Aìna: pantografo 500x500 a ponte basso, due viti Y, KFlop

Sezione dedicata alla tua CNC: Costruzione, descrizione, foto, accorgimenti ed errori di progettazione.
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Re: Aìna: pantografo 500x500 a ponte basso con due viti su Y

Messaggio da walgri » lunedì 23 settembre 2013, 23:14

Grazie _GABBER !
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Re: Aìna: pantografo 500x500 a ponte basso con due viti su Y

Messaggio da Zebrauno » martedì 24 settembre 2013, 0:15

Mi piace l'approccio che hai usato per lavorare il piastrame, non so se avrei osato tanto neppure con macchine valide come le tue, eppure il risultato e' piu' che confortante.
Complimenti!


ciao

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Re: Aìna: pantografo 500x500 a ponte basso con due viti su Y

Messaggio da walgri » martedì 24 settembre 2013, 1:07

Grazie Zebrauno !

In passato ho usato la Bravissima per lavorare dei montanti di tre metri in lamellare di abete, praticando prima una scanalatura da 16mm à— 20mm con una testa per la toupie di diametro circa 120mm e poi "sfilando" dalla scanalatura il fermavetro, con un taglio profondo circa 60mm. Quelle sono state le lavorazioni più pesanti che ho fatto su quella macchina e risultano molto molto più gravose che non il lavoro fatto con queste piastre. L'uso del carro a squadrare poi risulta decisamente più sicuro che qualunque altro mezzo a cui potessi accedere: pezzo ben serrato sul carro e mia posizione ben lontana dalla "linea di tiro" dello sfrido e della lama.

Il mio timore riguardava principalmente il comportamento dell'alluminio, ma sulla squadratrice, regolandomi un po' con l'avanzamento, sono riuscito a non fondere niente.

Sulla troncatrice i rischi sono stati maggiori, sia per la posizione da assumere, sia per la lama meno che ottimale.
Le finiture dei tagli sono state peggiori, in qualche faccia ci sono segni di alluminio che iniziava a rammollire. Ho anche tagliato dei distanziali piccolini (delle chiocciole Y) in alluminiaccio trovato da un fornitore per l'industria: segni evidenti di impastamento e alluminio rammollito dislocati lungo tutta la faccia del taglio.

Insomma è andata, ma il lab è nevicato di alluminio. Per fortuna tenevo l'elettronica in un'altra stanza !
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Re: Aìna: pantografo 500x500 a ponte basso con due viti su Y

Messaggio da walgri » mercoledì 25 settembre 2013, 0:32

Altro piccolo aggiornamento: inverter ed elettromandrino felicemente sposati, spero di avergli preparato un buon "contratto matrimoniale" :wink:

Riepilogo qui sotto le impostazioni principali:

CNOd 1 (comandi da tastierino)
FNOd 1 (frequenza da rotellina nel pannello)
FNSL 0 (mostrare la frequenza nel monitor)
FN 0
FR 0 (rotazione oraria)
ACC 20 (tempo per arrivare alla velocità  impostata)
DEC 10 (tempo di arresto - lo porterò a 2 o 5 secondi)
FH 400 (frequenza massima)
UL 400 (frequenza massima impostabile)
LL 100 (frequenza minima impostabile)
uL 400 (frequenza di base 1)
uLu 230 (tensione della frequenza di base)
Pt 0 (modalità  di controllo)
ub 6 (valore del boost di coppia)
thr 100
F402 6
F405 0.75 (potenza motore)
F415 3.4 (corrente motore)
F416 60 (percentuale della corrente con motore a vuoto)
F417 24000 (giri/min massimi)

Qualcuno può dirmi cosa sia effettivamente il parametro uL e che relazione ha con l' UL ?
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Re: Aìna: pantografo 500x500 a ponte basso con due viti su Y

Messaggio da walgri » mercoledì 25 settembre 2013, 10:54

Dimenticavo di scrivere che il modello dell'inverter è questo: Toshiba VFNC3S - 2007PL .
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Re: Aìna: pantografo 500x500 a ponte basso con due viti su Y

Messaggio da _GABBER » mercoledì 25 settembre 2013, 23:26

walgri ho visto il sito dei profili in alluminio...il prezzo è senza iva giusto? prenderli tramite quel sito in Austria è il modo più conveniente? Sono interessato anch'io a costruirmi una cnc in profili di alluminio, quindi cercherei il posto dove prenderli a più buon mercato....

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Re: Aìna: pantografo 500x500 a ponte basso con due viti su Y

Messaggio da walgri » giovedì 26 settembre 2013, 9:41

Al momento in cui ho acquistato era uno dei più convenienti. Ti consiglio di chiedere un preventivo diretto, facendo così a me hanno fatto un discreto sconto. Oggi come oggi chiederei anche un preventivo a http://www.dierremacap.com/ e anche direttamente alla MCH.

Comunque non sono andato a cercare troppo lontano quindi non son certo che gli austriaci siano i più convenienti, ma ad un certo punto le mie ore spese nella ricerca stavano diventanto più costose del potenziale risparmio e, come si dice dove vive mio fratello: non si fanno grossi affari se si punta all'ultimo dollaro.

Ciao
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Re: Aìna: pantografo 500x500 a ponte basso con due viti su Y

Messaggio da Zebrauno » giovedì 26 settembre 2013, 10:37

Solo che girano le pelotas quando capisci che i profili con il miglior momento torcente si allineano tutti sui 10 €\kg. Ho già  chiesto preventivi ovunque in Italia, compresi Dierre, Alusic, Item, Metra e altri distributori minori. I prezzi si fanno concorrenza solo sulle sezioni più usate nella standistica.
Paradossalmente se avessi bisogno di 20 metri mi costerebbe meno farli estrudere dai panetti che comprarli.


Ha ragione tuo fratello, non vale la pena impazzire, invece secondo me bisogna privilegiare la possibilità  di scegliere le verghe di persona, prima del taglio.
Ci sono differenze anche grandi sulla rettilineita'.

Ciao

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Re: Aìna: pantografo 500x500 a ponte basso con due viti su Y

Messaggio da walgri » giovedì 26 settembre 2013, 11:21

Si, alla fine è come quando si acquista del legname. Purtroppo, ai margini dell'impero dove sto io, è impensabile vedere questi prodotti dal vivo.
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Re: Aìna: pantografo 500x500 a ponte basso con due viti su Y

Messaggio da makkox » giovedì 26 settembre 2013, 12:34

Conoscete questa ditta? http://www.ctasystem.it/

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Re: Aìna: pantografo 500x500 a ponte basso con due viti su Y

Messaggio da walgri » mercoledì 2 ottobre 2013, 9:27

Qualche altro aggiornamento: ho allineato viti e guide della Y. Non c'è che dire: eccezionale sensazione di rigidezza e autorità . Gli attriti sono comunque piuttosto alti.

Ho anche risolto la questione dei cuscinetti reggispinta: dopo aver girato i negozi della mia città  alla ricerca dei 7002c DB senza successo (e senza che chi mi rispondeva avesse la minima voglia di cercare nei cataloghi per le rondelle calibrate). Dopo due preventivi online in Italia, in cui saltava fuori che il prezzo di quei cuscinetti andava dalle 40 alle 70 euro iva esclusa cadauno, ho dovuto rivolgermi in esterno oriente.

120 Euro e 10 giorni dopo ho montato i cuscinetti (P5) eliminando il gioco - e ne sono avanzati quattro per ricambi ed esperimenti.

E i vecchi cuscinetti ? Faranno parte di un nuovo capitolo ;-)

Ho anche installato dei fine corsa seri, di quelli che non si ha timore di romperli solo a renderli in mano. La lunga leva mi permette anche di poterli oltrepassare durante le prove manuali o le cappellate con il jog senza distruggerli. Ringrazio Overlights per aver avermeli segnalati !
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Re: Aìna: pantografo 500x500 a ponte basso con due viti su Y

Messaggio da Zebrauno » mercoledì 2 ottobre 2013, 9:49

Soldi ben spesi, complimenti!
Ora che inizi a cablare la macchina hai scelto in che modo far avvenire l'homing della traversa?
Sulla mia sto sperimentando due strade, una delle quali non richiede che i due sensori di homing su traversa siano posizionati con alta precisione reciproca.

A proposito, alla fine piloti i motori con due drive che ricevono step-dir da un solo canale\asse?

In quel caso diventa molto pratico sia allineare la traversa, spegnendo uno dei drive, che gestire l'homing con un solo sensore.

Ci credo che la traversa ti sembra rigida, hai scelto dei profili robustissimi e imprimi la spinta proprio sugli assi di scorrimento...avrai enormi soddisfazioni, forse ancora non immagini quanto :wink:

Avanti tutta conterraneo!

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Re: Aìna: pantografo 500x500 a ponte basso con due viti su Y

Messaggio da walgri » mercoledì 2 ottobre 2013, 11:41

Grazie Zebrauno !

La questione del pilotaggio in questo preciso momento è la più grezza che possa esistere: STEP, DIR, ENABLE in parallelo per i due drivers. Nessuna verifica di squadro. Ho installato i finecorsa/home da entrambi i lati del telaio principale, collegando in serie i due lim+ e i due home, in modo da permettermi di fare prove senza pensare troppo a che la posizione degli interruttori sia precisa.

Certo, avere gli interruttori montati sulle cave è una gran comodità  perchè posso limitare la corsa degli assi ed avere extracorsa e tempo a sufficenza per bloccare tutto senza andare a sbattere.

La verifica che le due viti vadano abbastanza in sincronia sarà , in questo momento di prove, affidata a una scheda ChipKit che leggerà  i due encoders e che bloccherà  tutto se la differenza tra le due posizioni raggiunte supererà  una certa soglia.

Ho già  notato che talvolta, specie dopo aver mosso a mano un asse, all'accensione dell'elettronica un motore (o più) talvolta "si riallinea": credo che dipenda da quale avvolgimento fosse energizzato allo spegnimento o dall'allineamento in cui ho lasciato il motore dopo la movimentazione manuale. Avrò cura di alimentare encoder e circuito di verifica prima di accendere l'elettronica della macchina.

In cuor mio ho maturato la decisione di andare su KFlop/KAnalog. In questo modo tornerò anche a gestire un loop chiuso, cosa che l'utilizzo degli stepper mi stava in qualche modo precludendo (orrore !). Sono un accrocchiatore software per natura, da molti anni non programmo in C, ma vedere tutti quegli operatori di dereferenziazione mi fa venire una nostalgia insostenibile. Insomma, devo solo far fare din din alla carta di credito.

Sto già  studiando la documentazione: tutto il sistema mi pare nell'insieme complesso, ma dotato anche di una logica comprensibile e una eleganza affascinante.

Certo, la KAnalog è una schedona grande grande e non credo troverà  posto nel mio attuale "quadro".

Credo sia evidente la mia predilezione a lavorare il legno: troppo facile fare dei supporti per i finecorsa da un pezzetto di multistrato preso dalla scatola dei ritagli:
Supporto_finecorsa_provvisorio.jpg
Il supporto definitivo, se avrò tempo e voglia, lo lavorerà  la macchina: vorrei avesse una tasca per ospitare la sagoma del finecorsa.

E ho trovato anche un altro uso temporaneo per la parte della vite che ospiterà  gli encoders.
Manovella.jpg
Un'altra piccola esperienza da condividere: odio di buon cuore quei giunti elastici neri. Il motivo è che non hanno intaglio nel punto diametralmente opposto alla vite di serraggio. Il risultato è che occorre serrare a morte la vite solo per vincere la rigidezza del giunto, senza che ancora il giunto si serri sulla vite, e malgrado vi sia addirittura una certa interferenza tra vite e giunto. Al prossimo utilizzo, praticherò un foro sul giunto (parallelamente al suo asse) e farò un intaglio con un seghetto.

A presto !


Ah, ogni tanto il correttore automatico del cellulare mi fa scherzi: nel mio post precedente leggo esterno oriente si tratta in effetti di estremo oriente (Aliexpress).
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Re: Aìna: pantografo 500x500 a ponte basso con due viti su Y

Messaggio da graziano69 » mercoledì 2 ottobre 2013, 13:58

Sta venendo benissimo, molto massiccia, ti seguiamo.

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Re: Aìna: pantografo 500x500 a ponte basso con due viti su Y

Messaggio da walgri » mercoledì 2 ottobre 2013, 17:46

Zebrauno ha scritto:...avrai enormi soddisfazioni, forse ancora non immagini quanto
Più di trent'anni fa, un bambino curioso guardava esterrefatto un breve filmato di una lavorazione demo di un tornio a controllo numerico. Il grezzo da lavorare era talmente lucido e perfetto che non riusciva a vedere che stesse girando. Il filmato mostrava solo il pezzo e l'utensile, lo sfondo era bianco immacolato.

I trucioli volavano via, ma sembrava si smaterializzassero. Non aveva idea che esistessero i tornii e le fresatrici, e neanche che tali macchine potessero essere concepite.

Questa macchina la devo a quel bambino.
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