastra di vetro,ha il pregio di costare poco ma il difetto che si rompe...) in che direzione si inarca la base,poi limarla con pazienza fino ad ottimizzare l'appoggio
-fatto questo (preliminare necessario altrimenti quando tiri i bulloni di fissaggio la base si deforma)dai una limata alla gobba sulle guide fino ad avere un compromesso accettabile sullo scorrimento .Ricordo che la morsa non ti servira' per la sua precisione...quindi non ti accanire.Regola i lardoni al meglio che puoi.
-la vite puo' essere raddrizzata -o almeno si puo' provare-mettendola nel mandrino del tornio ed usando una leva adatta (es.tubo di diametro adeguato) per raddrizzare piccole porzioni sporgenti,controllando con il comparatore.
Diciamo che non sarebbe per l'oggetto in se' quanto per esercizio,avendone il tempo e la voglia .
Mauro
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Re: Morsa a Croce Fervi Art. 0188/150

Messaggio da SWL » martedì 11 aprile 2017, 9:42

Messa così appare più o meno inutilizzabile, ma con un po' di buona volontà si può renderla adatta ad un uso non impegnativo.

Ovvio che deve essere visto come un piacere ed un'esperienza di "aggiustaggio" non certo come un affare. Sistemare cose mal messe (e questo è un ottimo esempio) è uno dei sistemi migliori per acquisire esperienza e manualità. L'esercizio di sistemazione può essere spinto quanto avanti si vuole, sempre nell'ottica di cui sopra.

Le soffiature non sono un problema, neppure quelle sulle guide, mentre la finitura di quest'ultime è... agghiacciante. Fa veramente ribrezzo. Metterle a posto di lima e raschietto sarebbe una bella sfida.

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Re: Morsa a Croce Fervi Art. 0188/150

Messaggio da Fiveaxis » martedì 11 aprile 2017, 22:36

OT
(parere personale)
Scusate, io forse sarò fuori dal coro...
Lungi da me giudicare il caso specifico ma, in generale, mi permetto di fare una domanda: Che senso ha acquistare un prodotto che costa poco ma che vale niente?
Si continua a dire: "se non ci devi fare lavori impegnativi...etc etc..." Ma che soddisfazioni ti può dare l'utilizzo di un'attrezzatura farlocca, di fatto, inutilizzabile?...
La cosa avvilente che purtroppo continuiamo (mi metto anch'io sia chiaro!) a comprare prodotti che nella migliore delle ipotesi finiscono in discarica senza neanche essere stati usati perchè rotti o, per l'appunto inutilizzabili per lo scopo per cui sono stati acquistati?
Che senso ha produrre "scarti inutilizzabili" ma che hanno comunque un impatto energetico/di risorse sia per la produzione che per lo smaltimento?

E' giusto e logico comprare attrezzature adatte alla propria esperienza ed all'uso che se ne deve fare...Non ha senso spendere 40.000€ per acquistare un tornio Schaublin da mettere in cantina per tornire le cerniere del cancello...Ma neppure ha senso, io credo, spendere € 1000,00 per un tornietto che ti arriva sgangherato, senza uno straccio di garanzia e con un servizio post-vendita inesistente.
FINE OT
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Re: Morsa a Croce Fervi Art. 0188/150

Messaggio da tecnico973 » martedì 11 aprile 2017, 23:17

L'ossido rimuovilo con la paglietta di acciaio 0000 nei brico nel reparto vernici....poi olio per armi Benelli o ballistol sono specifici e sono testati in nebbie saline per proteggere dalla corrosione i metalli. Volendo per gli strumenti meno usati e impermealizzare la cera reinassance.

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Re: Morsa a Croce Fervi Art. 0188/150

Messaggio da SWL » martedì 11 aprile 2017, 23:52

@Fiveaxis

Direi che non sei in OT, anzi.

Io sposterei il problema sul concetto del sapere cosa si sta acquistando: se io sono consapevole di acquistare una morsa da attrezzista "che balla", ma la pago solo 10 Euro e so anche che con una passata di rettifica la metto in grado di lavorare bene tutta la vita... perché non farlo, basta saperlo; se invece si pensa di acquistare la stessa la morsa da 10 Euro e in questo modo aver fatto un affare perché è "identica" a quella da 150 Euro della casa di marca, beh, allora si è proprio fuori strada.

Riguardo al fatto del perché i cinesi producano sì eccellenza, ma sopratutto spazzatura (letteralmente spazzatura, materiale che può solo essere gettato)... non lo so. Lavoro in Estremo Oriente da quasi trent'anni, ma non l'ho ancora capito. #-o

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Re: Morsa a Croce Fervi Art. 0188/150

Messaggio da Fiveaxis » mercoledì 12 aprile 2017, 0:15

Il discorso è che, qui in Europa, lo standard è qualitativamente elevato/eccellente e l'eccezione è rappresentata dai "pochi" pasticcioni (se lo sei qui il mercato ti -spazza- via!)...In Cina lo standard è rottamaglia, l'eccezione è rappresentata da uno standard decente e, solo in sporadici casi, eccellente!...
In estrema sintesi, parlando di qualità, la Cina è il reciproco dell'Europa...

Detto questo, fatico a credere che, una morsa rettificata male e quindi NON controllata dimensionalmente, sia fatta con materiali adeguati/controllati...Credo sia evidente che, la qualità di un'attrezzatura meccanica, non sia rappresentata SOLO dalle tolleranze/accuratezza delle lavorazioni ma anche da tutto il resto. Il materiale, il servizio tecnico pre e post-vendita...La garanzia...Tutti aspetti fondamentali per un prodotto nella ns cultura tecnico/produttiva (legale!), aspetti considerati dai cinesi "orpelli inutili da sacrificare" in virtù di un prezzo "vantaggioso". (Che poi, se compro una morsa da 10€ e ci metto 3 ore di rettifica per sistemarla ad un costo di € 120,00, alla fine mi viene a costare €130 contro i 150 di una morsa con garanzia...Dove stia la convenienza non so!).

buona serata
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Re: Morsa a Croce Fervi Art. 0188/150

Messaggio da mgd966 » mercoledì 12 aprile 2017, 2:59

in cina e' stato tutto impostato sul disprezzo delle regole occidentali,pensando cosi' di far soldi facili ed in fretta.Con il NOSTRO aiuto
per adesso piu' o meno e' andata cosi',io pero' stando qui vedo delle crepe nel loro sistema che mi fanno pensare che non durera',le contraddizioni adesso sono troppe e per di piu' in un mercato stagnante.
Tralascio quello che ho visto del sistema educativo e del governo.
Pero' e' altrettanto vero che NOI per anni ci siamo illusi di poter comperare ma non solo in meccanica ma anche scarpe,vestiti e quant'altro ,come ben dice Fiveaxis,lo stesso oggetto a 10 volte meno...noi ci siamo dati zappate sui piedi,ci siamo inondati di fuffa e la cina si e' inondata di soldi (per il governo e per pochi altri,intendiamoci).
Per come la vedo io,Giacomo ha comperato da neofita una morsa neppure troppo economica,100 euro (se non ho capito male) non mi sembran pochi se li riferiamo all'oggetto.
Se pensava di aver comperato una Gerardi di importazione parallela :D allora ben gli sta.
Ma se pensava di acquistare una "onesta"morsa da 100 euro,che potesse fare un servizio da 100 euro ebbene mi spiace ma chi l'ha IMPORTATA (bada,non fabbricata) e venduta ha sbagliato perche' ha venduto a 100 euro un oggetto che sapeva benissimo non li valeva in quanto in partenza INADATTO al servizio previsto e Giacomo si trova ad avere pagato 100 euro per un oggetto inservibile.
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Re: Morsa a Croce Fervi Art. 0188/150

Messaggio da brunart » mercoledì 12 aprile 2017, 7:49

a prescindere dall'argomento "morsa a croce", c'è di base la grande differenza delle motivazioni tra un professionista e un hobbista.
Un professionista deve vivere con la meccanica e scarica sul cliente le attrezzature necessarie per lavorare e quindi è motivato ad avere macchine ed utensiki affidabili, durature e produttive e il costo lo considera come un investimento.
Un hobbista (come me e jozhik962 e tanti altri che frequentano questo forum) ci spende solo i suoi soldi senza nessun rientro per cui è inevitabile che sbagli perchè tende sempre a trovare un compromesso tra i costi e la qualità.
C'è un mercato parallelo dedicato agli hobbisti (tutti gli hobby) dove siamo trattati come mucche da mungere e facciamo arricchire un terzo del mercato della meccanica
e ricordati che se vuoi volare devi battere le ali.
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Re: Morsa a Croce Fervi Art. 0188/150

Messaggio da Fiveaxis » mercoledì 12 aprile 2017, 10:11

Ok Brunart, capisco il tuo ragionamento e, benchè la meccanica sia il mio ambito professionale, sono hobbista in altri ambiti!

Io, per filosofia, NON compro spazzatura pur di avere "un qualcosa"...Se decido di comprare, che sia per l'hobby o per il lavoro, cerco di acquistare ciò che mi serve in termini di rapporto qualità/prezzo...

La porcheria cinese, perdonatemi, ma io non riesco a definirla -prodotto-!...Non esiste una garanzia, non esiste un servizio tecnico, non esistono i ricambi...Come si può definire "prodotto" una roba del genere?

La cosa curiosa è che quando compriamo una lavatrice -domestica- a €700 da una delle tante catene di vendita, PRETENDIAMO la garanzia di 2 anni come la legge EUROPEA impone. Poi quando invece spendiamo €1500 per un tornietto hobbistico INUTILIZZABILE... Alziamo gli occhi al cielo sospirando: "eh vabbhè e cinese che ci vuoi fare!" (lo sarebbe anche la lavatrice ma chissà #-o )...Ma per la miseria, aspettavi mettevi i soldini nel salvadanaio compravi un bel Ceriani...Spendevi il doppio ma ti trovavi un tornietto VERO: collaudato, garantito ed assistito...DUREVOLE!
La verità è che non sappiamo più aspettare, il basso costo della spazzatura cinese ci fa credere di poterci permettere di avere cose che non potremmo avere...In realtà spesso si acquistano dei surrogati farlocchi, di fatto, buttando i soldi dalla finestra...

Vi risparmio esperienze di miei clienti che sono andati in Cina a "tentare" di farsi fare lavorazioni meccaniche...Sono tornati nella mia officina e mi hanno commissionato il lavoro con i dovuti aumenti (causa scatenante della tentata fuga in oriente :D ). Hanno capito che cosa significa "qualità"...

Scusate per il -pistolotto-...La chiudo qui
Buon lavoro a tutti
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