Attivazione limiti software

[menniti]

@MauPre75, il gcode lo genero con flatcam, proprio non saprei come farglielo generare parzialmente. Devo vedere se il file è modificabile con un editor di testo, farò qualche tentativo, sarebbe una cosa fenomenale riuscire a farlo, mi basterebbe prendere nota delle ultime righe eseguite. Grazie mille!

[hellfire39]

Il g-code è modificabile in quando è un file di testo.
Ma attenzione: se tagli brutalmente delle righe ti perdi comandi comandi essenziali come accensione del mandrino, scelta tra coordinate assolute/relative, ecc...

[MauPre75]

Per eseguire parzialmente un nuovo progetto devi escludere i percorsi che già sono stati eseguiti, non so se lavori con file dxf, in questo caso andresti ad escludere i tracciati che non ti servono e lasci quelli necessari, il cam produrrà un nuovo gcode che non dovrai modificare, modificare un gcode manualmente non ha senso, facciamolo fare al cam.

[menniti]

@ MauPre75, parto dai gerber di Eagle e li tratto con flatcam, dovrei eliminare manualmente le piste già incise, si può fare anche questo. Grazie.

[MauPre75]

Non eliminare ma escludere dalla lavorazione, finché non trovi il metodo per fare questi semplici passaggi con il cam al limite fai una copia del progetto iniziale e li elimini sulla copia i tracciati inutili, così non perdi il progetto originale.

[menniti]

@ MauPre75, si certo, ci sono disegni che hanno richiesto giorni di lavoro, peraltro il loro destino finale è sempre quello di un service professionale, quindi chiaramente farò una copia con la quale posso sperimentale.

[arm]

Per @arm mi chiedo perché non utilizzare più offset?

Diciamo che non ho mai approfondito tale possibilità, ma non ne sento la necessità.
Raramente perdo le coordinate; di solito, quando devo fare vari pezzi in serie, non creo un unico gcode, ma uno distinto per ogni pezzo così da avere lavorazioni indipendenti brevi, per avere la possibilità di rifare successivamente un solo pezzo oppure se devo cambiare i parametri/fresa di un singolo pezzo; se devo fermare, prima di spegnere tutto, mi riposiziono sullo 0,0 (il foro ) e alla riaccensione riverifico, scendendo a fresa ferma, che abbia mantenuto la posizione (a volte è capitato che lo "stump" all'accensione degli stepper faccia perdere qualche decimo)

[MauPre75]

Io la uso troppo poco ma all'inizio l'ho eseguito per esercizio ed è molto semplice da fare, poi non l'ho più usato ma se mi capita lavorazione in serie di certo la utilizzerò, basta solo memorizzare il metodo di salvataggio dell'offset e quello di richiamarlo, noi non mettiamo in conto il tempo di sostituzione dell'utensile e spostamenti di precisione per rifare lo zero, ma tra una cosa e l'altra partono almeno 10minuti che potrebbero essere già il tempo di lavorazione stessa.

[arm]

E' una mia fissa, ma cerco di ridurre al minimo gli automatismi perchè sono sicuro, conoscendomi, che farei danni. Per esempio non ho mai collegato l'inverter dell'elettromandrino alla scheda...mi piace accenderlo col dito

[MauPre75]

ti capisco benissimo, in parte anch'io sono così, ho cominciato a pensare di collegare il mandrino dopo che un paio di volte ho dimenticato di accenderlo, con l'aiuto di Hellfire sono riuscito nell'obiettivo ed oggi non tornerei indietro.

[arm]

E' anche un fatto di praticità; spesso uso il pantografo in manuale muovendo gli assi da tastiera e viene più comodo avere il tasto on/off diretto.

Io ho dimenticato un paio di volte la pompa dell'impianto di refrigerazione dell'elettromandrino, me ne sono accorto a tatto quando sono andato a cambiare la fresa.

[MauPre75]

OT la pompa io l'ho messa in linea all'alimentazione del circuito per il mandrino, così non posso accendere uno senza l'altro.
Stiamo inquinando un po', per restare in tema dico che credo che le automazioni sono fatte per semplificazione del lavoro, non ci sono funzioni inutili, al limite non indispensabili per il nostro uso, e se qualcosa non fila per il verso giusto o si tratta di un errore umano o qualcosa della tecnica ha problemi.