Energie alternative

[arm]

Aggiungo, senza entrare in una spirale cosmica di polemiche che tanto non servono a niente; tutti i buoni propositi di cambiamento spesso vanno a constrastarsi con il NIMBY (not in my back yard), cioè voglio tutto , ma non nel mio giardino. Pretendo che il mio cellulare abbia fisse 5 tacche, ma il ripetirore deve essere a 10 km distanza perchè temo che mi frigga il cervello.
La bolletta è raddoppiata; ci sono le pale eoliche, no deturpano l'ambiente.
Allora mettiamo pannelli fotovoltaici a terra in qualche campo dove magari ci arrivi solo in elicottero; no sono brutti.
Allora mettiamo un rigassificatore a 12 miglia dalla costa; no perchè li ci vado a pescare i dentici.
Il trasporto commerciale su gomma è altamente inquinante. Ok, facciamo nuove linee ferroviarie; no rovinano i boschi.

Insomma il difficile sarà trovare un equilibrio tra ciò che vogliamo e ciò a cui siamo disposti a rinunciare.

[CARLINO]

Le energie alternative partono da un presupposto sbagliato in partenza : l'energia solare , che è anche il motore di quella eolica , è una energia enorme se consideriamo la superficie del pianeta, ha solo un grave inconveniente , è una energia a basso potenziale , difficilmente concentrabile per i nostri utilizzi se non a prezzo di estensioni enormi di pannelli solari o moltitudini di generatori eolici. Se anche si riuscisse ad intercettare tutta l'energia che ci serve con enormi impianti, probabilmente i cambiamenti climatici si accentuerebbero dal momento che intercettiamo gran parte dell'energia che attualmente trova un assetto climatico sia pure variabile. Per il mio modo di vedere la situazione, l'unica soluzione è lo sfruttamento dell'energia atomica al momento basata sulla fissione, ma che in futuro, concentrando gli sforzi della ricerca, dovrebbe basarsi sulla fusione.

[torn24]

Energie alternative l'energia solare per uso civile è realizzabile, una casa ha la superficie del tetto che è sufficiente per l'abitazione, nessun consumo di suolo, a livello industriale non è realizzabile. Bisogna fare la distinzione tra uso civile e uso industriale, le rinnovabili sono una piccola percentuale del consumo energetico totale, ma per uso civile potrebbero dare l'autonomia di energia elettrica.

[Scj]

Che il nucleare sia la soluzione è tutto un dire.
1 l'uranio non è infinito quindi le scorte sono comunque limitate.
2 per estrarne un kg viene demolita una montagna
3 le scorie ancora non si sa dove metterle.
Se verrà risolto almeno il punto 3 direi che il nucleare è una buona soluzione temporanea furba . In mancanza direi che il fardello che lasciamo è troppo grosso. Perché nessuno pensa cosa succederà a quel materiale pericoloso fra 100/200/500/1000 anni. Come dovrà essere gestito.
Spesso è già un grosso problema gestire una opera d'arte, figuriamoci qualche sito di stoccaggio fra 500 anni con i fusti probabilmente marci. Perché dobbiamo lasciare questi guai a chi ci succederà? Che colpe avranno loro? Già adesso dobbiamo sistemare un bel po'di guai creati da chi ci ha preceduto. Direi che sarebbe da stupidi ripetere gli errori già commessi.
Puntiamo su qualcosa che possa essere smontato e riciclato.
Mio modo di pensare.

[hellfire39]

Tutte obiezioni a cui si è risposto da anni, ma è più facile chiudesti gli occhi.

A parte il fatto che, se il problema più urgente, oggi, è combattere la crescita di CO2, allora il nucleare è la soluzione a breve. E, di fronte al disastro, meglio scegliere il male minore (ma le associazioni ambientaliste non ci fanno i soldi con il nucleare...)

L'uranio non è infinto, ma basta per secoli e si tratterebbe di una soluzione a breve, fintanto che non c'è un alternativa migliore.
Le scorie prodotte, soprattutto quelle a emivita lunghissima sono davvero pochissime e si sa benissimo come e dove stoccarle in sicurezza (è solo una questione NIMBY).

Anche per le terre rare si demoliscono montagne (ne servono tonnellate per le pale eoliche), ma nessuno obietta.

[Pedro]

aggiungo: anche l'uranio lo dovremmo comperare, la Francia ha le sue miniere in Nigeria. Facciamo prima a comperargli l'energia elettrica che costruire, noi, l'ambaradan. Noi siamo una penisola con il sole ed il vento, una idea su questo?

[Scj]

Anche il mare non manca...

[Pedro]

lo sfruttamento delle maree lo stanno sperimentato al nord, il mediterraneo non ha fenomeni così forti da sfruttare con tecnologie odierne, giusto Venezia che funziona al contrario col mose ma è una altra storia

[Junior73]

Anche nell'essere pro o contro le energie alternative ci sono dietro interessi di vario genere. Chi è favorevole al nucleare spesso non può accedere a queste tecnologie per mancanza di spazio dove mettere i pannelli (sia termici che fotovoltaici ) o una pala eolica. Preferiscono quindi avere energia a basso costo generica per tutti . Chi invece (come nel mio caso ) può in qualche modo sfruttare le energie alternative vuole l'autoproduzione di energia che è un concetto che ben al di la degli aspetti ambientali del quale entrambe le categorie se ne infischiano.
Quel "posso staccarmi dalla rete", che si sente spesso, suona più come una ricerca di una "libertà energetica" che un calcolo sul risparmio reale.
derivante dal mancato pagamento dei costi fissi della bolletta.
Mi è capitato di montare una 10ina di impianti fotovoltaici con mio cognato facenti parte del superbonus e c'era perfino chi li confondeva con i pannelli termici. Completo disinteresse verso l'argomento ......

SAluti

[Scj]

Un caro amico mi disse: non si fanno investimenti in ricerca e sviluppo quando i guadagni previsti sono troppo bassi o i guadagni (attuali) sono tanti alti. Finché si può mungere i consumatori (con queste tariffe) perché proporre qualcosa di diverso e più vantaggioso (per il consumatore)?

[Pedro]

il grosso del problema è che per ora all'industria non bastano i pannelli ma io non voglio risolvere i grandi numeri o i problemi mondiali, quando avevo 18 anni ne ero convinto ora molto ma molto ma molto di meno.

Se già parecchi privati si risolvono i loro problemi, anche per economizzare una percentuale sarebbe un successo.

[torn24]

Però è strano il cambiamento di opinione della comunità scientifica riguardo le energie rinnovabili, mi ricordo una puntata di pochi anni fa di superquark dove gli esperti spiegavano che le energie rinnovabili erano se non sbaglio il 2% del fabbisogno energetico, il messaggio era che è impossibile produrre l'energia necessaria solo con le rinnovabili, oggi l'opinione della comunità scientifica afferma che è possibile coprire il fabbisogno energetico con le rinnovabili. Cosa è cambiato in 10 anni, un pannello solare di oggi produce molto di più di dieci anni fa?

[torn24]

doppio post cancellato.

[CARLINO]

Come ho scritto più sopra l'eventuale sviluppo positivo della fusione dovrebbe tagliare la testa al toro e l'eventuale impegno in tal senso dovrebbe essere una questione strategica svincolando l'attuale economia dalla necessità dei combustibili fossili : sono curioso di vedere cosa inventeranno gli ecologisti per contrastare questo tipo di energia nel momento in cui spero si realizzerà.

[arm]

Certamente, da quando esiste l'uomo con una coscienza, le guerre sono sempre state fatte per interessi economici, figuriamoci se chi muove i fili si preoccupa dell'ambiente...
Leggendo la storia purtroppo la sensibilità all'inquinamento è sempre stato un problema marginale o comunque da affrontare successivamente come conseguenza accettabile per assecondare lo sviluppo industriale.
Basta vedere le rappresentazioni grafiche di grandi città come Londra che poco dopo l'avvento della Rivoluzione industriale di metà dell'800 erano costantemente avvolte da nuvole di fumi tossici derivanti dal carbone. Poi è stata inventata la plastica, praticamente materiale eterno e utilizzabile per qualunque cosa, e ora non sappiamo più dove infilarla.