La capanna dello zio landyandy

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Re: La capanna dello zio landyandy

Messaggio da landyandy » mercoledì 5 gennaio 2011, 1:56

ATTENZIONE, LA PROSSIMA FOTO NON DEVE ESSERE ASSOLUTAMENTE GUARDATA PER EVITARE LA PERDITA COMPLETA DELLA VISTA.

:mrgreen: :mrgreen: Infatti nei manuali e' riportato che puntare la luce del diodo anche solo in cam, puo' provocare la distruzione del sensore.
...................Io non ho resistito e ho dovuto immortalare l'effetto.
Per fortuna la videocamera e' salva :mrgreen:
15D - Laser puntato su camera.jpg
.....dopodiche' ho rifatto il cablaggio interno:
17 - Nuovo cablaggio.JPG
18 - Alimentatore montato.JPG
19 - Alimentatore fissato.JPG
Alla fine ho rimontato il filtro a X e il lavoro e' terminato.
20 - Laser acceso.jpg
Saluti rotanti
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Re: La capanna dello zio landyandy

Messaggio da landyandy » venerdì 7 gennaio 2011, 22:07

OOOPS!!!, mi ero dimenticato di mostrare la modella in tutta la sua bellezza.
Certo che i tacchi alti rendono bene :mrgreen: :lol:

21 - Colonna completa.jpg
Adesso va meglio.
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Re: La capanna dello zio landyandy

Messaggio da landyandy » sabato 8 gennaio 2011, 14:53

MISURATORE DEL CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA
ovvero, come tenere sotto controllo i consumi del labo.

Era da un po' che mi ronzava l'idea di dotare il labo di un misuratore di potenza.
Sapere quanto "in realta' " spreco durante le mie sedute hobbistiche oppure conoscere il reale assorbimento di un'utensile
e soprattutto rendermi conto di quanto un saldatore per SMD oppure un caricabatterie o un UPS consumano lasciandoli semplicemente in stand-by
per tutta la giornata mi sembrava un'operazione da fare.

L'aver compreso i consumi in stand-by mi hanno piacevolmente fatto riflettere su quanto abbia sottovalutato questo problema in passato.

Due esempi stupidissimi:
Saldatore SMD con interrutore in OFF 11 Watt
UPS da circa 100VA interruttore sempre in OFF 5 Watt

Se per l'UPS, mi aspettavo qualcosa di simile, per il saldatore, non mi sarei mai aspettato che con interrruttore in OFF ci fosse un consumo di 11 Watt.

Parliamo in tutti i modi, di cifre ridicole, quindi niente panico, ma solo un po' di sana curiosita'. (ovviamente da oggi saranno belli che spenti :lol: )

Il prodotto da me scelto, e' il classico Velleman.

Prezzo abbordabile di circa una ventina di euri

Tensione massima di funzionamento max. 230VAC / 50-60Hz
Tensione nominale 200 ~ 230VAC
Carico massimo 3680W / 16A
Carico minimo 5W
Visualizzazione energia 0 à· 999,99kWh
Tempo massimo registrabile 999,9h

01 - Velleman.jpg
Il processo di funzionamento e' semplice.
Bisogna inserire l'apparecchio di cui vogliamo conoscerne il consumo, nell'unica presa del modulo, inserire quest'ultimo in una presa a muro ed attendere un paio di secondi.
Ricordo che questo non e' un apparecchio di misurazione istantaneo, quindi le variazioni repentine non possono, per principio, essere visualizzate.

Nel mio caso non ho potuto utilizzare la presa frontale per una questione di sicurezza e estetica quindi ho preferito smontare l'intero modulo
e saldare parallelamente quattro fili, (due per il neutro e due per la fase), di sezione 1,5 mmq l'uno, cosi' da assicurare la corretta trasmissione dell'energia.
02 - Fili saldati.JPG
Dopo il magetotermico ho portato i fili verso il modulo, (praticamente ad una presa esterna), e in uscita li ho riportati agli interruttori del quadro generale, cosi' da frapporsi ai carichi e misurare qualsiasi elemento all'interno del labo.
03 - Aggiunta presa.jpg
04 - Scatole montate.jpg
05 - Misuratore montato.jpg
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Re: La capanna dello zio landyandy

Messaggio da landyandy » sabato 8 gennaio 2011, 14:56

Ora bisognava solo ripulire i fili volanti utilizzati in principio con del flessibile elettrico trovando un modo per organizzare il lavoro.
06 - Fili volanti.jpg
07 - Passaggio su flex.jpg
08 - Flex montato.jpg
09 - Fine lavoro.jpg
Nelle ultime due foto, si nota un'ulteriore scatola che sara' usata successivamente per un'altra applicazione molto sfiziosa.

Saluti misurabili
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Re: La capanna dello zio landyandy

Messaggio da captain Kevin » sabato 8 gennaio 2011, 20:55

Bel lavoro
molto molto pulito.
Il mio è un tugurio!

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Re: La capanna dello zio landyandy

Messaggio da landyandy » domenica 9 gennaio 2011, 12:40

:mrgreen: :mrgreen: MI fai ricordare a quando anche io vivevo nella banbagia piu' totale.
Poi da un giorno all'altro BUM!! VOGLIA DI CAMBIAMENTO!!

Speriamo di riuscire anche a tenerlo, in queste condizioni.

saluti ricomposti
landyandy
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Re: La capanna dello zio landyandy

Messaggio da captain Kevin » domenica 9 gennaio 2011, 14:33

Quello che mi massacra è la polvere!!!
tremenda!
non la sopporto!!!

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Re: La capanna dello zio landyandy

Messaggio da landyandy » lunedì 10 gennaio 2011, 14:32

Ricordo di aver visto un po' di foto della tua officina, se non sbaglio stavi facendo lo stampo di qualcosa (scusa se ho dimenticato).
Immagino che la polvere sia parte integrante di quello che fai pero', per quanto mi riguarda, il pavimento era il primo nemico della polvere.
Ho sostituito con mattonelle dalla fuga piccolina ed aiutato da un aspiratore potente, sempre nelle vicinanze, e devo dire di aver risolto quasi completamente questo problema.

Spero che anche tu possa risolvere quanto prima.

saluti polverosi
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Re: La capanna dello zio landyandy

Messaggio da Mangusta » martedì 11 gennaio 2011, 7:59

Cerca di essere un pò più moderato nell'uso dei caratteri Grandi, Enormi, frizzi e lazzi ...... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Questo è un Forum tecnico....... non siamo in un Forum "rosa" (con rispetto parlando ovviamente...) :wink:

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Re: La capanna dello zio landyandy

Messaggio da landyandy » martedì 11 gennaio 2011, 13:53

In effetti mi sono chiesto anche io se usarli o meno. #-o
Mi sono accorto che tra una foto e l'altra, il carattere piccolino, quasi passa inosservato e se vi sono informazioni da dare, si rischia di non percepirle.
Questa e' la mia sensazione e magari puoi darmi un giudizio oggettivo in merito.

Non ho nessun problema a scrivere piccolino.

al prossimo update
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Re: La capanna dello zio landyandy

Messaggio da franceso » martedì 11 gennaio 2011, 14:03

Io ti consiglierei caldamente di aggiungere un RCD anche detto Salvavita al tuo impianto elettrico e di verificare misurando
la messa a terra delle varie apparecchiature.

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Re: La capanna dello zio landyandy

Messaggio da landyandy » martedì 11 gennaio 2011, 14:24

Ciao Francesco.
Intendi magnetotermico/differenziale?

E' il primo sulla sinistra nella foto in alto.
Poi successivamente entra nel Velleman per poi ricollegarsi agli interruttori luce/prese.
La terra e' collegata al paletto di casa a pochi metri dal labo.
Tutti i banconi e le macchine (solo due :lol: ) sono collegati al filo giallo/verde di massa.

Mi fai venire dei dubbi pero'......
dimmi di piu' per favore.
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Re: La capanna dello zio landyandy

Messaggio da franceso » martedì 11 gennaio 2011, 15:06

Sembrava solo un magnetotermico, nella foto non si riesce a individuare bene il pulsante di test dei differenziali.
Comunque, quelli combinati di solito sono RCD di tipo A(C), che non e´ adatto, ci vuole un tipo B e di
tipo B di combinati ne ho visto solo per la trifase. Controlla.

Per la misurazione, tra la terra e la fase ci dovrebbero essere 230V misurabili con un multimetro, altrimenti la terra non e´ collegata.
Per la stessa logica, tra l´involucro metallico (trova una vite se e´ verniciato) e la fase ci devono anche essere quei 230V. incluso il tavolo
della cnc e altro. Poi quella connessione secondo la norma deve essere inferiore di 0.3 Ohm che se no hai i strumenti adatti potresti
testarlo passando della corrente attraverso (alimentatore della CNC) e misurare l´abbassamento della tensione e quindi puoi ricavare gli
mOhm. Questo per gli apparecchi di classe I cioe´ quelli con la presa avendo anche il contatto terra.

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Re: La capanna dello zio landyandy

Messaggio da franceso » martedì 11 gennaio 2011, 15:47

Quindi, te hai magnetotermico/differenziale -> misuratore di energia -> interruttori generali.
Lo farei inversamente, perche il misuratore di energia produce un dislivello di tensione che interferisce con il differenziale e le sue
soglie regolate per legge. Inoltre cé una resistenza, che fa si che il magnetotermico ritardi l´attivazione e quindi o e´ inutile, o rischi
una principio d´incendio latente che si cova nei cavi (non conosco la definizione giusta).
Inutile nel senso che forse scatta prima quello di casa, se quello scatta (magari cé un filo troppo sottile che fa da limitatore di corrente).
E misura anche il voltaggio quando raggiungi i 16A, di quanto e´ differente tra il voltaggio senza carico. Farei questo test per un cappannone,
anche per avere una idea dell´efficacia di messa a terra dell´impianto.
Non dimenticarti di far scattare il differenziale almeno una volta al mese, altrimenti i contatti si inceppano e non e´ piu sicuro.

Si vede che per una sciocchezza installata male si rischia la sicurezza e di grosso neanche immaginando il problema e che molti lo avrebbero
fatto allo stesso modo. In caso di incidente una installazione cosi risulterebbe sicuramente non a norma e probabilmente verrebbe anche
classificata come atto negligente perche modifica anche le soglie del primo magnetotermico/differenziale installato in casa se fosse solo
una cosa secondaria.

Io, per la sicurezza prima del magnetotermico/differenziale ci metterei una lampadina, anche solo di 4/11W di quelli energetici cosi se scatta
non sei al buio magari con macchinari ancora in movimentazione (rotanti, cnc, ...). Volendo puoi metterlo anche dopo il misuratore engergetico, ma pensaci a queste cose legate alla sicurezza personale.

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Re: La capanna dello zio landyandy

Messaggio da landyandy » martedì 11 gennaio 2011, 19:16

Ciao Franco, ti ringrazio tanto per i consigli.
Immagino sia elettricista e quindi non ti sono scappati questi difettucci di progetto :mrgreen:
Io effettivamente ho dovuto fare delle scelte durante la fase di progetto, un po' a causa della disponibilita' di alcuni componenti, altri per ovvi motivi di soldi. #-o

Il magetotermico/diff e' il classico BITICINO G8813A/16A e come hai fatto notare, e' un classe AC e cioe' in grado di rilevare solo correnti differenziali verso terra e sinusoidali.
In realta' il problema nascerebbe con tutte quelle apparecchiature che fanno uso di ponti o inverter in cui la corrente di dispersione potrebbe essere non sinusoidale, ma il fatto che dentro il labo, apparte il tornio che ha un motore in CC di appena 300W comunque protetto da fusibili, tutte le altre apparecchiature sono dei classici motori monofase 50Hz.
Direi che sono (relativamente :mrgreen: ) sicuro che il circuito funzioni bene.

Resta il fatto che quello che affermi e' sacrosanto e un impianto a norma non dovrebbe prevedere questa metodologia, pero' a questo punto aggiungo che non e' pensabile neanche collegare il misuratore di corrente in quella maniera che ho fatto io, in quanto il misuratore stesso applica una picol(issima) resistenza che temporizza il salvavita, quindi diciamo che sono consapevole della questione #-o, (come anche tu mi hai fatto notare) e oltre tutto, non penso che un impianto a norma preveda di fare ponti tra salvavita e misuratore facendo uscire i fili all'esterno per poi riportarli all'interno del quadro generale, ma faccio il solito discorso generalista/qualunquista che dentro il labo ci vado solo io. :mrgreen:

Volevo approfittare per chiederti una cosa.
Da quello che so' il misuratore Velleman dovrebbe utilizzare un trasduttore a shunt per effettuare la misura di corrente, quindi parliamo di una resistenza nota di probabilmente qualche microohm.
Secondo te e' comunque una resistenza che puo' mettermi la pulce nella testa?

saluti riflessivi
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