Ciao Gino!
Si, la tua soluzione è quanto di meglio si possa fare al momento!
Quello che stiamo tentando di fare io e Magnetico è creare una console bordo macchina che utilizzi un selettore rotativo uguale a quello che si trova sui centri di lavoro professionali. Non è un potenziometro ma un interruttore rotativo cortocircuitante ad una via e 24 posizioni che effettua la commutazione di un contatto dalla posizione di corto-circuito ad un valore resistivo massimo ottenuto tramite 23 resistori di precisione opportunamente dimensionati per ottenere le velocità di avanzamento desiderate (5%-10%-15%-20%-25%-30%-35%-40%-50%-60%-70%-80%-90%-100%-105%-110%-115%-120%-125%-130%-135%-140%-150%).
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Il termine "cortocircuitante" significa che nella transizione da una posizione all'altra, cioè tra due scatti consecutivi della manopola, non si verifica l'apertura del circuito (che potrebbe introdurre spurie e picchi di velocità indesiderati) ma i contatti rimangono "in presa" fin quando non è terminata la commutazione sullo step precedente o successivo.
Questa soluzione permette un'elevata affidabilità, un'ottima durata nel tempo e una robustezza che difficilmente è possibile ottenere con un semplice potenziometro che avrebbe, dal canto suo, l'unico vantaggio di poter variare la velocità di avanzamento in maniera continua.... ma siamo sicuri che per le nostre lavorazioni ci occorra una regolazione fine a tal punto da consentirci qualsiasi valore di avanzamento?!? Ammesso che riuscissimo ad essere così precisi nel ruotare l'alberino di un tot di gradi... cosa ce ne faremmo di valori progressivi di 0,01% 0,02% 0,03% fino al 150%? Ecco perchè la soluzione "A scatti" è indubbiamente da preferire.
Il problema che hai riscontrato tu con il potenziometro non è dato dal fatto che non arriva a zero:
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ma dipende proprio dalla scheda Colibrì che anche quando i morsetti 22 e 23 dell'ingresso AD0 sono in corto continua a far muovere gli assi.
Ecco perché sei stato costretto ad introdurre l'interruttore di fine corsa che ti permette di commutare la scheda in pausa.
Se il comportamento di quell'ingresso fosse stato del tutto simile a ciò che accade con lo slider software presente in basso a destra nell'interfaccia del programma, questa problematica non ci sarebbe stata neanche utilizzando un semplice potenziometro.
In ultimo credo che il problema del virus segnalato al download del file dal sito Twintec, sia dovuto ad una errata programmazione della procedura che, per tracciare gli utenti che scaricano il file e permettere alla Twintec di sapere quanti lo hanno scaricato, utilizza un codice che è interpretato dall'antivirus come l'intenzione di carpire informazioni personali dell'utente e quindi lo blocca.
Nel rimanere a disposizione per ulteriori dubbi o domande auguro a tutti una buona serata!
Ciao,
Alessandro
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