protezioni e possiblità di lavorare

Regole da conoscere e rispettare per la propria e l'altrui sicurezza.
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vittoria2
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Re: protezioni e possiblità di lavorare

Messaggio da vittoria2 » giovedì 28 ottobre 2010, 22:55

anche da noi sono passati i controlli da circa un anno.dopo le varie messe a punto delle protezzioni vi posso dire che 80% delle operazioni si possono fare in sicurezza (macchine utensili manuali)

ultracnc
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Re: protezioni e possiblità di lavorare

Messaggio da ultracnc » domenica 14 novembre 2010, 12:39

maury67 ha scritto:Beh,io penso che se il sistema di protezioni fosse valido saremmo noi che usiamo le macchine i primi a volerlo.Il fatto e'
che queste protezioni spesso sono oltre che inefficaci un intralcio e quindi diventano anche pericolose.
mah... secondo me le protezioni vanno usate il fatto che la gente che usa i macchinari,
ha quasi la certezza che è "una specie di fatica in più"
e bisogna distinguere al volo i macchinari che ti possono anche ammazzare/rovinare
di solito qualsiasi macchinario che funziona a 380 puo diventare pericoloso

quindi quando vedo torni da 5-10 quintali con nessuna protezione sopra il mandrino
chi si avvicina al tornio con i guanti ecc... e tutte cose cosi, non so che dire, :(

il tempo impiegato "in piu" a fare il lavoro in totale sicurezza viene sempre ripagato
primo, perche ci si prende l'abitudine e si fa sempre con le protezioni,
secondo, quando va male qualcosa sono euro che volano e macchinari ore e ore perse a riallinearli (e in piu il nervoso aumenta perche capisci che dovevi fare le cose in sicurezza)
terzo, la salute che ha valore elevatissimo

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Re: protezioni e possiblità di lavorare

Messaggio da artigliere » domenica 14 novembre 2010, 13:42

Chi fa le regole sulla sicurezza sul lavoro, sicuramente sono persone che non capiscono un ca@@o e non hanno mai lavorato un giorno in tutta la loro effimera vita, fatta solo di performance burocratiche.
Tutti noi sappiamo benissimo quanto può essere pericoloso lavorare in una officina meccanica, e siamo tutti consapevoli, che comunque ci sono operazioni, che seppur pericolose, vanno eseguite in certi modi.
Se applicassimo alla lettera tutte le norme, nella stragrande maggioranza dei casi, non sarebbe possibile lavorare, per cui io non conosco officina meccanica con tutte le cose a posto come preteso.
Ma, porca miseria, vi ricordate quando i comuni sprecavano i nostri soldi mandando in giro messi a controllare gli strumenti di misura?
Che il calibro che usavo, doveva essere "bollato", come se io che faccio stampi, vendessi gli stessi un "tot" al millimetro o al centesimo?
O quando mi sono usciti a controllare le bilance, e il bilico interrato, la lancetta, non aveva l'osclillazione che loro volevano e doveva essere tarata? Notare che la bilancia a bilico, serve esclusivamente per dare un peso ai corrieri! Non siamo fruttivendoli o macellai che vendono la loro merce a peso!
Non vi dico cosa ho detto al messo comunale, al quale ho dato 20 secondi per portare le sue chiappe fuori, altrimenti le avrei usate come pallone, se n'è andato minacciando ritorni e ritorsioni, sono passati 12 anni...sto ancora aspettandolo!
Come diceva il buon bisteccone: MABAFFA.......fammi tu uno zero,un centraggio a porte chiuse a 1 mt di distanza,idiota!
HO COMINCIATO "SCOPANDO" L'OFFICINA,MA NON HO ANCORA FINITO,MA QUANTO E' GRANDE?
E’ STRANO QUANTE COSE BISOGNA SAPERE,PRIMA DI CAPIRE QUANTO POCO SI SA

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Re: protezioni e possiblità di lavorare

Messaggio da ultracnc » domenica 14 novembre 2010, 15:25

beh... non confondiamo chi ha fatto le regole con chi viene a vedere se le suddette regole vengono applicate,

sta al buon senso a capire che ci sono eccezioni, se il macellaio ha la bilancia stararata
(guarda caso al 99% delle volte a "suo favore") se un benzinaio mi mette 64 litri di carburante
e gli faccio notare che in tutto il serbatoio serbatoio contiene max 60 litri chiedo spiegazioni e vengo trattato in malo modo (successo veramente)
in questo caso dal punto di vista dell'utente i controlli servono e come
per le bilance che hanno un uso verso il pubblico devono essere certificate/timbrate, (per legge)
per un uso interno quasi sicuramente no comunque dovrebbero pesare giusto lo stesso se no uno che se ne fa di una bilancia che pesa un Kg e in realta sono 800 grammi :lol:
comunque per ritornare sul discorso piu serio antiinfortunistico la faccenda e pesante e lunga
e nessuno ci puo obbligare ad adoperare i dispositivi di sicurezza
es: se mi faccio un giro in citta e trovo le prime 10 persone che stanno lavorando sui tetti inclinati, quanti ne trovo con l'imbragatura e una corda di sicurezza addosso?
una? due?
ovviamente se dicono che l'imbragatura un po impaccia e non la mettono però.....

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Re: protezioni e possiblità di lavorare

Messaggio da artigliere » domenica 14 novembre 2010, 15:59

Beh,fino qui quoto di sicuro, ci macherebbe.
ma che mi si venga in casa,come è successo, a "Timbrare" il calibro che uso in officina, lo trovo di un ridicolo senza pari.
Certo la bilancia deve pesare giusto, anche se non serve per la vendita al dettaglio, chiaramente uno cosa se ne fa?
Ma che mi venga fatto osservare, come è successo, che la bilancia funziona e pesa giusto, ma che l'ago in ritorno non ha l'oscillazione corretta...permettimi mi fa un poco ridere!
Come mi fa ridere il decagologo della 626 che devo esporre obbligatoriamente, con punti tipo:
- non effettuare lavori su frondone di cava se non assicurati ad un cintura (officina meccanica....)
- non esporsi a repentini cambiamenti di temperatura se sudati
e ca@@ate di questa portata.
Che gli strumenti di misura di chi vende al pubblico, tipo la pompa di benzina o la bilancia del salumiere,siano funzionanti e bene, è giusto e corretto, se il mio bilico pesa 435,6 Kg anzichè 435,8, e mi serve solo per un peso da dare al corriere, che vanno a "blocchi" da 50 Kg, e non per vendita, sono affari miei!
Vediamo un attimo anche chi viene a effettuare i controlli:
Lo sapete che per legge devono essere provvisti dei dispositivi anti infortunistici per poter accedere alle officine?
Non mi pare che nessuno entri portando scarpe anti infortunio.
Da me hanno provato a venire ingegneri di multinazionali miei clienti, lo sapere che vengono con la borsa e chiedono di cambiarsi prima di entrare?
I signori "controllori" lo fanno?
In ogni caso, il nocciolo della questione, non sono quelli preposti al controllo, che spesso sono comunque privi di buon senso, proprio perchè non conoscono il lavoro nello specifico, ma chi le leggi le fa, normalmente politici che non sanno neppure di cosa parlano.
E il nocciolo è sempre che se applicassimo alla lettera tutto quello che bisognerebbe fare, secondo loro, in un'officina, chiuderemmo seduta stante.
Non voglio arrivare a dire che bisogna fare come nel filmato dell'altro post, con i cinesi sotto la pressa trasfert, ma applicare un bricciolo di buon senso.
Mi guarderò bene da tenere pezzo di acciaio,magari non sbavato, a mano, mentre faccio un foro da 40 mm, posso tenerlo in mano sotto il trapanino se faccio un foro da 2 mm, le paratie della fresa, sicuramente le chiudo quando faccio una sgrossatura con la "padella" a 25 taglienti, con passate da 5 mm, o sul tornio in sgrossatura a forte avanzamento, ma difficilmente le chiudo facendo uno zero, però se tengo la sicurezza del centro non bypassata, non lo posso fare....
Ci sono dei lavori in cui le sicurezze sono sacrosante e vanno usate, la maggior parte delle volte sono utili, non fosse per fermare il trucciolo galeotto, che regolarmente ti si infila nel colletto o ti si appoggia sulla palpebra (se va bene!), altre volte sono solo una scocciatura inutile.
La vera sicurezza è la coscienza dell'operatore, inutile e idiota salire su un tetto senza essere assicurati, e cosi via.
Anche se devo e posso osservare, che se non stringo bene un pezzo sul tornio, e sto facendo una bella tornitura di un bel tassello di acciaio diamentro 300, spesso anche solo un centinaio, a 450 giri e quello "parte", la mia protezione in policarbonato sul tornio...serve manco per per fare ombra!
HO COMINCIATO "SCOPANDO" L'OFFICINA,MA NON HO ANCORA FINITO,MA QUANTO E' GRANDE?
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Re: protezioni e possiblità di lavorare

Messaggio da gio_46 » domenica 28 novembre 2010, 18:34

Come non essere d'accordo? Tanto per dirne una di come sia importante il cervello e anche a volte i procedimenti (sbagliati) di fare le cose, racconto l'esperienza (brutta) di un mio amico dell'officina accanto: era al tornio CNC e stava tornendo i morsetti teneri per riprendere dei pezzi abbastanza pesanti. Finito di tornire i morsetti iniziò la lavorazione, anzi diciamo meglio: voleva iniziare la lavorazione; difatti il pezzo, che sarà  stato un D. 250 x 100, al primo sforzo gli parti dal mandrino e, visto che lavorava a porte aperte, lo chiappò preciso sul viso... Risultato: 6 mesi all'ospedale fra la vita e la morte, poi plastica facciale
etc. etc.... Adesso ha deciso di cambiare lavoro.

Tutti adesso penserete: e certo, poteva almeno durante la lavorazione chiudere le porte. Si questo è verissimo; però a distanza di tempo, rincontrandolo, ci spiegò il motivo per cui il pezzo gli era scappato. Lui aveva sempre avuto il vizio di tornire i morsetti teneri in un modo che definire temerario sarebbe un eufemismo; difatti mandava a chiudere i morsetti a fine corsa e poi li torniva ad un diametro leggermente inferiore a quello del pezzo da stringere. Chiaramente se poi trovi un pezzo più piccolo oppure, magari, inavvertitamente vai troppo vicino alla misura del pezzo, poi è normale che il pezzo scappi.

In 20 anni di lavoro gli era andata sempre bene, ma quella volta no.
Ecco perché prima ho detto che non bisogna sbagliare procedimento e mai transigere a quelle che sono le regole fondamentali delle lavorazioni meccaniche, facendo le cose alla "corlona"... Magari in quel modo lui risparmiava anche tempo... ma alla fine a quale pro?

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