mi chiedevo però : se alla fine qualcuno ha trovato un metodo affidabile per brunire soltanto alcune parti del pezzo e altre no?
qualcuno parlava di cera, tappi?
inoltre se brunisco parti rettificate, ad esempio un tappo di un corpo pompa lavorato all'interno e all'esterno lasciato grezzo, con lo scopo di brunirlo esternamente, mi troverei con l'interno anch'esso brunito. Chimicamente e meccanicamente (metallurgia insomma) cosa succede? ho delle variazioni dimensionali come nel caso della ruggine?
ho ancora se avessi un pezzo cementato o temprato? si forma uno strato ancora più esterno meno resistente all'usura che in breve si consumerebbe fino a fare riafforare lo strato sottostante temprato?
Grazie per le risposte; nel frattempo l'elenco del materiale acquistato se può interessare:
- termometro a sonda, range fino a 200° C con sonda in inox, acquistato in negozio specializzato forniture ospedaliere
- soda caustica : al supermercato non l'ho trovata, invece ove vendo detergenti industriali (acidi vari ecc.)
l'ho trovata anche nel fustino da 5Kg a circa la metà del prezzo rispetto alla confezione da 1 kg del colorificio
(confermo i 2€/kg)
- nitrato di potassio: consorzio agrario sacco da 25 Kg perchè non ero sicuro che nel sacco da 5Kg fosse proprio il composto
corretto (su quello da 25 c'era proporio scritto KNO3); vabbeh, fornitura a vita... confermo anche qua 1€ /kg
- fornelletto da cucina elettrico : cosi non ho bombole gas in giro, costo modico 20 € circa
- guanti e grembiule antiacido
in totale 110 € ... non poco però ho parecchi pezzi che vorrei brunire . credo recupererò il costo. e poi è sempre un qualcosa in più che può sempre venire buono...