R&DLAB motori 1.4Nm vs 2.2Nm

Sezione dedicata alla tua CNC: Costruzione, descrizione, foto, accorgimenti ed errori di progettazione.
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Junior73
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Re: R&DLAB motori 1.4Nm vs 2.2Nm

Messaggio da Junior73 » sabato 9 gennaio 2016, 16:22

Avevo letto anch'io di RTA agli inizi ma essendo un niubbo totale ho seguito un po i kit che nel forum venivano usati dagli altri utenti.
Penso che se il prezzo non è eccessivo sia da prendere in considerazione il prodotto italiano/europeo. Nella scheda di Rd Lab controller compact c'è una sorta di "messaggio" " European electronic : not asian" che lascia intendere la loro filosofia.
Alla prima cnc si stabilisce un budget sempre molto basso ed è veramente difficile starci dentro senza i prodotti cinesi. Della RTA forse ad oggi prenderei in considerazione per iniziare questo kit

http://www.rta-store.com/it/prodotto/14 ... 740--kcnc3

In alcuni casi la concorrenza cinese comunque fa bene al consumatore europeo in quanto in quei settori dove la marginalità dei produttori europei è elevata si ha spesso una riduzione di prezzo notevole mantenendo una buona qualità/assistenza.

Saluti

salvatore993
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Re: R&DLAB motori 1.4Nm vs 2.2Nm

Messaggio da salvatore993 » domenica 10 gennaio 2016, 8:56

sono proprio i motori con i quali ho pilotato la LVL A3 per un paio di anni. sono un'altra musica e le curve vi confermano l'importanza della tensione, in più si nota (se fate un analisi della curva) che vi troverete che settando il controllo a dovere riuscirete a trovarvi con la coppia max disponibile in lavorazione, ed un leggero decadimento della stessa nei rapidi.

Junior73
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Re: R&DLAB motori 1.4Nm vs 2.2Nm

Messaggio da Junior73 » domenica 10 gennaio 2016, 11:24

Aggiungendo un paio di alimentatori e una scheda USB si dovrebbe stare entro i 600 euro. Vista la curve a seconda delle tensioni .
Volevo chiedere a proposito di coppia quali sono i limiti di motori del genere in lavorazione (non sui rapidi).

Facendo un esempio:

Immaginando di avere un cnc molto robusta a livello meccanico con una vite 1605 ed un mandrino da 2,2kw applicando una fresa
ad esempio da 6mm quanto materiale riesco a portare via su legno , alluminio e per assurdo anche ferro per singola passata?. Che velocità e che profondità di passata si possono ottenere prima di mandare in crisi i motori? Il limite saranno i motori , il mandrino o cosa?

Uno dei dubbi che attanagliano noi niubbi è cosa ci potrò fresare con quel kit.

Saluti

salvatore993
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Re: R&DLAB motori 1.4Nm vs 2.2Nm

Messaggio da salvatore993 » lunedì 11 gennaio 2016, 8:54

i motori di cui sopra sulla LVL A3 li pilotavo con driver NDC06 pilotati a 70/75 volt settaggio della corrente a 2,6 ampere, alimentazione fatta con toroidali ponti condensatori.
filavo a 1500 mm/min in lavorazione asportando un millimetro a passata, rapidi fermati a 6000.
le viti sono delle 16 passo 5 di ottima fattura, e la precisione eccellente, controllo MK2 giunti helical e montaggio maniacalmente fatto bene.
il legno più duro che ho lavorato sono pannelli di multistrato di pioppo o faggio 4/5 mm di affondo e 1200/1500 feed.
il ferro dimenticalo poiché il mandrino a 3/400 giri non ha praticamente coppia quindi gli affondi sono irrisori, ma per il ferro tranne qualche sede, a livello finitura non è materiale da trattare con pantografi.

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Re: R&DLAB motori 1.4Nm vs 2.2Nm

Messaggio da max1979 » venerdì 15 gennaio 2016, 22:51

Solo per aggiornare che sono arrivati i 3Nm cinesi.

Dalle prime prove da banco effettuate per assicurarmi il funzionamento, sono riuscito a portarli a 3000mm/min, con 3500mm/min velocità di stallo per tutti e 3 - tutte le prove fatte con 3.3A dal driver e 24V dall'alimentatore.

Ora un dubbio. Il motore esce con 4 fili quindi connessione BIPOLARE. La corrente per fase dichiarata è di 4.2A. Adesso a quanto dovrei impostare la corrente sul driver? Scusate magari la domanda è stupida ma io ho sempre giocato con 6 fili e quindi avevo più fasi eventualmente da mettere in serie o parallelo con conseguente impatto sulla corrente, mentre qui immagino ci sia una sola fase internamente. Quindi posso impostare proprio 4.2A sul driver, giusto?

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Re: R&DLAB motori 1.4Nm vs 2.2Nm

Messaggio da salvatore993 » sabato 16 gennaio 2016, 8:23

si puoi farlo ma non è giusto.
ti spiego, sulla curva dei motori troverai i parametri che regolano il rapporto tra velocità (di solito è la linea orizzontale sotto) e la coppia (che di solito è la linea verticale a sinistra) nel mezzo c'è la curva della coppia. Individuato il range di lavoro che vuoi, sulla destra (solitamente un'altra linea verticale) trovi il valore della potenza necessaria espresso in watt.
prendi il valore in watt corrispondente a ciò che corrisponde al tuo (dato dal settaggio velocità coppia attesa) lo dividi per i volt che sai di disporre, ed il risultato della divisione (W= VxI quindi I = W/V) saranno gli ampere necessari a quel target di funzionamento. se sono meno decade in prestazione, se sono in più otterrai un inutile surriscaldamento dei motori.
spero di non averti confuso ulteriormente.

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Re: R&DLAB motori 1.4Nm vs 2.2Nm

Messaggio da max1979 » sabato 16 gennaio 2016, 9:03

Sei stato molto chiaro.
Ho solo due problemi: non ho la curva e il driver cambia la corrente a step.

Per quanto riguarda il primo problema è chiaramente legato al produttore da me scelto per rimanere nel budget cui ho comunque scritto... non si sa mai.
Il secondo problema è invece più generico, ovvero ammesso anche che io abbia la curva e che sia in grado di calcolare la corrente richiesta, come la imposto sul driver? Avendo sempre a disposizione un DIV268N-5A posso scegliere solo le seguenti correnti: 0.2, 0.6, 1.2, 1.8, 2.5, 3.3, 4.2 e 5 Ampere. In realtà questo secondo punto mi pare anche più castrante del primo, dato che blocca la scelta della corrente anche nel caso di un motore ben documentato e testato.

Non so se avendo a disposizione le altre caratteristiche fisiche del motore sia possibile avere una indicazione di massima o se semplicemente a macchina ultimata devo provare a passare da 3.3A a 4.2A e vedere se scalda "troppo" - questione sulla quale poi ho letto un po di tutto anche nel forum.

@Junior73: per quanto riguarda le domande che ci facevamo ad inizio thread ho trovato delle indicazioni sulla rete, ma ti prego di PRENDERLE CON LE MOLLE perché sono tratte da un video di un americano che ha realizzato un ponte fisso per fresare alluminio, quindi te le passo così come lui le spiega.
1) Lui ha considerato come forza radiale da vincere in fase di tornitura circa 200N (se ho fatto bene la conversione dai suoi 50#)
2) Sostiene che (per darti un metro di misura) un motore da 5Nm@6A con rapporto 5:1 sulla vite sposta senza problemi 50Kg a 5000mm/min - la vite non è meglio specificata.

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Re: R&DLAB motori 1.4Nm vs 2.2Nm

Messaggio da salvatore993 » domenica 17 gennaio 2016, 8:46

non è che devi essere così fiscale, setterai il valore di corrente più alto e più prossimo a quello richiesto. non avendo la curva tutto si complica, ma mica poi tanto, un 3nm se paragonato ad un sanyo per avere una prestazione decente dovresti tenerlo a 2,6A con 70V.
prova questi setting in lavorazione, e non a vuoto se devi perdere qualcosa e ti interessa fresare, meglio perderla nei rapidi:
2,6 ampere, e setta il micropasso in modo da non superare i 1000 max 12000 giri minuto.
esempio se hai una vite passo 5, setta il driver a 400 ottenendo una risoluzione di 100 step per mm, avrai un 2,5mm per giro completo così a 1000 giri del motore (valore dove di solito la coppia rimane accettabile) sei a 2500 mm min quindi quasi dentro a tutte le lavorazioni, e setta i rapidi max a 4000. poi prova ad alzare la corrente e vedi se scaldano i motori.

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