forno elettrico per fusioni e trattamenti termici

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sbinf74
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Re: forno elettrico per fusioni e trattamenti termici

Messaggio da sbinf74 » mercoledì 17 marzo 2010, 10:45

Raban,
io sicuramente ho fatto casino ma anche quello che scrivi non torna.
Parli di superficie e invece calcoli il volume...

A me risulta

2*Pgreco*0,06*1800= 679 cm^2

3000 / 679 = 4,4 W/cm^2

Un pò altino ma non molto lontano da quallo raccomandato.

Ti torna?! :wink:

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Re: forno elettrico per fusioni e trattamenti termici

Messaggio da Raban » mercoledì 17 marzo 2010, 16:56

Hai ragione , ho proprio sbagliato i conti , la superfice e' di 565 cm^2 e quindi puo' erogare sui 2-3000 watt .
Colpa di sti maledetti telefoni ne ho 4 in tasca e suonano tutti assieme !

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Re: forno elettrico per fusioni e trattamenti termici

Messaggio da sbinf74 » mercoledì 17 marzo 2010, 16:58

Sai stavo pensando ad usare un dimmer per l'alimentazione della resistenza, così potrei parzializzare la potenza assorbita.

che dici?! :roll:

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Re: forno elettrico per fusioni e trattamenti termici

Messaggio da onorino » mercoledì 17 marzo 2010, 17:42

sbinf il controller che hai preso , dovrebbe pensare a gestire la potenza , a cosa ti serve
il dimmer ? .
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Re: forno elettrico per fusioni e trattamenti termici

Messaggio da sbinf74 » mercoledì 17 marzo 2010, 18:10

I pid controller (credo in generale ma posso dire caxxate) non controllano la potenza.
In pratica fanno dei cicli ON-OFF per portare il forno in temperatura in base a delle rampe.

Il problema di questa modalità  e che o si impostano delle rampe adeguate che consentano di dare il tempo al forno di scaldarsi o c'e' il rischio che il filo lavori a temperature troppo elevate.

La termocoppia infatti rileva la temperatura del forno ma non del filo.
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Re: forno elettrico per fusioni e trattamenti termici

Messaggio da Raban » sabato 20 marzo 2010, 19:43

Mettici un bel diodo con un interruttore per bypassarlo ed hai risolto , cosi' hai due potenze , 100 % e 50 % .

Io sul mio faro' cosi' , solo che invece di un diodo essendo il mio trifase usero' un ponte raddrizzatore trifase .

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Re: forno elettrico per fusioni e trattamenti termici

Messaggio da sbinf74 » sabato 20 marzo 2010, 22:26

Avevo pensato anche al diodo ... comunque tocca che faccio qualche prova.

Appena arrivano i componenti acquistati :(

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Re: forno elettrico per fusioni e trattamenti termici

Messaggio da federico23 » domenica 21 marzo 2010, 19:28

ciao, vi allego un file trovato in internet, è un piccolo aiuto per i vostri calcoli :wink: .
ciao
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Re: forno elettrico per fusioni e trattamenti termici

Messaggio da sbinf74 » lunedì 29 marzo 2010, 11:13

E' arrivato il PID Controller la sonda e l'SSR :D
In attesa della resistenza e di comprare i mattoni comincio l'impianto elettrico.

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Re: forno elettrico per fusioni e trattamenti termici

Messaggio da sbinf74 » mercoledì 31 marzo 2010, 11:17

E' arrivato il filo kanthal :D

Su internet penso di aver trovato l'ispirazione .... lo sportello messo in quella maniera credo sia molto comodo.
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Re: forno elettrico per fusioni e trattamenti termici

Messaggio da onorino » mercoledì 31 marzo 2010, 11:49

messo in quella maniera penso ti dia fastidio ,nell' uso del forno rimani troppo distante , poi se mentre lo apri ti scivola pensa allo squotimento del materiale fuso , io lo metterei con le cerniere laterali , in quel modo per aprirlo non gli devi stare di fronte , hai mai aperto il forno di casa , ti arriva un bel colpo di calore , figurati 1000 gradi
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Re: forno elettrico per fusioni e trattamenti termici

Messaggio da sbinf74 » mercoledì 31 marzo 2010, 14:54

Devo valutare .... certo che così e comodo per appoggiare il crogiuolo

Visto che e' arrivato il filo comincio a pensare al dimenzionamento della spirale.
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Re: forno elettrico per fusioni e trattamenti termici

Messaggio da gyppe » giovedì 23 settembre 2010, 18:34

Ragazzi questa cosa interessa parecchio anche a me, sono anni che penso di costruirmi un fornetto con pid controller per tempra/rinvenimento e altre diavolerie, magari insieme si riesce a fare qualcosa. Voi avete poi finito?

Quello che posso dire per dare una mano, è che il controllo pid si usa proprio per evitare l'accensione on-off della resistenza, che ovviamente da una regolazione poco precisa, il pid invece funziona in pwm e aumenta e diminuisce la potenza sulla resistenza in modo dinamico in base anche alle misurazioni precedenti, per fare un esempio pratico è come quando noi regoliamo la velocità  dell'auto, si spinge e si rilascia l'acceleratore in base alla tendendenza dell'auto, in discesa lentamente deceleriamo per tenere la velocità  costante, in salita viceversa, e così via.
In pratica la regolazione è precisissima, direi che al grado o poco più ci si arriva e con alte temperature è una grossa cosa.
Ma serve per forza un relè a stato solido che possa lavorare a frequenze elevate, altrimenti tanto vale prendere il controllore pid che costa una barca di soldi e limitarsi ad un termostato e un relè normali. Se non si devono temprare acciai particolari e magari fare solo fusioni o forgiature andrebbe più che bene, e si risparmia non poco.

Per le resistenze, se possibile sarebbe meglio usare barre in carburo di silicio che durano una vita, e da qualche parte le trovai a poco prezzo ma ora proprio non ricordo dove, ma anche il normale kantal potrebbe andare bene, bisognerebbe farsi i conti della spesa/fatica/durata e vedere quale conviene di più.

Per l'isolamento, io userei normali mattoni refrattari e poi fodererei l'interno della fornace con qualche cm di fibra ceramica così dura in eterno e disperde meno quindi meno spesa e pericoli.
Ma si può anche fare con una colata di un impasto di cemento refrattario per alte temperature e perlite (se non sbaglio ora dovrei controllare), se si sta attenti a farlo asciugare per lungo tempo e farlo andare in temperatura molto lentamente non ci sono problemi, in questo modo ci ho visto fare forge a gas perfette con poca spesa e facili da fare in qualunque forma.

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Re: forno elettrico per fusioni e trattamenti termici

Messaggio da sbinf74 » giovedì 23 settembre 2010, 21:16

Io sono fermo :(
Troppe cose in cantiere e poco tempo per terminarle :roll:
Comunque non mi risulta che ci sia un controllo in pwm ..... almeno nel mio pid.
Mi risulta che ci siano dei cicli di accensione spegnimento (vedi due interventi prima) per portare il frno in temperatura senza far lavorare la resistenza al limite ( e qui l'idea del dimmer ) .

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Re: forno elettrico per fusioni e trattamenti termici

Messaggio da gyppe » giovedì 23 settembre 2010, 22:26

Lo so mi immagino, è la malattia di un po tutti noi :) Anche io ho mille progetti ma poco tempo e soldi per fare tutto, ma piano piano si fa tutto.

Per il pid, deve esserlo per forza diciamo "proporzionale", altrimenti sarebbe un termostato. Il pid non è altro che un algoritmo, lo so perchè ci ho realizzato dei controlli motori proprio con questo sistema, in pratica in uscita ti da un valore di correzione da inviare alla resistenza, di solito hanno anche l'uscita in pwm proprio per collegarli ai relè a stato solido, se invece usi un relè è un vero spreco per quello dicevo.

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