marino62 ha scritto:Gli alimentatori switching sono una bella cosa ma io ho preferito il caro vecchio trasformatore con ponte raddrizzatore e condensatore
non crea disturbi e isola dalla rete.
Anche gli alimentatori switching (per brevità SMPS) non creano disturbi e isolano dalla rete.
I disturbi da molti lamentati nei riguardi degli alimentatori SMPS sono spesso inesistenti. Anche se è sostanzialmente vero che un SMPS genera per sua natura rumore elettrico, è altrettanto vero che i modelli attuali, incorporano soluzioni atte a ridurre tale rumore a livello puramente strumentale.
Oltre a questo, va detto che il rumore di cui si parla può essere un problema in apparecchiature ad alta sensibilità, mentre una macchina CNC non è certamente tra queste. Esiste tuttavia una lunga serie di leggende metropolitane al riguardo degli SMPS che, sparsa con la complicità della rete, genera non pochi problemi. Una tra tutte, quella per cui, secondo alcuni, per eliminare i disturbi basterebbe rimuovere la connessione di terra. Purtroppo, queste leggende sono autoreferenziali e molto difficili da sfatare; il risultato è quello di assistere a prese di posizione come quelle riportate: "meglio di no".
Ad oggi, non esiste una sola applicazione professionale che non utilizzi gli SMPS come sorgente di energia prelevata dalla rete. Anche gli elettrocardiografi (che per inciso sono tra le apparecchiature più sensibili ai disturbi elettrici e che necessitano di un, giustamente, maniacale livello di isolamento) fanno uso di questo tipo di alimentatori.
Un'altra delle leggende metropolitane è quella della necessità, per le macchine CNC di avere un enorme banco di condensatori elettrolitici come serbatoio energetico per gli spunti di corrente richiesti dai motori. Osservando il datasheet di un SMPS, quello di un motore, e applicando un minimo di elettrotecnica, si giunge facilmente alla conclusione che non c'è nulla di fondato in tale affermazione.
Perché allora ci sono casi nei quali un sistema funziona male quando alimentato con un SMPS, mentre, sostituito l'alimentatore con uno lineare, inizia magicamente a funzionare regolarmente? Bella domanda, dipende. Dovendo lanciare un sasso a caso, la risposta più ovvia potrebbe essere: "l'alimentatore è fuori specifiche"; quella immediatamente seguente è "il sistema è progettato malamente". Vediamo i due casi.
Acquistando nel mercato cinese kit a basso costo, con SMPS di marca e caratteristiche sconosciuti, si può incorrere nella sindrome che io chiamo "sindrome dell'HiFi Car". Per i patiti del settore, se sull'amplificatore non c'è scritto almeno 1 kW... l'impianto non vale nulla. I produttori si adeguano e si trovano amplificatori da 100 W marcati 1200 W (per inciso, 100W all'interno di un'auto mandano in coma gli occupanti...). Ecco allora, nel caso degli SMPS, alimentatori marcati come 10, 20, 40 ampere che... a 5 A si siedono. Se si utilizza uno di questi alimentatori basandosi su caratteristiche non veritiere, si incorre nei problemi descritti.
Come mai ci sono queste "falloccherie"? Perché misurare la potenza di un amplificatore audio è difficile (non basta il multimetro da 5 Euro) e lo stesso vale per la corrente massima di un SMPS. Chi prova a farlo usando il solito multimetro ottiene il famigerato "ZZZZZOTT!", senza capire il perché e rinunciando a proseguire.
Morale? Acquistare alimentatori "seri" (tanto non costano più nulla, anche quelli di marca).
L'altra motivazione di cui parlavo è quella del sistema malamente progettato. Anche in questo caso se ne leggono di tutti i colori: chi parla di correnti medie, radici di due, RMS, picco, spunto, pippo e paperino. Il risultato è che purtroppo si ottengono progetti sbagliati che purtroppo... non funzionano. Il dimensionamento è invece semplice: somma delle correnti massime, piccolo margine di sicurezza e "voilà", tutto funziona.
Qualcuno adesso dirà "ecco il genio che sa tutto, ma come la mettiamo con la frenatura?". Altra bella domanda: ecco dove i due tipi di alimentatore differiscono. La differenza non è nell'alimentatore di per se, ma nel banco di condensatori presente all'uscita degli alimentatori lineari. Questa grossa capacità in uscita ha la caratteristica di assorbire l'energia generata dai motori in fase di frenatura, mentre gli SMPS non possiedono questa caratteristica. Morale? Quando si utilizzano SMPS è indispensabile un "crowbar" per assorbire questa energia. Tutto qui.
Una considerazione energetico-ambientalista: usando il crowbar, l'energia resa dai motori in fase di frenatura viene dissipata, mentre con il banco di condensatori è immagazzinata e riutilizzata, pertanto il crowbar non è ambientalista e mi fa consumare più corrente. Vero. Quasi vero. Anzi, no. Se si fanno i conti di quanta è l'energia di frenatura, ci si rende conto che si tratta di una componente infinitesima dell'utilizzo totale, mentre non si considera che un SMPS è incredibilmente più efficiente della controparte lineare e consente di ottenere una macchina molto più "green" della cugina con chili di rame e lamierini.
Comunque, se avete problemi di disturbi... non staccate il collegamento di terra, non serve a nulla! (mentre ripeterlo serve sempre...)