saldatura idrogeno ossigeno Ho

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The Red Baron
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Re: saldatura idrogeno ossigeno Ho

Messaggio da The Red Baron » mercoledì 16 gennaio 2013, 13:44

avendo necessità  di fare saldobrasature di piccola entità  sarei tentato di costruire un generatore di idrogeno-ossigeno

finora mi ha frenato la pericolosità , cosciente con cosa si ha a che fare, mi meraviglia vedere su Youtube barattoli di vetro che gorgogliano di Gas, se scoppiano le schegge di vetro sono micidiale, mi meraviglio che ancora non c'è scappato il morto!

per cui se decido di portare avanti la cosa vorrei adottare il massimo delle precauzioni,

per esempio che ne dite:

-usare contenitori di plastica morbida?
-per stop ritorno di fiamma quale è il più sicuro?
-altre precauzioni?
-elettrodi di Rame facilmente reperibili vanno bene?
-soluzione NAOH?

Una curiosità  se si utilizza corrente alternata, pro e contro?

saluti

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Re: saldatura idrogeno ossigeno Ho

Messaggio da The Red Baron » mercoledì 16 gennaio 2013, 13:46

alessandro212 ha scritto:puoi provare a costruirne una con della paglietta in acciaio , o con un filtro sinterizzato come quello che vedi nelle foto sopra
ma la paglietta di acciaio in presenza di ossigeno puro non si ossida troppo facilmente?

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Re: saldatura idrogeno ossigeno Ho

Messaggio da alessandro212 » mercoledì 16 gennaio 2013, 14:07

io ne ho una gia fatta, la cella per l'elettrolisi e fatta con due cilindri in acciaio da 6 mm di spessore
capacita un litro, due contenitori in plastica morbida uno per il recupero della condensa e il secondo contenente il disossidante ( alcol metilico). infine un cilindretto con all'interno un filtro sinterizzato in ottone, se trovi dei filtri sinteizzati in inox sono molto meglio.
per la soluzione aqua distillata e soda caustica al 20%.

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Re: saldatura idrogeno ossigeno Ho

Messaggio da The Red Baron » mercoledì 16 gennaio 2013, 14:13

P52 ha scritto:Occhio perchè mi sembra alquanto pericoloso; dall'elettrolisi, non separando O2 ed H2 in due distinti serbatoi/canali, hai praticamente una miscela dei due gas stecheometrica per ottenere la perfetta combustione ma con il non indifferente problema che l'idrogeno è molto ma molto "vivace" e con un numero ottano prossimo allo zero. Quindi lavorando anche con una modesta pressione è come se stessi maneggiando nitroglicerina. Pertanto più che un ritorno di fiamma mi preoccupa una detonazione la cui onda d'urto potrebbe risalire i vari condotti fino all'origine con un'esplosione non da poco.
Che io sappia il numero di Ottano dell'idrogeno è 130 vedi link cap2 pg.32
http://etd.adm.unipi.it/theses/availabl ... itolo2.PDF

l'acetilene che io sappia ha un numero di ottano bassissimo ed è molto pericoloso, ecco perchè è sciolto nell'acetone dentro le bombole.

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Re: saldatura idrogeno ossigeno Ho

Messaggio da The Red Baron » mercoledì 16 gennaio 2013, 18:51

alessandro212 ha scritto:io ne ho una gia fatta, la cella per l'elettrolisi e fatta con due cilindri in acciaio da 6 mm di spessore
capacita un litro, due contenitori in plastica morbida uno per il recupero della condensa e il secondo contenente il disossidante ( alcol metilico). infine un cilindretto con all'interno un filtro sinterizzato in ottone, se trovi dei filtri sinteizzati in inox sono molto meglio.
per la soluzione aqua distillata e soda caustica al 20%.
Puoi postare le foto?

Ma i cilindri sono gli elettrodi? acciaio normale o INOX

io avendo difficoltà  ho fatto una prova con placche di Rame in NAOH 200cc di volume, ho notato che la corrente è inversamente proporzionale suppongo al quadrato della distanza perchè cresce molto all'avvicinarsi, ho mandato a fondo scala l'alimentatore a 20A con 8 volt

tenuto il tutto in funzionamento per 15 minuti, una placca mi sembra la + rimane molto pulita suppongo che il rame si scioglie in quanto vedo del blu sulla soluzione, l'altra placca rimane marrone scuro, però la resistenza interna non sembra avere aumenti.

dovrei procurarmi un trasformatore con 50A e bassa tensione 4/6volt poi da raddrizzare,

tra l'altro se si lascia alternata non va bene????

un problema riscontrato è l'emissioni insieme ai Gas di una notevole quantità  di vapori caustici altamente irritanti,

come è meglio bloccarli?

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Re: saldatura idrogeno ossigeno Ho

Messaggio da alessandro212 » mercoledì 16 gennaio 2013, 21:24

la saldatrice che ho e quella in foto, appena ho un secondo la apro e faccio due foto dell'interno..la cella e in acciaio credo sia inox , non attacca la calamita e in piu nonostante sia pieno di acqua e soda caustica non presenta segni di corrosione, la cella e composta da due tubi uno dentro l'altro, praticamente un tubo diametro 10 cm tappato su fondo e con una flangia sulla parte superiore con 4 foriò il secondo tubo ha un diametro di circa 60 mm piu corto di un paio di cm tappato e flangiato sulla parte superiore su cui è anche pèresente il tappo per il rabbocco( anchesso in acciaio), i due tubi sono infilati uno dentro l'altro e le due flange sono separate da una striscia di gomma che fa da guarnizione e evita che i due poli della cella ( positivo tubo interno e negativo tubo esterno) vadano in corto.
la tensione di alimentazione e di circa 3 volt 60/80 amper, tensioni superiori non servono a nulla e generano solo calore ( 3 volt a cella , se mettete 2 celle 6 volt).
i due contenitori che vedete sulla parte frontale sono a dx la roccolta della condensa acida, il contenitore e vuoto, il gas passando al suo interno lascia i residui di acqua, dopodiche il gas finisce all'interno del contenitore di sx atraverso un tubo che arriva sul fondo del contenitore dove vi è una soluzione disossidante di borace e metanolo, che neutralizza totalmente la soda caustica, il gas gorgoglia nella soluzione disossidante e viene successivamente prelevato dalla parte alta del contenitore per poi fnire nel cilindretto di ottone sulla sinistra prima del tubo dove si trova il filtro antiritorno.
tutti i tubi della saldatrice sono i silicone e non vanno in nessun casso fissati con fascette, in modo che se il gas dovesse esplodere all'interno dei tubi, la cosa peggiore che possa succedere e che si aprano , ma senza creare schegge pericolose.
il blocco grigio su cui sono avvitati i contenitori della condensa e del diossidante sono in plastica morbida.
la cosa importante e produrre il gas che serve e non quantita superiori, non costruite celle da 10 litri con contenitori di accumulo ecc.. io di botti ne ho gia fatti parecchi, sempre per distrazione, ma tutte le volte l'unica cosa che capita e che il gas contenuto nel tubo tra il manipolo e il filtro eploda ( sembra un colpo di fucile) e il tubo si sfili.
il filtro antiritorno acquistatelo da un'azienda che vende ricambi per saldatrici a ossidrogeno costano pochi euro....
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Re: saldatura idrogeno ossigeno Ho

Messaggio da paolino71 » giovedì 17 gennaio 2013, 11:31

http://www.youtube.com/watch?v=uVIzv-MLj70
Aggiungo questo video. Incuriosito dall'argomento mi son permesso di postarlo.
L'argomento è interessante e desideravo sapere se la saldatrice in questione a idrogeno /ossigeno alla fine faccia la stessa funzione della classica ossiacetilenica o sia migliore .
Grazie in anticipo .
Paolo

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Re: saldatura idrogeno ossigeno Ho

Messaggio da alessandro212 » giovedì 17 gennaio 2013, 14:12

come temperature della fiamma penso sianosimili, i vantaggi sono il non avere bombole e quind accumuli di gas e costi di ricarica, la accendi aspetti 50 secondi e puoi accendere il cannellino, materiale di consumo economico un litro di soluzione caustica e mezzo litro di disossidante sufficenti ad andare avanti per un annetto costano poche decine di euro.
la si puo utilizzare anche per lucidare il plexxiglass.
se siete pigri nella costruzione vi vendo la mia :D

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Re: saldatura idrogeno ossigeno Ho

Messaggio da The Red Baron » giovedì 17 gennaio 2013, 19:37

paolino71 ha scritto:http://www.youtube.com/watch?v=uVIzv-MLj70
Aggiungo questo video. Incuriosito dall'argomento mi son permesso di postarlo.
L'argomento è interessante e desideravo sapere se la saldatrice in questione a idrogeno /ossigeno alla fine faccia la stessa funzione della classica ossiacetilenica o sia migliore .
Grazie in anticipo .
Paolo
é famoso quel video,
il fatto che il pirometro ottico indichi solo 135°C come temperatura della fiamma è fuorviante causa la bassa emissione infrarossa per assenza di atomi di carbonio, in realtà  la fiamma stà  sui 2500°C

la fiamma si vede a causa di impurità  dovuti all'elettrolita, sicuramente il giallo è dato dal Sodio presente sull'elettrolita,
una fiamma Ossigeno-Idrogeno purissima risulta invisibile!

Infatti ciò che rende visibile le fiamme è l'emissione spettrale del Carbonio, più in un idrocarburo è predominante il carbonio rispetto all'idrogeno più la fiamma è luminosa.

Ho letto in un libro Hoepli sulla saldatura, che la migliore in assoluto per qualità  di saldatura è la combinazione Ossigeno Acetilene e raggiunge una temperatura superiore all'Idrogeno oltre 3000°C contro 2500°C

saluti

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Re: saldatura idrogeno ossigeno Ho

Messaggio da paolino71 » giovedì 17 gennaio 2013, 20:15

Quindi permettetemi se sono grossolano ,rimane migliore l'ossiacetilenica, a parte la convenienza (non poca) del minor costo causa assenza ricarica bombole.... Grazie per la precisazione sulla temperatura della fiamma...."me pareva strano!" :D

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Re: saldatura idrogeno ossigeno Ho

Messaggio da cima96 » giovedì 17 gennaio 2013, 21:20

A favore l'idrogeno ha che permette di lavorare sott'acqua, mentre con l'acentilene non penso sia possibile, ma non penso che ce ne freghi molto. Per saldare il massimo è l'acetilene, arriva a circa 3200°C contro i 2500°C dell'idrogeno, per tagliare invece si usa anche il propano per via dei costi più bassi (arriva sui 1800°C, per saldare l'acciaio non è molto felice).
Il mio "parco macchine": Tornio Vernier TV280 (sotto i ferri fino a data da destinarsi), Fresatrice Aciera F1, Trapano da banco Felisatti, Affilabulini Deckel S0, Pantografo 3D Parpas PT 11

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Re: saldatura idrogeno ossigeno Ho

Messaggio da help » sabato 19 gennaio 2013, 15:00

Anche io avevo sperimentato la cosa e mi ero un po' informato a riguardo. Provo a trasmettere la mia esperienza e quel poco che ho capito. Da prendere comunque con le pinze! :wink:

Per prevenire i ritorni di fiamma viene usata una valvola (flashback arrestor), nel seguente video, come in molti altri, si vede come funziona:

http://www.youtube.com/watch?v=uVFD2b1Fe4Y

Il mio apparato era improvvisato e molto rudimentale, esiste ancora ma è terrificante da vedere :mrgreen: avevo evitato disastrose esplosioni limitandomi a produrre modestissime quantità  di gas all'interno di contenitori quasi completamente pieni di acqua e soluzione elettrolitica, in modo da ridurre al minimo il volume di accumulo. Le esplosioni avvenivano, ma il volume di gas interessato era talmente ridotto che tutto rimaneva integro.

Per liberare il gas dalle impurità  e dal vapore acqueo, usavo un "gorgogliatore", ossia una bottiglia di plastica piena di acqua, in cui il gas entrava da una pompa collocata sul fondo, saliva sotto forma di bolle attraversando l'acqua, e fuoriusciva da una pompetta collocata in alto che portava al cannello, quest ultimo un semplice ago di siringa. All'interno avevo messo anche un pezzo di rete di plastica a maglie strette, in modo tale da spezzare le bolle ed evitare che fuoriuscendo dall'acqua creassero schizzi all'interno della pompa. Avevo improvvisato in oltre un "deumidificatore", inserendo all'interno della pompa una sorta di sandwich formato da due pezzi di stoffa con al centro alcune sferette marroni che dovrebbero avere un effetto analogo al gel di silice.

Gli elettrodi erano di acciaio inox di recupero, ignoto, ma ho letto che viene usato l'AISI 316 in quanto meno soggetto al fenomeno dell'erosione. Temo che il rame avrà  vita breve. E' anche possibile invertire periodicamente la polarità , in modo che gli elettrodi si consumino tutti in uguale misura. L'ambiente basico dovuto alla soda caustica riduce comunque il fenomeno.

La cella elettrolitica può essere adattata a qualunque tensione erogata dall'alimentatore, purché sia continua (o pulsata), in alternata non funziona.
Come già  rilevato, per una buona efficienza, la tensione tra l'elettrodo positivo e quello negativo sul quale si affaccia, deve rimanere entro certi limiti (3V circa se non ricordo male), tuttavia se si dispone di un trasformatore che eroga una tensione maggiore, è possibile interporre tra il positivo e il negativo altri elettrodi, che definirei "passivi", in quanto rimangono immersi nella soluzione e non è necessario collegarli al generatore.
Con un trasformatore che eroga 8V, se come elettrodi usi delle piastre, potresti collegarne una al positivo, un'altra al negativo e una terza al centro, immersa nella soluzione senza alcun collegamento. In tal modo la tensione si partirebbe e tra le piastre risulterebbero 4V. La tensione tra una piastra e l'altra deve comunque oltrepassare un certo valore (se non ricordo male 2V circa), contrariamente non avverrebbe la produzione di gas.

Ciao! :)

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Re: saldatura idrogeno ossigeno Ho

Messaggio da help » mercoledì 6 febbraio 2013, 9:58

Qualcuno di voi, sa per caso se esiste una soluzione alternativa all'uso di metanolo e acido borico?
Non riesco a trovare il metanolo a prezzi ragionevoli e per giunta, da quel che ho letto, non mi sembra tra i prodotti che maneggerei volentieri. Sarebbe possibile utilizzare l'acido borico diluito con qualcos'altro di più comune e meno nocivo, non so: acetone, alcool etilico...?

Ciao! :)

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Re: saldatura idrogeno ossigeno Ho

Messaggio da alessandro212 » mercoledì 6 febbraio 2013, 10:07

io lo compravo come ricambio per la saldatrice è gia pronto all'uso,
non ricordo con cosa è miscelato, e il flacone mi pare costasse 10/15 euro

http://it.zhermack.com
cerca il rivenditore nella tua zona
ciaoo

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Re: saldatura idrogeno ossigeno Ho

Messaggio da help » giovedì 7 febbraio 2013, 1:25

Grazie Alessandro! Ho letto la scheda tecnica del prodotto ed è composto al 98% da metanolo, il restante 2% immagino sia acido borico. Proverò online o in qualche negozio che vende attrezzature per laboratori orafi..., sperando lo vendano anche in flaconi da pochi ml, giusto per qualche piccola saldatura di tanto in tanto.

Ciao! :)

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