Grazie a tutti dei chiarimenti, siete gentilissimi.
Andiamo con ordine:
la resina che usano e' molto lenta e non scalda cosi' tanto.
Non è solo la resina che scalda, ho intenzione di riscaldare l'autoclave per polimerizzare meglio la resina. A che temperatura dovrò scoprirlo, dovrebbe essere tra i 120 e i 180 gradi.
il sacco per il vuoto dovresti trovarlo presso lo stesso fornitore del carbonio...
Purtroppo ho acquistato il carbonio in un negozio di nautica, e per tale uso non è previsto l'uso del sottovuoto e non hanno nulla. Proverò a fare qualche ricerca.
Come hai fatto l'autoclave? Io pensavo di farlo con un motore di un frigorifero, ma non ne sono sicuro...
Il motore di frigorifero funziona benissimo, riesce a fare un vuoto di circa -70 cm hg (il vuoto assoluto è pari a -76 cm hg). Se vuoi dritte sulla costruzione dell'autoclave sono disponibile, chiedi pure.
ciao . il carbonio non si scalda ma è la resina che deve catalizzare. e per avere una ottima resistenza devi sguire la scheda teccnica del produttore della resina. quindi prima devi sapere a quanti gradi , poi per la massima resistenza ci sara una post cottura e poi avrai un manufatto ottimo e sicuramente resistente. E adesso devi trovare un ingegnere che ti fa i calcoli dellla laminnazione. ( quanti strati devi mettere e come li devi mettere e quali). oppure fai un po tu con qualche prova . il sottovuoto se fatto bene è ottimo con qualunque pezzo tu devi fare. Poi ricordati che le grinze o pieghe non dipendono dal sacco per ol vuoto ma da come sono appogiati i tessuti. ( io con una pompa per il vuoto e un sacco di naylon normale non molto grosso vado anche a 60 /70 gradi e ho un ottimo prodotto)
se ti serve altre spiegazioni sono ben lieto di dartele. se vuoi un contatto tel. scrivimi in pv.
Più o meno dovrebbe essere come vorrei fare io. Dovrò fare delle prove, vorrei arrivare a fare tutto da me.
Da un meccanico mio amico ho potuto osservare due pezzetti di lastra di carbonio apparentemente uguali, ma uno se pizzicato sembrava plastica, l'altro suonoava come acciaio. Va da se che la resistenza dei due tipi era notevolmente differente. Il meccanico mi ha detto che il primo era stato lavorato in manieta tradizionale, il secondo sottovuoto e in forno.
Ho provato a fare un pezzerro di carbonio sia in maniera normale che sottovuoto, il secondo è molto più compatto e ha richiesto meno resina (cosa che dovrebbe incrementare la resistenza) ma non è ancora come quello che ho visto. Purtroppo quel meccanico non ricorda da chi ha avuto tali pezzetti e conosce il procedimento solo approssimativamente.
Grazie a tutti e ciao!