Normative per iniziare attività con cnc

Regole da conoscere e rispettare per la propria e l'altrui sicurezza.
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sampale
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Normative per iniziare attività con cnc

Messaggio da sampale » mercoledì 23 marzo 2016, 10:55

Ciao ragazzi,
dopo avere lottato per anni per avere anche io una cnc per fare alcuni lavori, ora vorrei fare in modo di poter vendere qualcosa, ma leggendo in giro e consultandomi con dei commercialisti, non riesco proprio a venirne a capo.

Innanzitutto come faccio a vendere qualche cosa se non ho una cnc CE che risponda alle normativa macchine?

Ho visto in giro parecchie cnc anche da acquistare ma spesso sono in kit, e non credo siano neanche marchiate CE, quindi mi chiedo come è possibile che anche spendendo soldi e acquistando macchine gia "pronte" non possiamo vendere i nostri pezzi.

Sono all'inizio, e vorrei usare il mio garage di casa, non aprire al pubblico e fare lavori solo su commissione, ma non riesco proprio a trovare una forma "economica" per iniziare.

Anche a voler essere artigiano, con contributi ecc mi sa che non posso usare la macchina che mi sono autocostruito, e se anche avessi una macchina a norma dovrei avere un locale commerciale, con scarico, smaltimento materie che vado a lavorare, sicurezza ecc.

Ma se mi occupo di fresare qualche pezzo di legno ogni tanto o qualche cover, è possibile tutto questo casino di adempimenti??

Avete qualche idea da consigliarmi per iniziare??
grazie

mimoletti
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Re: Normative per iniziare attività con cnc

Messaggio da mimoletti » mercoledì 23 marzo 2016, 14:16

Cambiare paese!
Tornio Wabeco D6000; Fresa Wabeco F1210; Segatrice Nebes TM125 Inverter; Tavola a dividere Vertex HV-6,Morsa meccnica Allen MAP/78-N

https://www.youtube.com/watch?v=cobEZI8KvOk

73 IU8NNS.

renao_pens
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Re: Normative per iniziare attività con cnc

Messaggio da renao_pens » mercoledì 23 marzo 2016, 16:50

Ciao Sampale cerco di ricordare, dai tempi lavorativi di qualche anno fa (in quanto ora non appartengo più a quella categoria), la normativa in merito a qualche quesito da te posto.

Quando l’attività non viene esercitata in forma prevalente e professionale non c’è l’obbligo di iscrizione nell’Albo Imprese Artigiane (che è poi lo status che impone il rispetto di tutte le norme da te citate), ma in teoria solo la necessità di identificarti come ditta, limitando perciò le incombenze all’iscrizione presso il Registro Ditte della Camera di Commercio che provvede anche ad assegnare la partita IVA.

In questa veste, se non c’è assunzione di dipendenti e se non vengono apportate trasformazioni che configurino una variazione d’uso a locali della propria abitazione già sottoposti ad agibilità abitativa (come il garage) dovrebbe essere possibile esercitare l’attività nella forma semplificata che hai prospettato.

Altra ipotesi, ma qui siamo in una zona d’ombra per le possibili interpretazioni, sarebbe quella di porre in vendita le tue realizzazioni come “opere dell’ingegno” assimilandoti ad artisti quali scultori ecc. e qui, se l’esercizio di vendita avviene in forma saltuaria, dovresti essere esulato anche dall’obbligo dell’iscrizione nel Registro Ditte e Partita IVA.

Come ti ho premesso mi stò basando a memoria su normative piuttosto datate e spesso, già all’epoca, contrastate anche dalle stesse camere di commercio, per cui ti prego di prendere con le pinze le ipotesi citate e sottoporle alla verifica di un consulente.

Ciao - Renato

sampale
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Re: Normative per iniziare attività con cnc

Messaggio da sampale » giovedì 24 marzo 2016, 11:30

Grazie Renato per la risposta,
è veramente un peccato che belle macchine autocostruite poi non sia possibile usarle almeno "personalmente".

Il commercialista che ho consultato dice che puo configurarsi come "commercio" e non artigianato... addirittura e-commerce senza magazzino... ma quello che non riesco proprio a spiegarmi è come si fa a giustificare un "oggetto" che prima era un "pezzo di legno" e viene venduta come una targa??

Grazie ancora dei vostri contributi e suggerimenti
Samuele

renao_pens
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Re: Normative per iniziare attività con cnc

Messaggio da renao_pens » giovedì 24 marzo 2016, 13:57

Ciao Samuele, sono d’accordo con il commercialista sul fatto di escludere l’attività da te ipotizzata dalla sfera dell’artigianato con obbligo di iscrizione nell’apposito Albo.

Come ti ho detto ieri, un escamotage riduttivo e comunque legale (perché l’attività da te impostata a carattere saltuario escluderebbe la fattispecie tipica dell’impresa artigiana in quanto mancante del requisito della professionalità e prevalenza/continuità nell’esercizio) sarebbe quello di iscriverti solo come ditta presso la Camera di Commercio con regolare partita Iva per la fatturazione.

Rimanendo in questa forma “ibrida” eviteresti le imposizioni normative applicabili alle imprese artigiane, quali l’obbligo di idoneità dei locali, ecc. – Unico limite obbligato sarebbe quello dell’impossibilità di mutamento di destinazione d’uso dei locali della tua abitazione adibiti a laboratorio.

Anche l’ipotesi che ti è stata suggerita che l’attività possa configurarsi nell’e-commerce, per me è percorribile (e tra l’altro con il solo obbligo di iscrizione al Registro Ditte della Camera di Commercio) bisognerebbe però prima verificare se in detta tipologia venga contemplata la possibilità di modificare o realizzare di sana pianta presso la propria sede (che dovrebbe essere solo amministrativa) le attrezzature che verrebbero poste in vendita.

Dai che un passo alla volta comincia a delinearsi qualche idea e vedrai che sotto la supervisione del tuo commercialista, la meta non è lontana.

Ciao, Renato

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miratul
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Re: Normative per iniziare attività con cnc

Messaggio da miratul » venerdì 8 aprile 2016, 19:42

La tua attività potrebbe rientrare nel lavoro autonomo occasionale, disciplinata dall’art. 2222 del Codice civile.
In questo specifico caso, il lavoratore autonomo occasionale svolge a favore di un committente un’opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio. Per rientrare in questa categoria, la collaborazione con un committente non può essere più lunga di trenta giorni in uno stesso anno solare, altrimenti diventa continuativa e la somma dei guadagni non può essere superiore ai 5.000 euro netti nell'arco di un anno.
Se non superi il limite di 5.000 euro non devi pagare i contributi INPS. E alla persona che si offre il servizio devi una ricevuta “non fiscale” nella quale si indicano: i propri dati personali; le generalità del committente; la data e il numero progressivo d’ordine della ricevuta; il corrispettivo lordo concordato; la ritenuta d’acconto (pari al 20% dei compenso lordo).
La ritenuta d’acconto deve essere applicata soltanto se il lavoro è svolto nei confronti di imprese individuali, società ed enti e non a privati. Per le ricevute che non sono fiscali conviene utilizzare dei block notes copiativi, io lo scorso anno ho realizzato online un blocchetto con carta autocopiante su print24. Con il Jobs Act, inoltre ai fini IVA l’attività occasionale può essere esercitata senza l’apertura della partita Iva e senza l’obbligo di avere registri contabili e i compensi non sono assoggettati all’Irap.

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