inghisare, inghisaggio macchine industriali

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salvoimprevisti
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inghisare, inghisaggio macchine industriali

Messaggio da salvoimprevisti » lunedì 3 ottobre 2016, 9:49

come inghisare una macchina industriale correttamente secondo le norme?
I metalli si riconoscono dal suono, le persone dalle parole e, soprattutto, dalle azioni.

TIRZAN
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Re: inghisare, inghisaggio macchine industriali

Messaggio da TIRZAN » lunedì 3 ottobre 2016, 15:19

parli dei fissaggi a terra??

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salvoimprevisti
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Re: inghisare, inghisaggio macchine industriali

Messaggio da salvoimprevisti » lunedì 3 ottobre 2016, 18:26

esatto, chiavarde plinti livellatura ,posizionamento distanze di sicurezza illuminazione , e tutto quanto per mettere in opera e rendere operativa una macchina industriale secondo ultime normative aggiornate
I metalli si riconoscono dal suono, le persone dalle parole e, soprattutto, dalle azioni.

gionp
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Re: inghisare, inghisaggio macchine industriali

Messaggio da gionp » venerdì 14 ottobre 2016, 10:02

Ciao, non mi risulta che esista una norma prescrittiva specifica.
Per i fissaggi a terra e le distanze di rispetto si deve fare affidamento alle specifiche del costruttore della macchina.
anni fa per la Dana Italia progettai la fossa per una brocciatrice, nel manuale della macchina erano riportati gli spazi minimi necessari per la manutenzione, i carichi statici e dinamici trasmessi dalla macchina e la posizione dei punti di ancoraggio.
In base a questi dati dimensionai geometricamente e staticamente il manufatto e i grigliati perimetrali alla macchina, a memoria era un cratere 300x400 profondo 2.80 m con una approfondimento per alloggiare i meccanismi del nastro trasportarore dei trucioli e la vasca di sedimenatzione dell'olio da taglio e il piano di lavoro era rialzato 1 metro dal pavimento del capannone.
Ovviamente gli spazi previsti dal costruttore per la manutenzione devono essere integrati dagli spazi necessari alla produzione, ovvero per i cassoni e/o ceste dei grezzi e dei finiti, degli spazi di manovra dei muletti o per i carri ponte.
Se su un tornio lavori da barra ti servirà dietro alla testa lo spazio per il magazzino barre, lo spingibarra, se lavori da grezzi sezionati a misura non ti servono quegli spazi.

Anche gli ancoraggi a terra dipendono dalla macchina , ad esempio i vecchi centri lavoro Mandelli venivano letteralmente saldati a dei profilati annegati nelle fondazioni, la brocciatrice di cui accennavo prima era posizionata su appoggi antivibranti.

Note le esigenze statiche si scelgono i sistemi di ancoraggio in base alla situazione in essere, se il pavimento industriale ha caratteristiche idonee ci si può ancorare con delle barre inghisate o resinate, se non è idoneo può essere necessario costruire una fondazione dedicata.

In linea di principio attorno alle macchine come minimo dobbiamo tenere gli spazi necessari alla sua manutenzione, per le caldaie si parla di circa 1 metro, è ovvio che gli spazi si lasciano se serve l'accesso su quel lato per la manutenzione, è sempre bene ricordarsi che in caso di manutenzione non servono solo gli spazi per far girare il manutentore attorno alla macchina, ma devi avere gli spazi necessari per togliere e mettere i pezzi della macchina o ti ritrovi con due UTA affiancate a un 1.20 m l'una dall'altra e con filtri lunghi un metro e mezzo da sostituire :oops:
ovviamente in queste unità di trattamento aria i filtri erano sono inseriti su guide e si potevano ruotare solo dopo averli estratti completamente.
Non vi dico che cinema ne è uscito , le UTA non erano all'aperto, ma in un locale interrato #-o.

Per l'illuminazione minima si può fare riferimento alla 626 e successive modifiche, ma anche qui le effettive esigenze dipendono della macchina che installi, un conto è una specola per tessuti in cui hai un omino che controlla la stampa del tessuto, un altro e un centro lavoro CNC che devi caricare e scaricare periodicamente.

saluti

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