OT
Il calore sviluppato nella zona di taglio va dissipato in quanto se si superano alcuni valori -limite- di temperatura (dipendono dal materiale di cui è costituito l'utensile), il filo dell'utensile perde le sue caratteristiche di durezza e conseguentemente si deforma a causa della pressione esercitata nella zona di taglio.
Questo fenomeno porta alla rottura dell'utensile stesso che, non riuscendo più ad incunearsi nelle fibre del materiale, viene sottoposto a pressioni (e quindi atrito) elevatissimi: aumenta la temperatura, il tagliente si deforma ancora di più..Si alza la temperatura e...TUTTO va remengo!
La velocità di taglio minima, va considerata negli utensili in Metallo Duro. Questo perchè il MD è un materiale sinterizzato. Micropolveri compresse e portate a c.a.2000°C con un legante.
Quindi per ottenere il meglio in temini di resistenza, è necessario che il filo dell'utensile raggiunga determinate temperature che lo rendono sì, un po' meno duro, ma più tenace...Insomma, devi far "svegliare" il legante, altrimenti il MD è durissimo intorno ai 2000 Wikers ma fragilissimo. Essendo il filo del tagliente molto sottile, tende ad essere molto fragile. Soprattutto con angoli di taglio molto positivi (impiegati ormai nelgi utensili moderni per ridurre sforzi di taglio ed avere finiture migliori.).
Ribadisco, il fluido da taglio è definito lubrurefrigerante proprio per le 2 azioni Lubrificazione del filo utensile durante l'azione di "incuneamento" nelle fibre del materiale e asportazione di calore dalla zona di taglio.
Se non siete convinti, provate a mettere acqua sulla zona di taglio durante le fasi di lavorazione anzichè acqua-olio, poi confrontare la durata dell'utensile con l'impiego olio da taglio (emulsionato o intero)
Aggiungo: personalmente su materiali ferrosi e non ferrosi uso con molta soddisfazione da 2 decenni la lubrorefrigerazione minimale Aria-Olio. Tuttavia su acciai inossidabili ed in particolare il titanio, non essendo buoni conduttori di calore, spesso è necessario utilizzare lubrurefrigerante a base acquosa perchè il truciolo NON asporta calore alla zona di taglio, percui si raggiungono temperature molto elevate che danneggerebbero l'utensile in brevissimo tempo.
Ora, anche l'acciaio non è un buon conduttore di calore rispetto all'alluminio, ottone e rame, tuttavia contiene carbonio e, come noto, il carbonio è materiale che abbassa l'atrito. Ecco spiegato perchè certi acciai legati con alto tenore di carbonio si possono lavorare a secco. (La ghisa si lavora a secco!)
Buon lavoro
Fine OT