Se oltre al ponte rotto hai un corto da qualche parte bruci nuovamente il ponte.
Problema con inverter
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Re: Problema con inverter
Se oltre al ponte rotto hai un corto da qualche parte bruci nuovamente il ponte.
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Re: Problema con inverter
@vdeste:
Mhhhh... non farlo... (siamo già in due ad avertelo detto... )
Vediamo se riesco a convincerti:
i diodi si guastano in due modi: o vanno in corto, o si aprono (elettricamente, non fisicamente). Le due tipologie di guasto hanno eziologia differente: la prima è conseguenza di un innalzamento della temperatura oltre il massimo sopportabile dal componente (dovuta ad un eccessivo passaggio di corrente). Si arriva alla fusione del semiconduttore che si combina in una lega unica con il metallo dei pad (e spesso anche dei bonding) creando un buon conduttore per correnti anche notevoli; la seconda tipologia di guasto è dovuta il più delle volte ad una sovratensione che buca il componente, generando la vaporizzazione del materiale in una zona molto ristretta, separando di fatto i due terminali.
Dato che siamo in presenza di un guasto "del primo tipo", l'eccessiva corrente è certamente stata generata da qualcos'altro che è ancora li e che farà la stessa cosa alla prima accensione. Quindi...
Certo, esiste anche la casualità, potrebbe essere solo il ponte, ma non è una scommessa equa.
Mhhhh... non farlo... (siamo già in due ad avertelo detto... )
Vediamo se riesco a convincerti:
i diodi si guastano in due modi: o vanno in corto, o si aprono (elettricamente, non fisicamente). Le due tipologie di guasto hanno eziologia differente: la prima è conseguenza di un innalzamento della temperatura oltre il massimo sopportabile dal componente (dovuta ad un eccessivo passaggio di corrente). Si arriva alla fusione del semiconduttore che si combina in una lega unica con il metallo dei pad (e spesso anche dei bonding) creando un buon conduttore per correnti anche notevoli; la seconda tipologia di guasto è dovuta il più delle volte ad una sovratensione che buca il componente, generando la vaporizzazione del materiale in una zona molto ristretta, separando di fatto i due terminali.
Dato che siamo in presenza di un guasto "del primo tipo", l'eccessiva corrente è certamente stata generata da qualcos'altro che è ancora li e che farà la stessa cosa alla prima accensione. Quindi...
Certo, esiste anche la casualità, potrebbe essere solo il ponte, ma non è una scommessa equa.
- vdeste
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Re: Problema con inverter
Tra poche ore saprò dirvi. Del resto come ha detto l'amico mgd966 ho ben 4 ponti di scorta In ogni caso prima di montare controlleò quelli che secondo me sono i maggiori sospettati, cioè condensatori e igbt. Riguardo alle scommesse... a me se non pagano almeno 20 a 1 non le prendo nemmeno in considerazione...
Detesto quello che tu dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di dirlo.
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- vdeste
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Re: Problema con inverter
Ultimi aggiornamenti. Ho appena finito di rimontare il tutto
E' quasi il momento....
Signore e Signori........
SI ACCENDE !!!!! NON HA FATTO BOOM !!!
E proprio vero... lafortuna aiuta gli audaci !!!
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Re: Problema con inverter
Mai sottovalutare il "LATO B" !!!!
Ottimo, sono contento per te!
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Re: Problema con inverter
occhio all'umidità, ho conservato un mandrino cinese 1,5 kw, usato come cavia per alcune prove per evitare di mandare a sbattere gli elte non proprio economici. a parcheggio per un annetto, lo prendo per un test, lo attacco ad un delta giusto da 1,5 kw, 10 min a massima potenza mi si brucia l'inverter. dopo essere andato al manicomio, mi rendo conto che una sorta di condensa nell'elettro mandrino me ne aveva in qualche modo alterato il valore ohmico dell'indotto, al punto che ho dovuto riparare tre volte l'inverter. ho poi deciso finalmente di aprire il mandrino, vai di pulitore per contatti per togliere un leggero strato di lota, formatasi, e da li tutto ok.
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Re: Problema con inverter
Hai rischiato e ti è andata bene. Sono contento per te.E proprio vero... lafortuna aiuta gli audaci !!!
- vdeste
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Re: Problema con inverter
Non vorrei far passare il messaggio sbagliato, perchè magari qualcuno che legge il frorum può pensare che io sia uno sprovveduto e mi sia messo a giocare con la corrente senza sapere quello che facevo e magari pensa pure di imitarmi. I primi esperimenti con l'elettricità li ho fatti col "costruttore BRAL", tra la fine degli anni 70 e gli inizi degli 80 .... e da allora non ho mai smesso di sperimentare, quindi ATTENZIONE se non sapete come fare non cambiate nemmeno una lampadina, pericolo di morte. Fatte le dovute premesse non capisco tutta questa apprensione.... ho rischiato ? si ho rischiato di gettare nella spazzatura un inverter cinese che ho da 4/5 anni.... niente altro.... dopotutto è un inverter mica un reattore nucleare
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Re: Problema con inverter
Il rischio in realtà c'è. Se la prima volta che il ponte è andato in corto, contemporaneamente si è attivata la protezione a monte (fusibile e/o magnetotermico), ciò non significa che il comportamento ad una riaccensione a freddo sia lo stesso.
In particolare, ciò che può avvenire è che il momento in cui si da tensione all'apparato con il corto, coincida con la cresta della tensione di alimentazione generando un impulso di corrente talmente intenso da causare un'esplosione. Gli interruttori di protezione (in modo particolare quelli in curva "C" o "D", utilizzati in impianti ove ci siano motori industriali), intervengono con un ritardo voluto e questo ritardo può garantire il trasferimento di una quantità di energia sufficiente a generare l'esplosione di uno o più componenti. Se a saltare è la pista di uno stampato, poco male, ma se lo fa un ponte a diodi, nel quale i componenti interni sono in contenitore ceramico, le schegge possono essere molto pericolose.
Quando in laboratorio proviamo prototipi di dispositivi switching che potrebbero danneggiarsi in questo modo (e lo fanno, visto che per prova noi li spingiamo molto oltre i limiti di utilizzo), il protocollo prevede che la scheda sia coperta da un leggero contenitore in polipropilene (tipo insalatiera in plastica, per intendersi). Il contenitore è capovolto e semplicemente appoggiato. Questo accorgimento è sufficiente ad evitare che ci siano parti proiettate. Quando avviene un guasto, più di una volta abbiamo trovato minuscole schegge piantate all'interno del contenitore. Meglio li che in un occhio...
In particolare, ciò che può avvenire è che il momento in cui si da tensione all'apparato con il corto, coincida con la cresta della tensione di alimentazione generando un impulso di corrente talmente intenso da causare un'esplosione. Gli interruttori di protezione (in modo particolare quelli in curva "C" o "D", utilizzati in impianti ove ci siano motori industriali), intervengono con un ritardo voluto e questo ritardo può garantire il trasferimento di una quantità di energia sufficiente a generare l'esplosione di uno o più componenti. Se a saltare è la pista di uno stampato, poco male, ma se lo fa un ponte a diodi, nel quale i componenti interni sono in contenitore ceramico, le schegge possono essere molto pericolose.
Quando in laboratorio proviamo prototipi di dispositivi switching che potrebbero danneggiarsi in questo modo (e lo fanno, visto che per prova noi li spingiamo molto oltre i limiti di utilizzo), il protocollo prevede che la scheda sia coperta da un leggero contenitore in polipropilene (tipo insalatiera in plastica, per intendersi). Il contenitore è capovolto e semplicemente appoggiato. Questo accorgimento è sufficiente ad evitare che ci siano parti proiettate. Quando avviene un guasto, più di una volta abbiamo trovato minuscole schegge piantate all'interno del contenitore. Meglio li che in un occhio...
- vdeste
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Re: Problema con inverter
Beh, se rileggi il mio primo messaggio, io per non saper ne leggere ne scrivere, ho alimentato l'inverter con una prolunga da 20 metri sembravo un minatore pronto a far saltare una carica
Detesto quello che tu dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di dirlo.
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Re: Problema con inverter
Hahaha... lo faccio anch'io sopra una certa potenza, ma uso il sistema di accendere da dietro una porta, spalle al muro.
La mia è la versione "truppe d'assalto".
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- mgd966
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Re: Problema con inverter
allora io sarei un guastatore dato che da ragazzo mi divertivo a far scoppiare gli elettrolitici con la saldatrice .
Non descrivo nulla dei metodi e risultati per non invogliare qualche innocente ....
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se non e' rotto non si puo' aggiustare
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Re: Problema con inverter
comunque giusto per, gli apparecchi cinesi che costano poco, spesso sono fatti con componenti al limite delle specifiche o con quelli che non passano test tipo rhos e similari, dove le case produttrici svendono quello che sarebbe poco di più di un rifiuto da smaltire. ciò non vuol dire che non funzionano, anzi, però nel caso specifico potrebbe essere che il ponte era giusto al filo, e il mandrino gli abbia tirato il collo. solo per dire che normalmente è vero che per saltare il ponte si dovrebbe cercare un difetto eventuale a monte, ma per i device cinesi non sempre vale.
di fatto apparecchi cinesi a filo con gli europei, hanno anche il prezzo a filo, o un pelo sotto.
di fatto apparecchi cinesi a filo con gli europei, hanno anche il prezzo a filo, o un pelo sotto.
- mgd966
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Re: Problema con inverter
se non e' rotto non si puo' aggiustare