il costo del combustibile è minimo, rispetto ai costi totali di esercizio.
Prima del referendum dell' '86, con cui ci tagliammo le palle da soli, l'Italia era un'eccellenza nel campo dell'energia nucleare.
Un settore che abbiamo mandato in malora!
@Scj
Nel campo della ricerca e sviluppo, non esiste solo il privato. Il privato fa, giustamente, i propri interessi. Deve produrre reddito, quindi sviluppa prodotti che pensa possano portargli vantaggi a medio/breve termine.
Ma poi c'è il settore pubblico, le università. E loro non sono legate al vincolo del guadagno. La ricerca c'è, eccome, guarda il settore della fusione nucleare. Il problema è che le nuove tecnologie non son mica facili da trovare!
@torn24
il solare è ancora molto basso, l'eolico ha un impatto molto maggiore. Poi, nelle rinnovabili sono comprese altre tecnologie, come l'idroelettrico.
La tecnologia evolve, i ragionamenti cambiano con esse.
@CARLINO
ho fatto una tesina sulla fusione ai tempi del liceo (il famoso esperimento di Fleischmann e Pons). Siamo ancora qui ad attendere. Ci sono nuovi sviluppi, ma non è una tecologia per oggi.
P.S. so che mi getterò nuovamente in un vespaio, ma: "Finché si può mungere i consumatori". Se non vi sta bene o non capite il libero mercato, trovate un sistema economico che funzioni meglio!