ben definite.
Noi usiamo EtherCAT da quando è nato e le prime aziende hanno iniziato a portare le loro macchine da altri FieldBUS a questo.
Proprio per questo ci siamo sviluppato in casa sia il Master EtherCAT che la parte Slave, usata poi creare schede espansione aggiuntive.
Per usare EtherCAT ci vogliono conoscenza che vanno un po' fuori dal consueto collega e "prega".
Bisogna definire la rete, ma soprattuto gestire le varie differenze che ci sono tra costruttore e costruttore di drivers.
Sebbene EtherCAT sia uno standard prima fisico (L1), di link (L2) i problemi nascono nel layer applicazione (L3) dove non tutto
fila sempre perfettamente tra costruttore e costruttore.
In linea di massima ci siamo ma le differenze esistono, percui quando si prende un driver sotto mano la prima volta, ad esempio un Kollemorgen,
bisogna mettersi li con calma, studiare la documentazione, e intervenire nel Master per adeguare le differenze.
EtherCAT va bene per le aziende costrutrici, in quanto risolve problemi di connessione, lunghe distanze, problemi di interfacciamento,
eterogeinità tra dispositivi di diversi costruttori, etc.
La parte iniziale e più impegnativa, ovvero costruzione e definizione del sistema, etc etc la fanno una volta e poi si tratta solo di cablare.
Per chi fa una sola macchina, se qualcosa non torna, si rischia di passare ore a consumare neuroni.