Sono curioso di sapere che roba è.
Ci illumini riportando marca e modello?
Perché dici questo? pensavo che allineare la tensione input ai valori originali fosse l'unica cosa da fare e farlo con un componente che mi fa uscire i 4,7 da me voluti in modo pulito se non scalda troppo mi sembra perfetto, se posso farlo con un diodo ed è un sistema stabile perché no, a me sembrava una cosa piuttosto semplice abbassare di così poco la tensione da 5v a 4,7v per restare Comunque nei valori originali, ma capisco che non avendo competenze sono poco più che intuizioni perciò ti chiedo..mi sto perdendo qualcosa?hellfire39 ha scritto: ↑giovedì 14 ottobre 2021, 22:47Se vuoi perdere un po' di tensione ti basta un diodo normale, senza scomodare gli zener. Lo metti in serie (magari un 1N4007) e passa la paura, o magari uno Schottky.
Questo lo so ma le litio generalmente escono a 3,7v accoppiate in serie 7,4v non capisco di che batterie parliamo a 4,7 native (NiMH ?). Nel caso delle batterie originali parliamo di quattro batterie 18650 penso in serie a coppie (7,4v per 5500 mAh se non erro) i 4,7 presumo, ma correggimi se sbaglio, che siano il risultato della circuiteria del pacco stesso, mentre maufredo credo che suggerisse di usare le vecchie batteri per cellulari (quelle a mattoncino ho pensato) perché escono nativamente a 4,7v almeno così ho capito.hellfire39 ha scritto: ↑giovedì 14 ottobre 2021, 22:47Le batterie escono a 4,7V perché quella è la loro chimica. Non scegli tu la tensione. Ogni tipo di batteria ha la sua tensione tipica di cella (carica, perché scaricandosi la tensione scende).
Eh! benedetti tedeschi.....la lampada è una Heine microlight v.1 che ha il cavetto completamente cablato, la nuova ha il cavetto con connettori ed un pacco batterie più piccolo per il resto è la stessa
Temo mi sia sfuggito qualcosa, non capisco di cosa parliamo..maufedro ha scritto: ↑venerdì 15 ottobre 2021, 10:43A qualsiasi batteria per caricarla bisogna dare una reazione superiore a quella nominale. Le batterie al litio hanno bisogno di una carica particolare gestita da un BMS, se è incorporato nel pacco batterie è sufficiente un caricatore normale, altrimenti bisogna inserirlo. Per questo avevo suggerito il caricatore del cellulare, quelli originali.
Qualsiasi altro tipo di caricatore può danneggiare le batterie
Esatto con la modifica posso usare un sistema standard di approvvigionamento (anche direttamente alla rete volendo, con il powerbank posso prenderne due o tre più piccoli che pesano meno (dei 300 grammi e più di quello originale che vi assicuro in tasca si sentono) con un costo infinitamente inferiore per il ricambiohellfire39 ha scritto: ↑venerdì 15 ottobre 2021, 12:32L'utilizzo di powerbank serve proprio a dare agli utenti una soluzione semplice.
No beh, che io non abbia alcuna competenza elettrotecnica è una delle prime cose che ho detto nel mio primo post, ho solo imparato negli anni a fare piccole cose sulla base di conoscenze acquisite così, ma non deve essere il mio lavoro perciò mi accontento di saper sostituire una resistenza della lavastoviglie o un condensatore di una vecchia macchina fotografica o cose del genere...il tuo commento però messo così non aggiunge nulla, spiegami! perché davvero non ho capito la faccenda delle batterie dei cellulari, e poi perché dici che è una stupidaggine abbassare la tensione?...in questo modo alla fine di questo thread avrò imparato qualche concetto in più, non sarò mai un esperto, ma sarò in grado di capire meglio le prossime occasioni...
Vorrei evitare di friggere stupidamente la luce, per quello credevo che evitare di sovralimentare il circuito fosse l'unico accorgimento da prendere, in considerazione dei bassi valori di differenza, però forse mi sta sfuggendo qualcosa...c'è altro che dovrei considerare?hellfire39 ha scritto: ↑sabato 16 ottobre 2021, 20:40Se parti da un powerbank che fornisce in uscita una tensione di 5V e metti in serie un diodo, avrai una caduta di 0.3 - 0.8V (in base al tipo di diodo e di assorbimento di corrente).
Se non ti fidi a fornire 5V al circuito, mettere un diodo in serie è la soluzione più semplice.
Ovviamente, conoscendo il circuito della luce, si potrebbero fare ragionamenti più sensato e capire se si può alimentare direttamente il circuito con i 5V.
Lo zener, da solo, non funziona, devi fare un circuito che comprenda anche una resistenza, ma non i complichi la vita inutilmente.
Un po’ confuso dal discorso vasi comunicanti mi sono andato a rileggere i vecchi post e forse ho capito il frainteso: io non sto cercando un adattatore che mi permetta di caricare il pacco batterie originali, io voglio sostituire la sorgente originale (che alimenta il led a 4,7v ) con un power bank sostituendo al connettore originale una normale spina usb. Il voler ridurre la tensione deriva solo dal dubbio che 5v possano essere troppi per il circuito led e che lo friggano. Tra l’altro farò in modo di poter utilizzare entrambe le sorgenti sia originale che sostitutamaufedro ha scritto: ↑venerdì 15 ottobre 2021, 10:43A qualsiasi batteria per caricarla bisogna dare una reazione superiore a quella nominale. Le batterie al litio hanno bisogno di una carica particolare gestita da un BMS, se è incorporato nel pacco batterie è sufficiente un caricatore normale, altrimenti bisogna inserirlo. Per questo avevo suggerito il caricatore del cellulare, quelli originali.
Qualsiasi altro tipo di caricatore può danneggiare le batterie
Il diodo viene proposto come soluzione veloce per fornire alla lampada una tensione inferiore a 5V, partendo da un powerbank.