SALDATRICI E POTENZE: guida

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Nemo_12345
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SALDATRICI E POTENZE: guida

Messaggio da Nemo_12345 » mercoledì 14 dicembre 2016, 19:35

Salve,

Apro un thread perchè vedo che molti utenti hanno difficoltà a capire quello che è l'assorbimento elettrico di una saldatrice, e spesso leggo delle cose, che :shock:.Onde di dissipare eventuali dubbi e fare luce onde di evitare spiacevoli conseguenze, come:
1. potenziali incendi
2. danni alla saldatrice o all'impianto elettrico
3. comprare una saldatrice che non si riesce a utilizzare nell'impianto in quanto eccessiva

Propongo questa guida.

Tanto per cominciare, quando parliamo di potenza elettrica in regime alternato, non valgono le regole per la corrente continua, perchè mentre in corrente continua abbiamo una sola potenza:
P = V*I
che è derivata dalla legge di ohm, in corrente alternata (monofase e trifase) ne abbiamo 3:
1. P : Potenza reale, che sono tutti gli effetti che possiamo vedere (calore,il paranco che tira su un peso) espressa in WATT [W]
2. Q: Potenza reattiva, che NON ha degli effetti reali, ma serve per tenere in piedi tutti i fenomeni di natura magnetica, espressa in Volt-Ampere Reattivi [VAr]
3. S: Potenza apparente che è la somma VETTORIALE delle due. Espressa in Volt-Ampere [VA]

Mi raccomando, quando dico "vettoriale",che non vi salti in mente di sommare algebricamente P e Q (P+Q non da S, non funziona!), o sottrarre Q da S. NO. Non va fatto, perchè vale la regola:
S =sqrt(P^2 + Q^2)

E' per questo, che non ha alcun senso di parlare di una potenza di un impianto in watt: ha senso parlarne in VoltAmpere, perchè è la somma delle due componenti, e non una componente singola. Tenetelo presente quando scegliete una saldatrice, perchè spesso nei cataloghi dicono quello che la saldatrice assorbe in Watt, non in VoltAmpere (infatti, la grandezza in W è sicuramente minore rispetto alla grandezza in Volt-Ampere). Come determinare quanti VA fornisce l'enel, bsognerebbe fare i conti con il contratto che si ha, tenendo conto delle clausole e di tutto il resto. E, non è decidibile a priori, anche perchè è variabile.

Parlando sempre di potenza, valgono le seguenti regole in regime MONOFASE:
P = V*I*cos(fi)
Q = V*I*sin(fi)
S = V*I

Il cos(fi), è detto "fattore di potenza", ed è una quantità adimensionale, compresa tra 0 e 1 (estremi inclusi).Ovviamente, dalle regole sopra, si deduce che quando il cos(fi) diminuisce, P diminuisce, ma Q aumenta. S rimane invariata.
Le formule sopra, sono particolarmente utili, perchè data una potenza in W, basta applicare la formula inversa:
P/cos(fi) =V*I
P/cos(fi) =S

Ovviamente, se ad esempio, dividiamo la S per la tensione (=230V), otteniamo la corrente totale, che la saldatrice assorbirà, I, che è un parametro da stare attenti, quando si scelgono le protezioni della saldatrice.

Per il regime TRIFASE, il ragionamento è lo stesso, ma bisogna fare molta attenzione, perchè bisogna tenere conto che ci sono due tensioni che dipendono dal collegamentto che avrà la saldatrice:
1. tensione fase-fase (400V) , collegata a triangolo
2. tensione fase-neutro (230V), collegata a stella
Qui, è spiegato ben bene perchè:
http://www.vitobarone.it/impianti/trifase.htm

Se, nel libretto delle istruzioni, c'è scritto che la saldatrice deve andare collegata a triangolo(400V), valgono le regole:
P = sqrt(3)*V*I*cos(fi)
Q = sqrt(3)*V*I*sin(fi)
S = sqrt(3)*V*I

V=400

Altrimenti, se c'è scritto che va collegata a stella (230V), valgono le seguenti:
P = 3*V*I*cos(fi)
Q = 3*V*I*sin(fi)
S = 3*V*I

V=230

CAVI ELETTRICI:
Bisogna porre particolare attenzione ai cavi elettrici, perchè anche un cavo molto sottile riesce a portare per un brevissimo periodo molta potenza, si scalda fino a prendere fuoco. In particolare, ci son questi problemi sui cavi:
1. MATERIALE : i cavi sono causa di incendi, se prendono fuoco, intossicano e propagano l'incendio se di materiale non adeguato.
2. LUNGHEZZA : se molto lunghi, diminuiscono la tensione ai capi quando la saldatrice funziona, quindi funziona malamente
3. SEZIONE : se troppo fini, si scaldano fino a prender fuoco

Cavi corti, dan problemi se di sezione non adeguata.
La maniera migliore per tenere presente se un cavo può portare o no un determinato carico è: consultare una delle tabelle per le portate, basta cercare su google "Portate cavi".
La maniera più sbrigativa per capire se un cavo è troppo lungo per l'applicazione è cercare su google "calcolo caduta di tensione" e non andare oltre il 10% del valore della tensione nominale. L'ideale sarebbe il 5% o l'1%, ma comunque: giocate con le percentuali, dubito che comunque vi servano 1000m di cavo...
RICORDATE: se mettete un cavo di sezione superiore a ciò che viene consigliato dall'applicazione, male non fa. Fate attenzione, però che cavi di sezione superiore di più.

PRESE:
Per quanto riguarda le prese, adattatori e altro, mettetele sempre adeguate al carico, c'è scritto la potenza effettiva che possono superare. Mettere la schuko da 1500W su una saldatrice da 4KVA, è da incoscenti, prende fuoco. Non fatelo.

INVERTER E SALDATRICI:
Gli inverter, sono una tecnologia resa possibile da qualche decennio a questa parte. Qui, su wikipedia è speigato ben bene a cosa servono, cosa fanno e quant'altro:
https://it.wikipedia.org/wiki/Inverter

In partica, trasformano quella che è la potenza in ingresso in corrente continua e poi da corrente continua la ritrasformano con i parametri elettrici che servono per una data applicazione, ma non solo, gli inverter possono fare anche altri giochi, come ad esempio quelli per fotovoltaico, quelli per parallelo generatore-rete, quelli per parallelo rete ecc ecc... Sono praticamente l'evoluzione elettronica del classico trasformatore di rete. Da tenere presente, che la saldatura TIG ad innesco HF è stata resa possibile dagli inverter!

mecha
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Re: SALDATRICI E POTENZE: guida

Messaggio da mecha » mercoledì 14 dicembre 2016, 22:02

molto interessante..ache se lo dovro' leggere almeno 10 volte per afferrare il concetto :mrgreen:

melManmax86
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Re: SALDATRICI E POTENZE: guida

Messaggio da melManmax86 » giovedì 15 dicembre 2016, 9:45

ottimo post, me lo segno e poi me lo leggo con calma

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