Visto che oggi in ufficio non riesco a lavorare, molto volentieri!
La piccola è una "locotender" a 3 assi accoppiati costruita nel 1907 dalla Henschel di Kassel, in Germania. Ha un motore a vapore saturo a due cilindri gemelli - doppio effetto e semplice espansione - da 380 CV; la distribuzione è a cassetto piano sistema Allan. La pressione di esercizio è di 12 kg/cmq.
La locomotiva pesa in ordine di marcia 32 tonnellate e ha ruote da 1100mm di diametro, che le consentono una velocità massima di 40 km/h. La prestazione massima in piano è di 590 tonnellate.
"Locotender" significa che la locomotiva incorpora anche le funzioni di "tender", il carro che porta le scorte di acqua e carbone. In altre parole, la macchina porta a bordo sia il serbatoio dell'acqua, che la scorta di combustibile. Questa ha un serbatoio da 4 mc, e le casse contengono 800 kg di carbone; l'autonomia è di circa 35 km, secondo il peso del treno e la pendenza della linea.
Si tratta di un modello molto comune fra le piccole ferrovie private del tempo, diffuso in tutta Europa e soprattutto tra le Ferrovie Prussiane, che ne ordinarono da sole circa mille. Perciò queste macchine sono oggi conosciute come "T3", dalla classificazione loro assegnata appunto dalle Ferrovie Prussiane.
La nostra, che oggi fa parte della collezione del Museo Ferroviario Piemontese, fa parte di un lotto di 3 macchine identiche ordinate dalla Ferrovia della Valle Sessera (un braccio laterale della valle Sesia), che dal 1908 univa Grignasco con Coggiola (orierna prov. di Biella).
Nel 1935 il Sesia si portò via la strada ferrata e la FVS chiuse; le macchine "N° 1" e "N° 2" furono acquistate dal porto di Savona, che le adibì alle manovre sulle banchine. La "N° 3" fu invece ceduta ad una ferriera di Omegna, che la usò per le tirate sul raccordo che la univa con la ferrovia. Quando fu ora di sostituirla, finì direttamente nell'altoforno della ferriera che serviva
La "N° 1" e la "N° 2" furono, invece, pensionate intorno al 1973 e vendute ad un demolitore, che le tenne lì per qualche anno. Nel 1978 fu istituito il MFP, che le trovò le le acquistò.
Delle 2, la "N° 2" era quella in migliore stato e fu iniziato il lavoro di restauro e ripristino funzionale, usando anche parti della "N° 1" (che oggi è esposta davanti alla ex stazione di Altavilla Monferrato). Di fatto il restauro si è concluso nel 2002 e da allora la "N° 2" (che però come si vede oggi porta il "N° 3" - non chiedetemi perchè) ha percorso oltre 5500 km per il Piemonte e non solo.
Oggi è l'unico esemplare di questo tipo funzionante in Italia.