Per quello che ne so io, non esiste alcuna norma che possa imporre un particolare componente in luogo di un altro. Una norma può imporre di evitare determinate tipologie di connessione qualora sia dimostrato dalla pratica che queste presentino evidenti problemi di affidabilità.
Diversamente quando una metodologia prove alla mano garantisce i valori richiesti e la compatibilità con l'ambiente di istallazione, la si può usare.
Un esempio su tutti il divieto presente nella EN60204 di consolidare con lo stagno i fili invece di usare i capocorda a puntalino (che comunque non sono obbligatori a meno che la vite del morsetto rischi di tranciare il filo stesso). Questo è motivato dal fatto che il filo consolidato a stagno diventa non più elastico, ma deformabile e quindi col tempo viene a mancare la pressione che ne garantisce il bloccaggio per attrito nel morsetto.
Quanto alla forcella a mio parere è una stupidaggine. Perché se la connessione è stretta bene e si utilizzano opportune rondelle o altro la conducibilità è garantita nel tempo come pure il rimanere in posizione. Se la connessione non è stretta, comunque il contatto elettrico non è ottimale e può anche annullarsi con la formazione di ossido e sporcizia, quindi anche se il filo rimane in posizione la connessione di terra non è comunque garantita.
Ovvero: Non è un male collegare con l'occhiello, ma non è comunque garanzia di connessione, quella è data da una buona esecuzione e semmai dall'uso di elementi elastici (rondelle spaccate od altro) ed altri accorgimenti anti-svitamento.
In ogni caso se il costruttore prescrive il collegamento con l'occhiello, tu lo devi fare in questo modo, perché la validità della sua certificazione di qualità è subordinata al rispetto delle sue prescrizioni. Che non vuol dire che tu non possa fare una lavoro anche migliore, vuol dire solo che se ti vuoi avvalere della sua dichiarazione devi seguire le sue prescrizioni. Se vuoi fare di testa tua, l'onere di dimostrare che va bene o che è meglio è tuo.