Alle prime armi TIG AC/DC Telwinn 182
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Alle prime armi TIG AC/DC Telwinn 182
- pierpaolo
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Re: Alle prime armi TIG AC/DC Telwinn 182
darti una risposta di massima è difficile in quanto il tempo di pulsazione e il T di permanenza varia a seconda della penetrazione che vuoi ottenere e a seconda della lega di metallo che stai saldando.
detto ciò è come aver detto nulla perchè questi fattori diventano pressocchè inutili se non si specifica se si utilizza un tungsteno rosso o uno bianco o uno azzurro.
I dati sono anche (soprattutto) influenzati dalla forma di smusso della punta dell'elettrodo (per esempio con un elettrodo con punta 20-25° si avrà una saldatura meno profonda che con uno smussato 70-75°) di contro si avrà una sorta di "invisibilità" del cordone nella saldatura meccanizzata con punta acuta.
In linea di massima ma che linea di massima non è per i motivi di cui sopra considera che:
-la saldatura pulsata serve per avere un periodo di riposo o raffreddamento in seguito al periodo di fusione vero e proprio;
- nelle saldatrici in DC la % che intendi è chiamata Frequenza e può variare da 0,2Hz a 100Hz nelle saldatrici più professionali utilizzate per scopi abbastanza fuori dall'ordinario (la percentuale solitamente si usa per distinguere la relazione tra corrente negativa e positiva ma solo nella saldatura su Alluminio e leghe leggere in AC) per scendere sotto questa frequenza si usa la tecnica dell'accendi spegni in manuale o tramite pedale "questa tecnica usata in modalità 2T ha un T iniziale che porta ad A max all'accensione e un T che porta allo spegnimento dopo il rilascio" giocando sull'accendi e rispegni e sui tempi di rampa si possono praticamente fare saldature anche su metalli sottilissimi in titanio.
-variando la frequenza di fusione si cambia la profondità di saldatura, il riscaldamento del pezzo e nel caso di materiale d'apporto la velocità di immissione di quest'ultimo.
queste tre cose sono "vere" fermorestando tutto ciò di cui sopra in quanto variando anche solo l'angolo di affilatura cambia radicalmente il risultato di saldatura.
se metti una foto di ciò che vorresti realizzare (del cordone intendo) e degli elettrodi e attrezzature che hai a tua disposizione sarà possibile capire se la saldatrice che hai a disposizione è in grado di realizzarli.
Ti dico questo in quanto ho saldato, per prove di attrezzature, con una saldatrice Fimer e con una ottima cinese tempo fa utilizzando stessi consumabili stessa bombola stessa portata e identici settaggi e alla fine la differenza tra le due saladature era davvero come il giorno e la notte.
sperando di non averti incasinato il cervello
ciao
detto ciò è come aver detto nulla perchè questi fattori diventano pressocchè inutili se non si specifica se si utilizza un tungsteno rosso o uno bianco o uno azzurro.
I dati sono anche (soprattutto) influenzati dalla forma di smusso della punta dell'elettrodo (per esempio con un elettrodo con punta 20-25° si avrà una saldatura meno profonda che con uno smussato 70-75°) di contro si avrà una sorta di "invisibilità" del cordone nella saldatura meccanizzata con punta acuta.
In linea di massima ma che linea di massima non è per i motivi di cui sopra considera che:
-la saldatura pulsata serve per avere un periodo di riposo o raffreddamento in seguito al periodo di fusione vero e proprio;
- nelle saldatrici in DC la % che intendi è chiamata Frequenza e può variare da 0,2Hz a 100Hz nelle saldatrici più professionali utilizzate per scopi abbastanza fuori dall'ordinario (la percentuale solitamente si usa per distinguere la relazione tra corrente negativa e positiva ma solo nella saldatura su Alluminio e leghe leggere in AC) per scendere sotto questa frequenza si usa la tecnica dell'accendi spegni in manuale o tramite pedale "questa tecnica usata in modalità 2T ha un T iniziale che porta ad A max all'accensione e un T che porta allo spegnimento dopo il rilascio" giocando sull'accendi e rispegni e sui tempi di rampa si possono praticamente fare saldature anche su metalli sottilissimi in titanio.
-variando la frequenza di fusione si cambia la profondità di saldatura, il riscaldamento del pezzo e nel caso di materiale d'apporto la velocità di immissione di quest'ultimo.
queste tre cose sono "vere" fermorestando tutto ciò di cui sopra in quanto variando anche solo l'angolo di affilatura cambia radicalmente il risultato di saldatura.
se metti una foto di ciò che vorresti realizzare (del cordone intendo) e degli elettrodi e attrezzature che hai a tua disposizione sarà possibile capire se la saldatrice che hai a disposizione è in grado di realizzarli.
Ti dico questo in quanto ho saldato, per prove di attrezzature, con una saldatrice Fimer e con una ottima cinese tempo fa utilizzando stessi consumabili stessa bombola stessa portata e identici settaggi e alla fine la differenza tra le due saladature era davvero come il giorno e la notte.
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Re: Alle prime armi TIG AC/DC Telwinn 182
Ciao riprendo dal di qui siccome avevo perso la password e non riuscivo ad entrare, finalmente l'ho ritrovata, h provato nel frattempo anche a saldare in AC alluminio il problema che saldare con in tungsteno puro quello con la vernice verde e impensabile mi mangia l'elettrodo fin dentro la ceramica (sempre bilanciamento 0) nonostante stia staccato dal pezzo circa un centimetro per avere una buona sabbiatura ionica, uso il toriato (sempre bilanciamento 0) se tento di spostare il bilanciamento da 0 si puo passare da -50 in giu fino a -100 oppure da +50 a +100 la percentuale, da manuale un bilanciamento negativo da piu profondita mentre uno positivo un saldatura piu pulita il problema che piu salgo in positivo e anche a bassi amperaggi mi fonde l'elettrodo. Siccome sono molto inesperto vorrei anche capire in quali casi si usa il pulsato sull'alluminio e cosa accade al pezzo aumentado o accorciando la distanza dell'amperaggio, avete qualche tabella o manuale che possa aiutarmi a capire meglio cosa comporta ogni settaggio sul pezzo? Grazie mille in anticipo
- ATHENA6
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Re: Alle prime armi TIG AC/DC Telwinn 182
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(Martin Luther King)
PERDONA SEMPRE I TUOI NEMICI,MA NON DIMENTICARE MAI I LORO NOMI
(John Fitzgerald Kennedy)
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