Il l'autocentrante è accoppiato al mandrino con un cono corto e fissato con i tre bulloncini.
Quella che vedi tra la testa dei bulloni e la piattaforma e parete integrante del fuso del mandrino (dell'asse del tornio), e lato piattaforma è conica.
Se il portapinze è originale della Optimum dovrebbe avere già la battuta conica di accoppiamento , altrimenti ti devi costruire una flangia di interposizione.
Per togliere l'autocentrante metti delle tavolette di legno sulle guide in modo da lasciare libero sotto al mandrino massimo mezzo centimetro cosi alla peggio cade sulle tavolette in legno
allenti i tre bulloncini (stacchi la testa dalla piastra 2-3 mm) e provi a muovere l'autocentrante per disaccoppiare i coni
se i coni si sono appiccicati dai una martellata alla piattaforma autocentrante con un martello di piombo o uno antirimbalzo con testa in plastica o gomma e vedrai che si stacca.
Poi con una mano tieni la piattaforma e con l'altra finisci di svitare i bulloni.
In alternativa puoi mettere nel toppo mobile una punta con codolo morse bella grossa, avvicinare il toppo alla piattaforma infilando la punta nell' autocentrante, prendere la punta tra le griffe allentare e togliere i tre bulloni e arretrare il toppo con la piattaforma appesa alla punta.
Io consiglio di spessorere il mandrino in modo che non possa cadere quando lo stacchi.
Nel tuo caso l'autocentrante è piccolo, ma comunque se ti scappa dalle mani per la legge di Murphy sulla massimizzazione del danno, prima ti piomba sul bancale del tornio e ammacca le guide e di rimbalzo ti si schianta sui piedi .
Una cazzata del genere l'ho vista fare con un mandrino da 315, una sessantina di kg di ghisa tra mandrino e piastra di interposizione, l'asino che si è lasciato scappare dalle mani la piattaforma, oltre che lavorare da solo, al posto delle scarpe antinfortunistiche indossava degli zoccoli stile infermiera con puntale rinforzato e si è ritrovato con un alluce modello piadina romagnola