volevo sapere se costruisco un "forno" casalingo per il controllo della temperatura e faccio una pompa per il sottovuoto con il motore del frigo riesco ad ottenere una struttura sufficentemente resistente?
Dipende cose intendi per resistente. Il carbonio che ho utilizzato per i cerchioni, lavorato con il giusto metodo, ha un carico di rottura superiore a 600 N/mmq, pari a quello di un buon acciaio (pesa però solo 1/6).
Con tessuto tradizionale e impregnazione a mano si ottiene un prodotto con caratteristiche inferiori (dipende molto dalla lavorazione) e un pochino più fragile.
Dipende da quanto è "spinta" la tua applicazione...
leggendo la discussione ho capito che non cè meglio che provare e riprovare ma prima di investire denaro inutilmente vorrei sapere se è possibile produrre in casa con costi relativamente contenuti (eccetto i materiali naturalmente) pezzi in carbonio utilizzabili.
Per provare e riprovare ovviamente butterai del denaro... forse non inutilmente però. I materiali sono sicuramente costosi, per quanto riguarda le attrezzature dipende da come affronti il lavoro. Se ti ingegni e ti costruisci il necessario te la cavi con poco, se le devi acquiatare son dolori.
una cosa che non ho ben chiara è come si calcola la quantità di resina intesa come resina+catalizzatore da utilizzare in funzione del tessuto, se cè qualcuno che può spiegarmi il modo, nel frattempo mi compro una bilancia digitale.
Il rapporto resina-catalizzatore, indicato sulle istruzioni d'uso della resina stessa (ovviamente ogni resina ha il suo preciso modo di utilizzo), va rispettato scrupolosamente, pena la non perfetta catalisi della resina. Vanno bene delle siringhe graduate, o meglio ancora una bilancia precisa. Porre attenzioen che il rapporto in peso solitamente è diverso dal rapporto in volume. Anche questo è indicato sulle istruzioni della resina.
Per il rapporto resina-tessuto la faccenda è apparentemente più semplice. La regola è quella di mettere meno resina possibile, compatibilmente con una prefetta impregnazione e l'assenza di bolle d'aria.
Quello che da resistenza meccanica è il tessuto. Se si eccede con la resina si ottiene un pezzo pesante e fragile.
Ovviamente è molto difficoltoso lavorare con poca resina, si rischia di creare zono poco impregnate e bolle d'aria. I metodi sottovuoto, in autoclave, i prepreg, sono tutti mirati per ridurre al monimo il rapporto resina-tessuto, mantenendo una perfetta impregnazione.
Come indicazione con impregnazione a mano puoi considerare un buon lavoro se riesci a stare con al resina sotto il 50 % del peso del pezzo. Per far ciò almeno il sottovuoto è d'obbligo, meglio se abbinato alla'autoclave.
Con impregnazione in aria libera avrai anche il 55-60 % del peso in resina e il pezzo sarà fragile.
I prepreg migliori riescono a limitare il peso della resina anche al di sotto del 40 % del peso del pezzo.
Ciao e buon lavoro!
Non accontentarti mai, scegli gli strumenti giusti, usali bene, non accettare compromessi, pretendi il successo. Poi ricomincia da capo.