quale elettromandrino?

Sezione dedicata alla meccanica delle CNC e delle macchine tradizionali.
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ranatan
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quale elettromandrino?

Messaggio da ranatan » domenica 1 novembre 2009, 15:14

La domanda è semplice:
perche' tanti di noi cercano di acquistare un elettromandrino con caratteristche che vano fino a 24000giri?
lo chiedo perche' la maggior parte dei lavori bastano e stravanzano 18000giri.Perche' spenderedi piu'?
Non parlatemi di finiture o di coppia del motore.........
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dusar
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Re: quale elettromandrino?

Messaggio da dusar » domenica 1 novembre 2009, 16:12

io ti dico la mia per il 0.75w
il modello con doppio cuscinetto assiale e radiale lo fanno solo a 24.000 giri... :oops:

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Re: quale elettromandrino?

Messaggio da ranatan » mercoledì 4 novembre 2009, 14:58

ma ci sono anche per quelli a 18000 giri, il fatto è che non capisco il motivo di questa scelta,oltretutto costano di meno.
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Re: quale elettromandrino?

Messaggio da tls-service » mercoledì 4 novembre 2009, 15:20

Credo che con frese piccole non bastano più 18000 rpm... ma non sono un esperto in questo campo... :wink:

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Re: quale elettromandrino?

Messaggio da ranatan » mercoledì 4 novembre 2009, 18:03

non bastano? ti garantisco che gia' 15000 sono piu' che ampiamente sufficienti, ma a questo punto mi viene un dubbio: quanta gente sa' perche' sceglie un elettromandrino da 24000 al posto di uno da 18000?
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Re: quale elettromandrino?

Messaggio da dusar » mercoledì 4 novembre 2009, 18:13

chissà .... mo ci devi sciogliere il dubbio Ranatan...
devi necessariamente darmi una spiegazione convincente in merito alla mia scelta di mandrino a 24.000 rpm :D
a me piaceva e lo presi...

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Re: quale elettromandrino?

Messaggio da massimomb » mercoledì 4 novembre 2009, 18:22

Riguardo il legno, più veloce gira meglio è, poi dipende se ci tagli LEGNO (e che legno) o materiali derivati, e che derivati.

Ovviamente questo senza prescindere dalle frese, attualmente lavoro su una macchina che ha il mandrino a 18000 giri, beh, per certi materiali derivati e frese al diamante 24000 giri sarebbero meglio, le frese durerebbero di più, e parliamo di frese che costano 2 o 3 carte da 100 euro, e non si riarrotano, dato che il diamante è solo superficiale ai taglienti, una volta esaurito diventano frese normali, che dopo 2 o 3 ore su certi materiali son da riarrotare.

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Re: quale elettromandrino?

Messaggio da Grighin » mercoledì 4 novembre 2009, 18:38

confermo, per il legno ci vogliono i giri, anche se si lavora raramente a quelle velcoità  in campo professionale dopo aver ben ottimizzato un pezzo capita spesso che si lavori anche a 10/20mt minuto di avanzamento, di conseguenza con una fresetta da 6/12mm ci vuole velocità .

Pero il discorso di Ranatan secondo me è intelligente ed adatto ai nostri casi, in obbistica non si lavora mai o quasi pezzi in serie con velocità  super ottimizzate, di conseguenza è inutile avere 24000giri, sopratutto perchè in obbistica si vede difficilmente raggiungere i 20mt min in rapido figuriamoci in lavorazione.

quindi a parer mio chi ha intenzione di fare macchine per fare legno prevedendo delle serie su macchine di grandi dimensioni potrebbe tornare utile (anche se non necessario) un 24000.
mentre come nella maggior parte di noi è più alluminio che legno o perlomeno lavori in genere con velocità  basse che raramente superano i 10mt min il 18000 è perfetto.

Io ho un 24 ma mai usato a quella velocità ..

addirittura nella minimill che incido scritte su quadranti di orologi dentro spazi di 1,5mm non supero i 16000 giri..
Esistono diversi tipi di stato, ma nessuno è peggio dello stato cui siamo arrivati. (da "Capitani d'Aprile")

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Re: quale elettromandrino?

Messaggio da ranatan » mercoledì 4 novembre 2009, 19:44

Dusar, la domanda l'ho fatta io a voi :D
per quanto riguarda frese diamantate quello è un altro discorso,ovviamente.
Grighin ha perfettamente centrato il nocciolo della questione.
Oltretutto non lamentiamoci se poi le nostre macchinette in fase di progettazione costano troppo!!!
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Re: quale elettromandrino?

Messaggio da z3us0ne » giovedì 5 novembre 2009, 23:53

scusate se mi introduco nel discorso, ma volevo fare una stupida domanda vagamente in tema. sono un novellino, quindi scusate se la domanda appare ovvia ai più esperti. Ho visto in alcune CNC un particolare tipo di elettromandrino. anzi, a dire la verità , un particolare modo di usarlo. In poche parole viene usato un asse su cuscinetti specifici che alloggia la fresa, il quale è poi collegato con una cinglia al motore vero e proprio! Immagino per un fattore di forze orizzontali sui cuscinetti. Ma esistono altri motivi per usarlo? Pregi? difetti? e la domanda principale è....qual'è il nome tecnico di questo medoto o oggetto in questione??

grazie!
...

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Re: quale elettromandrino?

Messaggio da Garkoll » venerdì 6 novembre 2009, 0:16

semplicemente perché i cinesi a basso costo sono tutti a 24.000 giri, se potevo io lo volevo a 10.000 giri, infatti uno tedesco che ho comprato usato e sto rimettendo è 2.2 kw ma 10.000 giri :D


certo se compri italiano non lo capisco proprio nemmeno io :D

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Re: quale elettromandrino?

Messaggio da avv.argenta » mercoledì 11 novembre 2009, 8:52

Una prima risposta, sul perchè la maggior parte degli elettromandrini è ad altissimo regime di giri, è dato dalle dimensioni.
Un 3 Kw 24.000 giri è relativamente piccolo; se lo stesso mandrino dovesse sviluppare quella potenza, diciamo, a 3.000 giri, sarebbe grosso quanto una lavatrice.

Ecco perchè molti hanno visto un albero portapinze su appositi cuscinetti, collegato ad un motore tramite cinghie e pulegge: in questo modo si può decidere il rapporto di trasmissione primario, a seconda delle proprie esigenze di coppia e velocità , e poi procedere alla variazione dei giri del motore principale per via elettronica, contando però su un minor range di variazione e dunque, alfine, su minori perdite di coppia al calare della velocità .

Però una soluzione intelligente potrebbe essere quella di usare un motore brushless; innanzitutto si potrebbe montare sopra il complesso albero portapinze-cuscinetti, con evidente risparmio di spazio.
In secondo luogo si sfrutterebbe tutta la potenza del brushless a qualsiasi regime di giri, senza necessità  di riduzione tramite cinghie e pulegge.
Infine si potrebbe addirittura sfruttare la possibilità  di usarlo per posizioni angolari precisissime, utili per esempio nel caso di cambio utensili con portautensili a chiavetta o con riferimento meccanico.

E' vero, il costo sarebbe più elevato, anche perchè il motore brushless ha necessità  di un azionamento; però, che risultato!
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Re: quale elettromandrino?

Messaggio da albova » mercoledì 11 novembre 2009, 11:47

Salve

il brushless lavora a COPPIA costante fino al numero giri nominale del motore

in genere i brushless hanno un range di sovravelocità  del doppio ( un motore a 1500 rpm/min arriva anche a 3000 )
ma da 1500 a 3000 lavora a POTENZA costante Quindi:

un motore nominale 1500 rpm/min a 150 rpm/min avrà  una potenza di 1/10 della nominale mentre la coppia è costante da 0 a 1500

Alessandro

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Re: quale elettromandrino?

Messaggio da avv.argenta » mercoledì 11 novembre 2009, 13:34

Tutto ciò è assolutamente inesatto; il motore brushless ha coppia costante da 1 giro sino alla velocità  nominale; vero invece che ha un certo calo di coppia (i datasheet lo quantificano) sino ad un numero di giri superiore, che non è affatto detto che sia il doppio di quello nominale anzi, la maggior parte delle volte risulta del 70% in più.
E comunque la possibilità  di farlo girare più veloce del nominale è data in un arco di tempo più o meno ristretto, ed anche qui i datasheet parlano chiaro.

E' invece relativamente esatto quel che dici circa la potenza; relativamente perchè se per potenza intendi la relazione tra tensione ed assorbimento, allora vedri che l'azionamento è in grado di modulare la potenza a seconda della coppia richiesta, ergo della richiesta di assorbimento del motore; ciò significa che anche a 150 giri il motore potrà  richiedere il massimo della coppia, dunque dell'assorbimento, alfine della potenza.
E' assolutamente esatto quel che dici circa il range di sovravelocità ; infatti in questo caso il rapporto tensione - assorbimento rimane costante però, naturalmente, a scapito della coppia (che è il rapporto tra potenza e numero di giri, relativi alla curva di erogazione, o meglio sovraelongazione, del motore)
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Re: quale elettromandrino?

Messaggio da giannj » mercoledì 11 novembre 2009, 18:51

:o io dico la mia, ho visto delle frese in metallo duro integrale la cui velocità  di taglio indicata per l'alluminio va da 100 a 200 m/min(svuotatura - contornatura) ora se prendiamo in esame il diametro della fresa di 1 mmm non lontano dalla realtà  semplicemente non arriveremmo a sfruttare la fresa come si deve perchè a 25000 g/min andremmo a circa
78 m/min viceversa se potessimo arrivare a 63000 g/min avremmo la velocità  di taglio desiderata di 200 m/min.spero che i conti non siano sballati
Io leggo spesso che si dà  il numero di giri e non la velocità  di taglio che è molto più indicativa nelle lavorazioni
non parliamo poi se si usa un bulino di 0.1mm- 0.2 mm non la calcolo nemmeno la velocità  che occorerebbe si va al massimo dei giri possibili e via :D :D ciao
tutto è impermanente

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