Da motocoltivatore a mini trattorino.

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Mangusta

Da motocoltivatore a mini trattorino.

Messaggio da Mangusta » martedì 16 ottobre 2012, 8:04

Apro questo 3D sulla trasformazione di un motocoltivatore Valpadana di oltre 40 anni fa, in un piccolo trattorino a 2 ruote motrici da destinarsi alla coltivazione di un piccolo appezzamento di terreno pianeggiante, adibito promiscuamente a vigna, olivi, orto, qualche pianta da frutta. Il motocoltivatore (recuperato a costo zero dal mio amico "portaportese"... :mrgreen: ) è motorizzato con motore Lombardini da 12 CV, peraltro da revisionare, che sarà  sostituito da quello del mio motocoltivatore gemello di questo ma che è da 14 CV perfettamente funzionante e quello da 12 una volta messo a posto lo monterò sul motocoltivatore, in tal modo avrò sia il motocoltivatore che il trattorino.
L'idea base di partenza è stata quella di dividere in 2 pezzi il motocoltivatore ossia staccare il motore e relativa campanatura della frizione e la scatola del cambio e riunirle tramite un ponte in lamiera da 5 mm di spessore e lungo 700 mm, (peraltro la piegatura del ponte è l'unica lavorazione per la quale ho dovuto ricorrere a terzi) sul blocco così ottenuto si deve creare da zero l'assale anteriore oscillante, la tiranteria dello sterzo, (scatola sterzo di una vecchia 500) mozzi, vano per batteria, cruscotto, realizzare il blocco pedaliera ( 2 pedali per i freni indipendenti ma di norma vengono bloccati assieme, pedale acceleratore, pedale frizione). Inoltre sempre sul ponte si devono trasferire i comandi del cambio, del blocco differenziale, della leva comando fresa, ecc. sulla scatola del cambio deve trovare posto il sedire registrabile e sulla parte posteriore si deve realizzare l'attacco a 3 punti per il sollevatore della fresa e/o altra attrezzatura che sarà  servito da impianto idraulico azionato da una pompa di recupero di un servosterzo automobilistico. E' necessario anche allargare la carreggiata delle ruote motrici di un 12 cm tramite dei distanziali che pure dovrò fare. La parte elettrica per la messa in moto (ma resterò anche quella manuale) sarà  costituita da un dinamotore di una vecchia Ape che dovrà  essere collegato al volano tramite cinghia su una puleggia studiata ad hoc più dovrò provedere a realizzare un alzavalvole per la decompressione del cilindro onde agevolare l'accensione. Questo per il momento, intanto e come al solito allego una carrellata di immagini in ordine sparso sull'avanzamento del lavoro che prevedo ancora molto lungo visto che ancora ci sono molti pezzi da realizzare e che non si possono improvvisare considerato che devono essere studiati uno per uno per adattarli alla conformazione della macchina.
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Mangusta

Re: Da motocoltivatore a trattorino.

Messaggio da Mangusta » martedì 16 ottobre 2012, 8:07

Aggiungo che i pezzi al momento sono solo "appuntati" cioè non sono stati fissati definitivamente perchè poi dovranno essere smontati e verniciati.
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Mangusta

Re: Da motocoltivatore a trattorino.

Messaggio da Mangusta » martedì 16 ottobre 2012, 8:13

Altre.........
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Mangusta

Re: Da motocoltivatore a trattorino.

Messaggio da Mangusta » martedì 16 ottobre 2012, 8:15

Alcune pompe e cilindri per realizzare il sistema di sollevamento, in realtà  è sufficiente una delle 2 più piccole ossia da 100 bar che abbinata a uno dei 2 cilindri mi assicura una pressione di oltre una tonellata, pressione esuberante per alzare una fresa da 80 cm e/o altra attrezzatura. Quella più grande da 230 bar con portata da 19 l/m sarà  collegata alla presa di forza e sarà  utilizzata per un eventuale spaccalegna.
L'albero che si nota poggiato sul ponte sul quale sarà  calettata la frizione l'ho preparato per collegare il motore alla scatola cambio tramite giunto, il problema potrà  essere il suo perfetto allineamento e cercare di smorzare eventuali vibrazioni per le quali ho previsto l'inserimento di un cuscinetto intermedio autoregistrante visto che ruota a 3.000 g/m.
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Re: Da motocoltivatore a trattorino.

Messaggio da Garkoll » martedì 16 ottobre 2012, 8:45

Veramente Interessante!! io ho un tagliaerba e mi sarebbe piacuto trasformarlo per una piccola fresa che uso sul grillo per farti capire...
seguierò con interesse il tutto così prendo spunto specialmente sul sollevatore.. :D

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Re: Da motocoltivatore a trattorino.

Messaggio da torn24 » martedì 16 ottobre 2012, 9:31

Mangusta , sei sicuro che non hai sbagliato mestiere nella vita ??? :badgrin:

Io ti vedevo bene come proprietario di una piccola officina di carpenteria meccanica =D>

Meglio che non ci pensi troppo a quello che ti ho detto , ormai quel che è fatto è fatto :mrgreen:
CIAO A TUTTI !

Mangusta

Re: Da motocoltivatore a trattorino.

Messaggio da Mangusta » martedì 16 ottobre 2012, 11:13

Per la verità  non ci sei andato troppo lontano..... in breve, quando terminai la terza media avevo intenzione di iscrivermi presso un istituto professionale e quando mio padre buonanima venne in ferie (era un emigrante come tanti della mia zona in Svizzera) andammo a far visita a un istituto di Formia, ( vicino Gaeta... e chi ha fatto il militare tempo fa sa a cosa mi riferisco.. :mrgreen: ) l'addetto molto gentilmente ci mostrò tra le altre cose il laboratorio con le varie attrezzature, i torni e quant'altro... sulla via del ritorno mio padre cominciò una delle sue solite prediche che riassumo per brevità : "Mai avessi immaginato di dover fare sacrifici in Svizzera per mandarti a limare il ferro........." ovviamente usò un linguaggio molto più colorito. :mrgreen:
Purtroppo lui aveva un carattere forte... io ero e sono come sono e se magari fossi stato più diplomatico l'avrei anche spuntata..... quindi visto che ero molto portato per il disegno e in particolare per quello tecnico, decisi di frequentare un istituto d'arte (nel frattempo bazzicavo anche in una falegnameria) che almeno nell'immaginario di mio padre potesse darmi anche l'eventualità  di un possibile insegnamento facendo i 5 anni. Finii con ottimi risultati l'istituto e avrei voluto frequentare la facoltà  di architettura ma anche qui ebbi dei problemi con mio padre....... al che rinunciai e all'insegnamento non ci pensai affatto visto che con il mio carattere o avrei mandato qualcuno all'ospedale nella migliore delle ipotesi o mi avrebbero mazziato....... :badgrin: il resto è noto, ma la passione per la meccanica non è mai venuta meno... purtroppo la vita non è eterna e il tempo è sempre poco.

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Re: Da motocoltivatore a trattorino.

Messaggio da sbinf74 » martedì 16 ottobre 2012, 12:39

Lavoro superbo =D>

Per quanto riguarda l'asse tra scatola cambio e motore, per problemi di allineamento, credo sia utile interporre un giunto cardanico.

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Re: Da motocoltivatore a trattorino.

Messaggio da Zebrauno » martedì 16 ottobre 2012, 12:47

Sei un artista della meccanica, c'e' poco da fare...
E credo che se avessi fatto un altro iter formativo non saresti arrivato ai risultati che raggiungi adesso, sia in termini di creativita' che di passione infusa nelle tue opere.
Ho visto poche persone riuscire a riciclare come lo fai tu...

E' uno spasso il tuo trattorino! =D>

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Re: Da motocoltivatore a trattorino.

Messaggio da vdeste » martedì 16 ottobre 2012, 15:17

=D> =D> Mangusta sei un mito ! Che ne dici se organizzo un pellegrinaggio presso la tua officina ?? :lol:
Detesto quello che tu dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di dirlo.
Adoro discutere, odio litigare

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Re: Da motocoltivatore a trattorino.

Messaggio da micter » martedì 16 ottobre 2012, 15:37

Sei un mito. Complimenti.

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Re: Da motocoltivatore a trattorino.

Messaggio da cima96 » martedì 16 ottobre 2012, 16:58

Lavoro molto bello, solo ho qualche dubbio sulla resistenza dello chassis in lamiera piegata da 5mm, dovrebbe tenere ma non ce n'è tanta in più. L'albero di trasmissione lo avrei fatto con un albero a doppio giunto cardanico di quelli appunto per attrezzi agricoli, quelli vecchi senza astucci di protezione te li tirano dietro perchè non sono a norma. Preannuncio che con solo 2ruote motrici con la fresa potrebbero esserci rogne specilmente nella terra dura quando si affonda parecchio, in pratica succede che la fresa non va giù nella terra ma ci scivola sopra, fa alzare il ponte posteriore e manda avanti il trattore piuttosto in fretta perchè le ruote anteriori girano folli, a me è capitato poi magari visto che questo trattorino è parecchio pesante sul didietro non succederà . Praticamente da un valpadana è saltato fuori un simil Kubota, cel'ho ed è una cosa impressionante per come ogni componente sia stato ottimizzato all'ennesima potenza, praticamente non vi è telaio, il sedile è sulla scatola del cambio nuda e cruda tenuta assieme al ponte posteriore da 6 viti e collegata al motore allo stesso modo, l'idraulica usa lo stesso olio del cambio e dei differnziali messo in pressione da un'apposita pompa e ributtato in circolo dal sollevatore parte integrante del ponte posteriore; questo gran ottimizzare però ha generato una macchina troppo leggera, in particolare in aratura, i 25hp sì basterebbero per il piccolo vomere che traina ma se è troppo asciutto è impossibile tenere la direzione perchè sebbene si lavori con la trazione integrale e i differenziali bloccati le ruote davanti non toccano solidamente e col volante non si governa niente, ugualmente non si può guidare col freno perchè col differenziale libero su solchi profondi 20cm ogni metro ci si pianterebbe.
Il mio "parco macchine": Tornio Vernier TV280 (sotto i ferri fino a data da destinarsi), Fresatrice Aciera F1, Trapano da banco Felisatti, Affilabulini Deckel S0, Pantografo 3D Parpas PT 11

Mangusta

Re: Da motocoltivatore a trattorino.

Messaggio da Mangusta » martedì 16 ottobre 2012, 20:16

Il solo ponte è da 5 mm di spessore il resto è in piatti da 8-12-15 mm di spessore a secondo dell'uso. Ti posso assicurare che in qualche trattore da frutteto da 30 HP e oltre (evito di menzionare la marca..) il ponte è in lamiera da 4 mm quindi questo piccolo ponte con sezione di 180 mm x 135 mm x 5 mm praticamente a scatolare quasi chiuso il che vuol dire 4 angoli che irrigidiscono di molto la lamiera, sono certo che farà  il suo lavoro nel migliore dei modi. L'assale invece è pieno ed ha una sezione di 52 mm x 40. Riguardo al doppio giunto cardanico ho preferito evitarlo non tanto per la questione sicurezza perchè alla fine è completamente protetto dal ponte che poi sarà  chiuso anche nella parte alta in quanto dovrà  ospitare la leva del cambio, quella del comando fresa e l'altra del blocco differenziale, ma per una serie di motivi che sarebbe tortuoso spiegare... al limite in fase di messa a punto se non dovessi riuscire ad allineare l'albero in modo ottimale con l'uso di 2 comparatori e/o dovessi notare altri problemi, faccio sempre in tempo a modificare e montare uno solo giunto... d'altra parte come ben puoi intuire e capire siamo in presenza di un esemplare unico, una specie di prototipo, che necessariamente deve fare anche da beta tester o quasi... :mrgreen: io posso immaginare con un buon limite di approssimazione e in relazione alle mie modeste capacità  dovute anche all'uso del motocoltivatore da una vita, i comportamenti previsti dei vari pezzi che vado realizzando e tenendo sempre presente che un motore monocilindrico è di gran lunga più soggetto a vibrazioni che non uno bicilindrico o a tre cilindri che inevitabilmente andranno a sollecitare buona parte dei componenti.
Per la fresa non dovrei avere problemi più di tanto visto che il terreno non è particolarmente duro e la spinta che esercitavo se occorreva sulle stegole del motocoltivatore, sarà  poi compensata dal mio peso (non tanto per la verità ..) e dal peso di buona parte del trattorino che stimo alla fine intorno ai 4 quintali + o -, a questo eventualmente aggiungi 2 zavorre alle ruote posteriori. Comunque quando lo avrò portato a termine e dovrò smontarlo per la verniciatura mi prenderò la briga di pesare tutti i pezzi.

PS: Visto che sei appassionato, la Ferrari negli anni '70 produceva un piccolo trattorino a 2 ruote motrici, il T72 con motore Lombardini da 14 HP e il T93 con motore da 18 HP sempre della Lombardini.

Mangusta

Re: Da motocoltivatore a trattorino.

Messaggio da Mangusta » martedì 16 ottobre 2012, 20:29

vdeste ha scritto: Che ne dici se organizzo un pellegrinaggio presso la tua officina ?? :lol:
Non ci sarebbero problemi se non fosse per il fatto che, di norma:
a) i pellegrinaggi si organizzano dove accadono eventi miracolosi o ritenuti tali e nella fattispecie non ci vedo nulla di miracoloso se non la semplice testardaggine di uno che non ha niente di meglio da fare che giocare con pezzi di ferro... cioè io... :mrgreen:

b) oppure si organizzano presso dei santuari famosi.... e anche qui la cosa è poco probabile perchè non sono una Santo e poi si diventa Santi dopo aver abbandonato la vita terrena........ e io mi auguro di campare ancora un pezzo. :badgrin:

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Re: Da motocoltivatore a trattorino.

Messaggio da cima96 » martedì 16 ottobre 2012, 23:28

Guarda, non per criticare ma nel caso l'albero non andasse bene con un solo giunto cardanico è difficile risolvere perchè potresti correggere solo un errore di parallelismo tra la presa del motore e il primario del cambio, con due giunti invece, all'interno di ovvi limiti, ci si può fregare abbastanza anche della coassialità . Sulla sicurezza della trasmissione non avevo dubbi che venisse chiusa da sopra, basta il buon senso per capire che un albero che va a 3000rpm non può rimanere in bella vista. Lo slittamento della fresa a cui accennavo non si comprende subito, bisogna provarlo per capire come avviene, ma posso dire che è totalmente diverso fresare con un trattore o con un motocoltivatore, semplicemente per il fatto che con il secondo il mezzo appoggia in due punti e bene o male si è sempre in pari con il suolo, col trattore invece i punti di appoggio sono tre e avvallamenti e dossi condizionano facilmente la lavorazione, ad esempio se si crea un buco bisogna scordarsi di chiuderlo con una seconda passata, si tenderà  solo ad ingrandirlo.
Le zavorre dietro possono servire di certo ma non vanno molto dietro al ponte posteriore altrimenti si corre il rischi che il mezzo si impenni, anzi come gli attaccherai un 100kg a sbalzo sul sollevatore ho paura che ti tocchi appesantire anche il davanti.
Ferrari la conosco, ho un motocoltivatore bello ciccio motorizzato Slanzi diesel, 650cc ad aria, 12cv 2900rpm, va in moto sempre al primo tirone pur dormendo sotto una lamiera, ha un minimo sconcertante e prende il gas che è una bellezza, di motore è un gioiello ma dopo una cinquantina d'anni di servizio la fresa ha dato il collo, il freno non esiste più e la frizione vorrebbe una registrata perchè quando traino agli alti non stacca bene, ma nel complesso è stato un signor motocoltivatore.
Per ultimo ti voglio buttare là  un'idea malsana, una ruspina magari smonatabile sul davanti? Sì esistono quelle da tre punti da mettere dietro ma davanti vuoi mettere, ninete torcicollo e dolorini vari :mrgreen:
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