Avete presente quei martinetti oleodinamici che si trovano a pochi euro nei "Fai da te"? Sono molto pratici per gli hobbisti, proprio per la facile reperibilità e il basso costo. E anche perchè di fatto funzionano proprio bene, specialmente per il costo che hanno!
Presentano però un paio di difetti, che ne limitano di fatto le applicazioni, o ci costringono ad adattamenti a volte laboriosi:
-Devono lavorare verticalmente, e non possono essere messi sottosopra.
-La pompa dell'olio è integrata al martinetto, e ciò complica le cose se si ha la necessità di porre il martinetto in posizioni poco accessibili.
Deciso ad affrontare questi problemi ho cercato di capire se potessero essere modificati per separare la pompa dal cilindro, così da poterlo azionare anche a distanza e poter montare il cilindro in qualunque posizione. Questo è quello che ho ottenuto.
Prendiamo uno di questi martinetti (nel mio caso è il modello piccolino da 2T, ma credo che la modifica sia fattibile anche per i più grossi).
Per prima cosa svuotiamolo dell'olio che contiene (mettendolo da parte) dal tappino in gomma presente sul corpo del martinetto.
Per smontare il martinetto è necessario svitare la ghiera esagonale posta alla sua sommità . Serve una chiave abbastanza grossa, o un buon giratubi. Conviene serrare la base del martinetto nella morsa, per fare più forza.
Una volta svitata la ghiera, possiamo estrarre lo stantuffo dal cilindro. Approfittiamone per scolare meglio il tutto dall'olio (ci imbratteremo un po'... ). A questo punto possiamo togliere il tubo esterno che funge da serbatoio. Esso è incastrato nella base e tenuto in posizione dalla ghiera che abbiamo appena tolto. Una guarnizione nella base garantisce la tenuta.
Adesso abbiamo la base del martinetto con il solo cilindro di lavoro. Possiamo svitarlo dalla base afferrandolo con un giratubi. Facciamo attenzione a non ovalizzarlo stringendo troppo.
Adesso abbiamo tutti i pezzi per costruire il nostro cilindro oleodinamico. Reinseriamo lo stantuffo nel cilindro, avvitando la ghiera al suo posto. Attenzione! Le due filettature agli estremi del cilindro sono probabilmente uguali, ma il cilindro non può essere rovesciato. All'estremità superiore infatti c'è un piccolo forellino, che permette la fuoriuscita dell'olio se lo stantuffo viene estretto oltre la sua corsa normale. Ciò evita che lo stantuffo possa andare a forzare contro la ghiera di bloccaggio, sollecitando eccessivamente la struttura. Consiglio di mantenere aperto il forellino, serve da sicurezza di finecorsa. A questo proposito consiglio di utilizzare il cilindro fissandolo sempre attraverso il suo tappo di fondo, e non mediante il corpo o la ghiera superiore. Non sono infatti affatto sicuro che le filettature dei tappi possano resistere agli sforzi di lavoro.
Adesso bisogna costruire un tappo per il fondo del cilindro. Il mio aveva una filettatura metrica a passo fine M30x1,5, quindi non ho potuto utilizzare raccordi commerciali. Ho ricavato un tappo da un tondo in C40 di 40 mm di diametro, realizzando anche un attacco per il raccordo di ingresso dell'olio (filettato da 1/8" gas) e un foro diametrale per il fissaggio del cilindro stesso (a me servirà così, voi lo studiate come meglio credete). Avvitando il tappo in fondo, il cilindro sarebbe già pronto per funzionare, se non che lo stantuffo termina con quella vite di registro (che originariamente serve per incrementare l'altezza di lavoro) che resta un po' scomoda a seconda dell'utilizzo che se ne deve fare.
Serrando delicatamente lo stelo dello stantuffo in una morsa (proteggendolo con un po' di gomma per non graffiarlo) e svitando la vite di registro fino alla battuta, possiamo estrarla battendo delicatamente con uno scalpello sotto la sua testa. Dovrebbe sfilarsi facilmente con la sua chiocciola (è piantata a forza nello stantuffo). A questo punto, nel foro dello stantuffo possiamo inserire un pezzo sagomato come meglio crediamo. Io ho costruito una specie di forcella con occhiello, simile a quella dei cilindri commerciali. La forcella è piantata con leggera interferenza nello stantuffo. Non sono necessari accoppiamenti troppo stretti, in fondo il cilindro è a semplice effetto e gli sforzi sono solo di compressione.
Il cilindro è quindi pronto per essere istallato dove e come preferiamo!
Se preferiamo possiamo tornire la ghiera esagonale, riducendola un pochino e sagomandola come meglio crediamo (senza indebolirla troppo però).
Adesso vediamo come recuperare la pompa dell'olio.
Visto che dobbiamo effettuare alcune lavorazioni, conviene smontarla completamente (per poi pulirla da eventuali trucioli). Nulla di difficile, ma facciamo attenzione a molle e sferette che salteranno fuori, o non sapremo più come rimontarle.
Ricavato il corpo pompa pulito, dobbiamo forarlo per predisporre il raccordo di mandata dell'olio. Il foro dovrà essere comunicante con la camera che faceva da base al cilindro. Osserviamo prima i condotti già presenti nella base, per evitare di beccare quello sbagliato. Io ho forato in modo da andare a pescare nel condotto che dalla base va alla valvola di scarico dell'olio. Possiamo fare il foro dove preferiamo, ma esso deve essere in comunicazione con la camera che fungeva da base al cilindro.
Filettiamo poi il foro fatto per avvitare il raccordo.
Ripuliamo bene il tutto e rimontiamo la pompa, la valvola di scarico e la valvola di sicurezza, rimettendo tutti i pezzettini al loro posto.
Adesso dobbiamo tappare la base del martinetto, dove prima era avvitato il cilindro. Per questo ho realizzato un tappo con la solita filettatura M30x1,5, avvitandolo con un po' di teflon nella base stessa. Se avete fortuna magari potete utilizzare qualche tappo commerciale.
Per il serbatoio dell'olio possiamo riutilizzare il tubo originale. Non abbiamo più il cilindro che lo tiene bloccato, quindi ho ripiegato su un sistema differente, eliminanto la guarnizione della base e incollando il tubo con silicone rosso (dopo aver pulito bene i pezzi dall'olio).
Resta da studiare un tappo superiore, per ora non ho ispirazioni, spazio alla fantasia.
Il cilindro così preparato puù essere usato in qualunque posizione, mettendo la pompa dove meglio è pratica.
Rimettiamo l'olio nel serbatoio, pompiamo un po' per elimiare l'aria nel circuito e il sistema è pronto!
Una nota: per le prove ho utilizzato raccordi rapidi per l'aria. In realtà non sono adatti, non sopporterebbero la pressione dell'olio (un martinetto del genere arriva a lavorare a oltre 400 bar). Servono raccordi adatti. Un tubo di rame di 6 con raccordi a ogiva dovrebbe ancdare bene. Oppure possiamo provare a utilizzare sempre il tubo dell'aria di 6, ma con i raccordi a stringere (non rapidi). In realtà esistono anche i raccordi rapidi ad alta pressione, se riuscite a trovarli sono pratici e robusti.
Spero di aver fatto cosa gradita e utile!
Buon lavoro!
Qualche foto: