Rilievo di San Charalampos

Sezione dedicata ai rilievi in 3D.
alev-ct
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Re: Rilievo di San Charalampos

Messaggio da alev-ct » martedì 6 aprile 2010, 18:04

Chiederò ai miei amici che mi hanno dato l'informazione. Ti farò sapere.
Alessandro

anonimo/1

Re: Rilievo di San Charalampos

Messaggio da anonimo/1 » mercoledì 7 aprile 2010, 17:49

Come promesso, il rilievo fresato

Dati:
Legno abete lamellare like brico
Sgrosso EM 6mm
rilievo (interno cornice) BN 2 mm
rilievo filetto cornice BN 1 mm
Tempo tanto...., ho provato l'optifeed del g-code ma ho impostato i dati al contrario e invece di diminuire del 30-40% i tempi... li ho allungati

Note:
la cornice è "ritagliata/rimossa" perchè il taglio finale l'ho... toppato :cry:
non faccio testo per la finitura in quanto (per ora) nel metti la cera... togli la cera, sono negato.
i nodi dell'abete hanno rotto in punti critici
è bello avere limiti, puoi provare a superarli :D :D :D



Halfblack
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teo1
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Re: Rilievo di San Charalampos

Messaggio da teo1 » mercoledì 7 aprile 2010, 21:24

Bellissimo complimenti ragazzi.... =D> =D>
TEO

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onorino
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Re: Rilievo di San Charalampos

Messaggio da onorino » mercoledì 7 aprile 2010, 21:27

bello , molto curato =D>
Mc mazzafrusten
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http://www.lievitoedintorni.it/phpbb/index.php

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francesco
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Re: Rilievo di San Charalampos

Messaggio da francesco » mercoledì 7 aprile 2010, 21:53

coplimenti molto bello e bravo =D>

anonimo/2

Re: Rilievo di San Charalampos

Messaggio da anonimo/2 » giovedì 8 aprile 2010, 10:43

Bellissimo risultato!! Bravi bravi.
I nodi rotti... Si aggiustano: prima si colora nella tinta voluta (mordente, coloranti a "poro aperto"), poi si stucca con lo... stucco da legno colorato nella stessa tinta (magari un po' piu' scuro). E si carteggia per bene. Questo nel caso in cui si voglia mantenere la
venatura del legno in vista. Se lo volete dipingere con i colori dell'icona originale allora non c'e' pobblema: stucco e pittura fa bella figura :D
Applausi, applausi.

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VELLECA
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Re: Rilievo di San Charalampos

Messaggio da VELLECA » giovedì 8 aprile 2010, 11:34

Bello bello ... bravi bravi ... :lol: :lol: :lol: ... complimenti per l'inizio della produzione ... :wink: ...

anonimo/1

Re: Rilievo di San Charalampos

Messaggio da anonimo/1 » giovedì 8 aprile 2010, 12:05

Perno ha scritto:....prima si colora nella tinta voluta (mordente, coloranti a "poro aperto"),
E qui che io inizio a non capire, Alev è ferrato.
Scrivi a poro aperto...., lo so ci sono diversi post ma (per me) generici, nel senso che quando vado a comprare, mi perdo tra 100 marche e tipi, e sopra non c'è scritto "a poro aperto...", qui o in un altro post... sarebbe possibile mettere (se permesso) le MARCHE e il TIPO?

Ad esempio io ho usato (senza cognizione...) quello in immagine (ho tolto la marca per evitare pubblicità )

Halfblack
(grazie per l'incoraggiamento)
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Re: Rilievo di San Charalampos

Messaggio da serclaudio » giovedì 8 aprile 2010, 12:35

complimenti, bel lavoro

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Re: Rilievo di San Charalampos

Messaggio da ken_ken2 » giovedì 8 aprile 2010, 12:42

=D> Un lavoro ben curato di effetto =D>

alev-ct
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Re: Rilievo di San Charalampos

Messaggio da alev-ct » giovedì 8 aprile 2010, 13:34

@HB
- A poro aperto vuol dire che non devi mettere prima il turapori.
- Quella cera và  benissimo.

@Velleca
Per la produzione ci vuole la CNC di Nikanor...a sei elettromandrini :D

@Perno
Per quanto riguarda la pittura sul legno, se non mi sbaglio si fanno delle sole velature di colore lasciando vedere le venature del legno, quindi invece pello stucco metterei della pasta di legno.

@tutti
Grazie per i complimenti.
Alessandro

anonimo/2

Re: Rilievo di San Charalampos

Messaggio da anonimo/2 » giovedì 8 aprile 2010, 14:51

@ Halfblack: quella che mostri è cera da finitura e non è ciò che intendevo.
Per "poro aperto" cercavo di sintetizzare in due parole il tipo di colorante, magari in modo non esattissimo. Volevo indicare coloranti con caratteristiche simili al mordente, che colora senza coprire le venature, viene assorbito dal legno ed è sempre opaco.

I mordenti non sono vernici, che invece creano un film sopra la superficie (quelle a poro aperto non lo fanno, o lo fanno in modo limitato... sempre se ricordo bene, ma tendono comunque a coprire la venatura).

Se vai in negozio e chiedi un mordente del colore che vuoi, ti possono proporre le bustine da sciogliere in acqua o alcool, oppure bottigliette di liquido già  pronto all'uso. Quest'ultime sono molto buone, ed è più facile stendere la tinta (p. es. con una spugna) evitando striature dovute alla sovrapposizione delle passate (problema tipico del mordente ad alcool).

I mordenti, in genere, vengono stesi prima di ogni altra sostanza, direttamente sul legno. Più passate dai, più scuro viene l'oggetto.Poi puoi carteggiare leggermente e proteggere con impregnante (che trovi colorato anche quello, in alternativa al mordente... Alev conosce bene l'argomento :mrgreen: ), con turapori, con "vernice di fondo" (questo si lo scrivono sui barattoli) o con la vernice che preferisci, purchè trasparente (altrimenti il mordente... che l'hai dato a fare? :wink: )

Quella cera, va benissimo se vuoi una protezione "leggera" tendente a non modificare l'aspetto originale del pezzo. Cioè la vedo meglio come cera da mantenimento, da usare su pezzi che già  fanno bella mostra di se in salotto da qualche tempo. I mobili, per esempio, sono già  mordenzati, turaporati, verniciati e lucidati. Ogni tanto una lucidata con la crema incerante li riporta al vecchio splendore. Ma per oggetti grezzi non mi sembra sufficiente.

@ Alev: la pasta di legno essicata sul pezzo tende ad essere dura ed impermeabile, refrattaria a successive colorazioni... o comunque reagisce peggio di un buon stucco da legno. Se non intendi cambiare la tinta del pezzo allora ok, tutto stà  a trovare la pasta di legno col colore giusto. E' duretta da carteggiare, però. Almeno quella che ho provato.

Per le velature... è una tua scelta: puoi anche fingere di avere davanti un quadro da dipingere, perdi la venatura del legno ma hai tutto il lavoro da pittore in vista... ed in rilievo :wink:

@ chi interessa :D : Stucco che si compera anche già  fatto, in pasta, da colorare con le terre o gli ossidi (tutta roba da colorificio o belle arti). Qui un po' di pratica ci vuole, perchè devi ottenere lo stesso identico colore del resto del pezzo (ricorda che l'hai già  tinto) o un po' più scuro, solo un poco.
E' più facile da carteggiare, può essere caricato con un po' di segatura finissima (quella della lavorazione di finitura della fresa va benissimo) ottenuta dal pezzo in lavorazione. Ed anche con un po' di colla vinilica: più colla metti, più difficile sarà  carteggiare bene (se rompi uno spigolo serve che lo stucco sia poi bello solido, se devi riempire una fessura o una cavità  non metti neanche la colla, così sarà  facile carteggiare).

Un piccolo trucco: con una spugna umida bagna la superficie del legno. Quello sarà  il colore finale dopo la verniciatura. Occhio anche che lo stucco asciutto è più chiaro di quando l'hai steso, quindi devi tener conto della differenza quando calibri il colore. Confronta quindi il legno bagnato con lo stucco umido, avrai una migliore approssimazione.

alev-ct
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Re: Rilievo di San Charalampos

Messaggio da alev-ct » giovedì 8 aprile 2010, 15:19

Come disse qualcuno: i gusti sono gusti.
Io preferisco finirli con la mezza cera. :wink:
Alessandro

anonimo/2

Re: Rilievo di San Charalampos

Messaggio da anonimo/2 » giovedì 8 aprile 2010, 18:57

D'accordo Alessandro, tradizionale, facile e di sicuro effetto. Se non sbaglio, la mezzacera è una mano di cera da lucidare su uno strato di gommalacca a pennello. L'ho usata spesso, rende gli oggetti più... caldi, a differenza delle vernici più moderne. In ogni caso io ho usato cera d'api (raccolta da un amico con le arnie) diluita con la trementina... come dire: lucidatura a Km zero! :lol: Forse quella crema lucidante è altrettanto valida per questo tipo di lavoro. Sarebbe da provare. Solo per avere la prova provata se va bene o no :D ... io però, di cera vergine, ne ho ancora un paio di chili, hai voglia a finirla :lol: :lol: :lol:

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Re: Rilievo di San Charalampos

Messaggio da alev-ct » giovedì 8 aprile 2010, 19:05

Ci sono centinaia di modi per finire un lavoro. Io ho avuto la fortuna di conoscere e avere per amici restauratori di fama internazionale (non farò ovviamente i nomi) e da alcuni di loro ho avuto informazioni di cui farò sicuramente tesoro.
L'unico consiglio che posso dare è provare, sperimentare e riprovare.
Solo l'esperienza può dare la "ricetta" giusta.
Alessandro

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