Direttiva 2006/42/CE: ''quasi-macchine''

Regole da conoscere e rispettare per la propria e l'altrui sicurezza.
ATTENZIONE: Nella sezione potrebbero essere presenti immagini ritenute "forti e/o molto forti"
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stefanoart
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Direttiva 2006/42/CE: ''quasi-macchine''

Messaggio da stefanoart » giovedì 10 marzo 2011, 14:52

Ciao a tutti, dopo aver a lungo pensato ad una cnc, ora che ho deciso di muovermi e incominciare a comperare le prime parti, mi sono imbattuto nel tema sicurezza, visto che la cnc non mi serve per hobbistica ma per lavoro.
comperare una macchina certificata sarebbe stato più facile, ma ho fatto di testa mia e ho incominciato a comperare qua e la...
forse però la normativa mi dà  un pò di speranza perchè contempla le quasi macchine le quali non devono avere marchiature CE.
potrebbe , secondo voi una società  di consulenza sulla sicurezza (di quelle che fanno i corsi e le certificaioni aziendali), redigere un documento di sicurezza per una quasi macchina?
per questo motivo avevo l'intenzione di costruire un box con lexan antisfondamento, con sensori sulle porte, funghi per comandare lo spegnimento anche dell'elettromandrino.
altrimenti devo buttare via tutto???

http://www.certificomacchine.it/show_news_105.html

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Zebrauno
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Re: Direttiva 2006/42/CE: ''quasi-macchine''

Messaggio da Zebrauno » giovedì 10 marzo 2011, 15:33

Nel momento in cui e' assemblata non e' piu' una quasi-macchina.
Comunque l'articolo 13 parla chiaro e non lascia molti dubbi:

Articolo 13. Procedura per le quasi-macchine

1. Il fabbricante di una quasi-macchina, o il suo mandatario, prima dell'immissione sul mercato, si accertano
a) sia preparata la pertinente documentazione di cui all'allegato VII, parte B;
b) siano preparate le istruzioni per l'assemblaggio di cui all'allegato VI;
c) sia stata redatta la dichiarazione di incorporazione di cui all'allegato II, parte 1, sezione B.
2. Le istruzioni per l'assemblaggio e la dichiarazione di incorporazione accompagnano la quasi-macchina fino all'incorporazione e fanno parte del fascicolo tecnico della macchina finale.


Il fascicolo tecnico della macchina finale non puo' essere creato visto che mancano i documenti relativi alle singole "quasi-macchine".

Forse in giro si trova qualcuno che compilando un po' di moduli rilascia un certificato CE per un migliaio di euro, ma se venisse seguita la procedura corretta e con coscienza (analisi di tutti i rischi e riduzione al minimo livello possibile) la cifra necessaria sarebbe almeno a 4 zeri.

La questione e': ci prendiamo in giro da soli, e a che costo?
Per un pezzo unico l'ipotesi che autocostruire e far certificare secondo normativa CE costi meno che acquistare un prodotto gia' pronto e' inverosimile. (in Europa ovviamente, poiche' all'estero non si puo' ottenere il marchio CE, lo deve apporre a sue spese l'importatore: se non c'e' importatore e la vendita e' diretta allora l'eventuale marchio e' sicuramente un falso).

stefanoart
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Re: Direttiva 2006/42/CE: ''quasi-macchine''

Messaggio da stefanoart » venerdì 11 marzo 2011, 19:16

questo è vero, verissimo, specialmente se hai intenzione di rivendere il prodotto.
parlando con consulenti del lavoro (dovrebbero capirne qualcosa, ma sono caduti dal pero quando ho esposto il problema delle quasi -macchine) che, comunque in materia di sicurezza sono aggiornati, con fornitori di elettronice cnc certificate, entrambi mi hanno confermato che i requisiti importanti all'interno del laboratorio sono quelli del "buon padre di famiglia", cioè , mettere tutte le sicurezze possibili ,per evitare problemi. un fornitore , di macchine cnc certificate, utilizza come massima protezione un parautensile in plexiglas, con relè di sicurezza(quando si rimuove , si ferma tutto). perchè le macchine hanno motori a bassa potenza, non pericolosi.
queste notizie, secondo voi, sono campate in aria? a livello di sicurezza è davvero importante il marchio CE o,si può dimostrare (con consulenti di sicurezza,non CE) che la macchina è sicura?
ci si può tutelare in qualche modo , se si utilizzano macchine non CE, ma costruite e assemblate da aziende?

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Re: Direttiva 2006/42/CE: ''quasi-macchine''

Messaggio da tandu » venerdì 11 marzo 2011, 21:29

Anch'io mi sono posto il problema di una cnc autocostruita da usare in una attività  artigianale, pensavo di risolvere il problema mettendo la macchina (ancora in costruzione) in un locale separato e usarla solamente io (titolare dell'attività ), la strada della marcatura CE penso sia complicata, ma non ne sono sicuro.
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Re: Direttiva 2006/42/CE: ''quasi-macchine''

Messaggio da Zebrauno » venerdì 11 marzo 2011, 23:41

Se la macchina la usi solamente tu e non un tuo dipendente, e se il locale non e' aperto al pubblico allora si, valgono le precauzioni che il buon senso ti indica.
Le normative sono scritte soprattutto per regolamentare i luoghi di lavoro e garantire dei livelli di sicurezza minimi per l'operatore.

Se non metti a rischio nessun altro puoi stare molto piu' tranquillo e costruire le protezioni che hai detto.

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Re: Direttiva 2006/42/CE: ''quasi-macchine''

Messaggio da stefanoart » sabato 12 marzo 2011, 8:35

la strada della marcatura CE penso sia complicata, ma non ne sono sicuro.
no, non è complicata: è costosa. si parla di decine di migliaia di euro. la fa chi vuole fare produzione.
però mi chiedo : se questa regola vale più x chi vende, perchè alcune aziende vendono pantografi completi senza certificazione, dovrebbe essere vietato per legge, anche se il destinatario è un privato.
altra domanda(cerco le scappatoie...all'italiana): il pc fa parte della macchina, vero? perchè l'operatore non tocca direttamente la cnc, ma lavora al pc.
altra domanda ancora: è possibile che i campi elettromagnetici di un telefonino o di altro facciano impazzire l'elettronica o parte di essa? se si, quali precauzioni?

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Re: Direttiva 2006/42/CE: ''quasi-macchine''

Messaggio da Zebrauno » sabato 12 marzo 2011, 8:38

Cavi schermati ed una sapiende gestione della massa.
Il telefonino puo' influire eccome, ma anche l'elettromandrino o i motori stessi se i cablaggi di massa sono fatti male o senza cognizione.

In effetti e' pieno di "venditori" di cnc non certificate....e spesso le vendono in nero, ma qualcuno lo fa anche tramite siti ben conosciuti..

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Re: Direttiva 2006/42/CE: ''quasi-macchine''

Messaggio da francescomi92 » mercoledì 23 marzo 2011, 0:38

stefanoart ha scritto:Ciao a tutti, dopo aver a lungo pensato ad una cnc, ora che ho deciso di muovermi e incominciare a comperare le prime parti, mi sono imbattuto nel tema sicurezza, visto che la cnc non mi serve per hobbistica ma per lavoro.
comperare una macchina certificata sarebbe stato più facile, ma ho fatto di testa mia e ho incominciato a comperare qua e la...
forse però la normativa mi dà  un pò di speranza perchè contempla le quasi macchine le quali non devono avere marchiature CE.
potrebbe , secondo voi una società  di consulenza sulla sicurezza (di quelle che fanno i corsi e le certificaioni aziendali), redigere un documento di sicurezza per una quasi macchina?
per questo motivo avevo l'intenzione di costruire un box con lexan antisfondamento, con sensori sulle porte, funghi per comandare lo spegnimento anche dell'elettromandrino.
altrimenti devo buttare via tutto???

http://www.certificomacchine.it/show_news_105.html
se non erro in base al trattato di roma del 1957 si è deciso di creare un mercato libero in tutta europa,chiunque volesse commerciare un prodotto proprio deve avere il marchio CE certificazione europea che stabilisce i standard minimi di sicurezza per rendere l'apparecchio idoneo alla vendita e al commercio,quindi alle ditte produttrici abilitate viene fornito il marchio CE da apporre in rilievo o a scritta sul prodotto e il numero di concessione.nel tuo caso,si può parlare di modifica macchinario..per esempio se compri una macchina tipo tornio CE ma dopo 3 mesi vuoi fargli una modifica,tipo cambio mandrino o ingranaggi o sicurezza varia,puoi fare la modifica e poi chiedere una ispezione per rendere nuovamente il prodotto a norma in quanto un prodotto marchio CE non può essere modificato..una volta come struttura qualificativa c'era L'I.S.P.E.L.S che dava l'ok a molti prodotti tipo ascensori...adesso credo che faccia tutto l'ispettorato del lavoro.

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Re: Direttiva 2006/42/CE: ''quasi-macchine''

Messaggio da Zebrauno » mercoledì 23 marzo 2011, 1:39

L' ISPESL e' stato soppresso e tutti i suoi compiti sono passati all'INAIL.
Manovra motivata nel 2010 con la scusa di ridurre i costi, e' rimasto alle dipendenze del Ministero della Sanita' con l'effetto che tutti i precari non regolarizzati (circa il 40% della forza lavoro Ispesl) hanno perso il posto.
Molti di loro avevano superato regolari concorsi da anni e non avevano un contratto solo per i rallentamenti che ogni avvicendamento politico causa.
Questo ricade nell'intento dell'attuale governo di minare sin dalla base tutti i diritti sulla sicurezza dei lavoratori conquistati nei decenni passati, ci stanno riuscendo in pieno ed i costi, come potete constatare, non sono affatto diminuiti.

Ogni approfondimento in materia e' liberamente consultabile qui:

http://www.ispesl.it/

http://www.marcaturace.com/ricerca.html?tag=ispesl

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Re: Direttiva 2006/42/CE: ''quasi-macchine''

Messaggio da kon » venerdì 11 gennaio 2013, 16:08

Zebrauno ha scritto:Se la macchina la usi solamente tu e non un tuo dipendente, e se il locale non e' aperto al pubblico allora si, valgono le precauzioni che il buon senso ti indica.
Scusa, ma hai un riferimento normativo in riferimento a quanto hai detto?
Ciao

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Re: Direttiva 2006/42/CE: ''quasi-macchine''

Messaggio da kon » martedì 22 gennaio 2013, 13:38

Dopo aver studiato tra le varie fonti normative, direi che il testo unico sulla legge 81 del 2008 all'art.3 comma 11 e con riferimento al titolo III ed allegato V si evince che non siano impiegabili delle macchine (non si parla più di quasi macchine, ma sono da considerarsi macchine) anche per chi lavora come artigiano e senza dipendenti e/o collaboratori.
In definitiva è vero che all'artigiano "singolo" non venga chiesta la vigilanza sanitaria o lo svolgimento di corsi propedeutici, ma in capo ad esso c'è quanto disposto dall'art.21 ed anche se si dovesse redigere la documentazione come manuali d'uso e manutenzione devono essere sempre costruite antecedentemente alla promulgazione delle norme che la tutelano.
Saluti

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Re: Direttiva 2006/42/CE: ''quasi-macchine''

Messaggio da Zebrauno » martedì 22 gennaio 2013, 14:45

Interpretare le normative da soli e' molto rischioso, in questo campo.

Basta semplicemente recarsi in ASL e contattare gli ispettori del lavoro, loro sono tenuti a rispondere a qualsiasi domanda in merito visto che effettuano i controlli in prima persona.
Forse sara' difficile trovarli al mattino perche' di norma sono in giro per verificare i POS nei cantieri edili (multe da almeno 20'000€ per volta).
Idem per quanto riguarda l'antincendio, ci si reca nella caserma dei VVFF per avere ogni chiarimento e consultare le normative aggiornate.

Almeno agli inizi e' meglio fare cosi', poi quando ci si e' "orientati" bisogna comunque consultare il calendario degli aggiornamenti normativi.

ciao

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Re: Direttiva 2006/42/CE: ''quasi-macchine''

Messaggio da kon » martedì 22 gennaio 2013, 17:04

Ciao Zebrauno, è proprio ciò che ho fatto, ho prima parlato con un'ingegnere / ispettore, il quale mi ha consigliato di leggere la suddetta normativa, poi ho parlato con un'altro ingegnere che è abilitato al controllo delle dette normative e che collabora anche con enti pubblici e prima mi ha detto che ognuno aveva il diritto di "suicidarsi" con i propri arnesi (almeno sino a quando non si arrecano danni altrui), ma una volta inviatogli dei riferimenti normativi mi ha confermato ciò che vi sto scrivendo, poi nulla toglie che si possa anche fare ricorso ad eventuali sansioni, anche perchè in molte occasioni la norma parla di datore di lavoro, ma con l'ultimo testo unico che ha abolito molte norme obsolete (alcune delle quali risalenti al 1950!!) ha dato in capo all'artigiano (anche senza dipendenti) l'articolo 21 e ciò che ne segue e consegue.
Poi se trovate altre info sarei lieto e disponibilissimo a parlarne...
Ciao

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Re: Direttiva 2006/42/CE: ''quasi-macchine''

Messaggio da Zebrauno » martedì 22 gennaio 2013, 22:16

E' abbastanza desolante il fatto che un ispettore non sappia darti una risposta certa, e' come se un impiegato dell'Agenzia delle Entrate non sapesse dirti qual'e' la prossima scadenza per versare l'Iva, o se hai diritto ad una detrazione per la tua fascia di reddito...

Posso aggiungere un tassello alla questione ricordando che, in caso di incidente causato a cose o persone, nessuna assicurazione e' disposta a pagare se e' coinvolto l'uso di apparecchiature non marcate CE oppure non omologate per il loro specifico uso (esempio: fari per auto allo Xeno marchiati CE ma non omologati per la vettura).

Questo mi pare sia ancora piu' vincolante delle sole normative e dei rischi di multe o sospensioni dopo le verifiche da parte degli ispettori...perche' in pratica tutti siamo costretti a stipulare una polizza sugli infortuni o per proteggere il luogo di lavoro, le persone che ci entrano etc. in modo da non farci trovare impreparati economicamente in caso di sventure.



ciao

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