veramente io ci vedo un problema più grosso...M@ngusta ha scritto:Mettiamola così.... intanto vista la corsa ridotta dello stelo di un cric a bottiglia di quelli normalmente usati per realizzare questo tipo di pressa, la cosa riveste poca importanza (diverso sarebbe il discorso di un cric telescopico...) considerato che siamo mediamente nell'ordine dei 150-170 mm di corsa e anche meno per cric di poca portata. Quello che invece conta è l'uso che se ne deve fare, un conto è una pressa adibita ad un uso generico per lo più per estrarre cuscinetti o montarli, boccole e/o quant'altro, piegare piccoli particolari cioè con poco sviluppo, etc. un conto è il voler utilizzare questa pressa prevalentemente come piegatrice anche su pezzi di lamiera o piatti di ampio sviluppo con angoli anche superiori ai 90°. In tal caso è preferibile usare cilindri separati e correttamente dimensionati, anche 2 se è il caso e pompa a parte sia essa manuale o elettrica a DE. Viceversa il discorso è solo questione di lana caprina, a mio avviso.
supponiamo di avere un albero di 1 metro con un mezzo una flangia o altro inserito a pressione... nelle presse "tradizionali" metà albero lo si mette tra le due traverse e si spinge sulla parte superiore... in questo caso che si fa?? lo si fa sporgere dall'alto??
e se richiede un paranco per sollevarlo???
troppi vincoli che non mi piacciono!!!
imho