Come si può intuire dal nome hanno entrambi la stessa funzione: misurare la profondità di un incavo, foro, ecc. ecc.
La differenza tra i due è la precisione della misurazione e l'arco di misura.
Partiamo dal calibro.
I calibri più comuni sono i ventesimali, cioè riescono a misurare fino ad 1/20 di mm, ma ce ne sono anche da 1/10 e 1/50 di mm (i più precisi).
Comunemente si usano i ventesimali, nei quali per la precisione ogni tacca del corsoio corrisponde a 0,95 mm.
Ora ci soffermiamo su quest'ultimi.
Per la lettura del calibro di profondità si fa riferimento al comune calibro a corsoio o Verniero (dal suo inventore il matematico Vernier).
Il tipo di profondità è composto da un asta millimetrata e una base rettificata che viene appoggiata alla sommità del foro. A seconda del tipo l'asta finisce a punta sottile, ad es. per incunearsi in ulteriori cavità interne/coassiali alla principale, o altre varianti come fondi conici od aventi irregolarità particolari, ecc.. Il comune è a punta grossa o se vogliamo normale; c'è inoltre il tipo dotato con altri accorgimenti come becchi laterali per poter misurare la larghezza di gole interne ad un foro, ecc.
Il micrometro più comune è composto da una parte dal sistema adottato per i normali micrometri, cioè da un'asta (in questo caso interna), da un fusto millimetrato e relativa linea di fede per lo zero e dal tamburo girevole provvisto di lembo graduato e relativa frizione.
A differenza del micrometro classico, ad arco per la misura del diametro, la scala millimetrata è disposta al contrario, ossia dall'esterno verso l'interno o se vogliamo dall'alto verso il basso. In pratica lo zero si ha quando la bussola o meglio la vite micrometrica è quasi tutta svitata, quindi in alto, per poi progredire nella misura avvitandola o abbassandola. L'asta è di tipo a prolunga e separata dalla vite, nel senso che si inserisce una prolunga di data misura in modo da farla toccare con la vite interna. Gli archi di misurazione, come per tutti i micrometri Palmer, vanno di 25 mm in 25 mm. Cioè abbiamo lo 0-25 mm, 25-50 mm, 50-75 mm, ecc....fino al max 150 mm. Solitamente questi micrometri sono provvisti di un set di più aste. Come si vede in foto il mio ne ha 4, cioè può misurare da 0 a 100 mm (ogni asta è lunga 25 mm più dell'altra). Come per il calibro anche il micrometro è provvisto di base rettificata.
Proprio riguardo alla base esistono supporti particolari idonei ad essere montati su un comune calibro a corsoio, precisamente nella parte opposta ai becchi. Solitamente il calibro a becchi è provvisto di un'astina sul retro il quale esce fuori quando di apre, proprio allo scopo di misurare ad es. la profondità dei fori. Purtroppo e spesso, per fori di diametro superiore ai 16-18 mm (larghezza usuale dell'asta) non si può procedere alla misurazione, pena una misura approssimata ad es. persa su un bordo. Allo scopo e con minima spesa (il mio l'ho pagato solo 5€) si può rendere il calibro comune molto versatile quindi dotarlo di una base che viene fissata con la semplice pressione di una vite laterale.
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