Messaggio
da Bit79 » domenica 21 marzo 2010, 14:46
Supponendo che tu voglia la macchina secondo le normative vigenti, ti serviranno diversi accorgimenti per renderla allo stesso tempo sicura e utilizzabile.
L'arresto di emergenza è la cosa più ovvia, ma deve essere realizzato in un certo modo. Esso deve agire in maniera elettromeccanica, senza l'interposizione di dispositivi elettronici. Non è quindi sufficiente fermare i drive e/o il cn, ma è necessario sezionare elettromeccanicamente tutti gli attuatori, quindi i motori assi e mandrino. E' consentito effettuare il sezionamento con un certo ritardo rispetto alla richiesta di arresto di emergenza, se questo ritardo viene utilizzato per frenare elettronicamente i motori (in modo da avere un arresto più rapido).
La macchina deve inoltre essere provvista di adeguate protezioni, che impediscano all'operatore di accedere alla zona di lavorazione mentre questa è in atto e che proteggano da proiezioni di trucioli, schegge, e frammenti vari.
Le protezioni devono essere interbloccate con la macchina. Quando queste sono aperte la macchina non deve poter compiere movimenti pericolosi. Se inoltre l'apertura delle protezioni, pur richiedendo l'arresto della macchina, non consente sufficiente sicurezza per la presenza di parti in movimento per inerzia le protezioni stesse devonoe essere bloccate da idoneo dispositivo, e la loro apertura deve essere permessa solo al raggiungimento delle necessarie condizioni di sicurezza (macchina ferma o comunque sotto il limite di sicurezza).
Se la macchina non deve essere mossa a protezioni aperte non vi sono particolari problemi, ma solitamente questa è una soluzione inaccettabile per una macchina utensile, che sarebbe difficilmente utilizzabile.
E' possibile effettuare movimenti a macchina aperta a condizione che la velocità di essi non sia superiore ad un certo limite (industrialmente mi pare sia di 5 m/min), che tali movimenti siano effettuati ad azione mantenuta o comunque sia immediatamente accessibile un comando di arresto di emergenza. Se gli attuatori, per costruzione e caratteristiche, sono in grado di superare la velocità di sicurezza, devono essere previsti appositi sistemi di monitoraggio delle velocità , in modo da provocare l'arresto di emergenza in caso di superamento delle velocità a protezioni aperte.
Ricordo che tutti i componenti di circuiti di sicurezza devono essere certificati per questo scopo, e utilizzati secondo le istruzioni del costruttore. Per componenti di sicurezza si intendono le centraline per la gestione dell'arresto di emergenza, per la gestione delle protezioni, per il controllo delle velocità degli attuatori che devono funzionare a protezioni aperte, i finecorsa di blocco delle protezioni stesse, ecc...
E' consentito l'utilizzo di alcuni componenti "tradizionali" a patto che siano utilizzati in modo sicuro. I finecorsa (non di blocco) possono essere di tipo tradizionale, ma devono essere utilizzati solo contatti NC ad apertura positiva (c'è un simbolino con una freccia racchiusa in un cerchio). I contattori e i relè devono essere controllati dalla centralina di sicurezza, e a seconda della categoria di rischio della macchina devono essere istallati in maniera ridondante (2 componenti in serie).
Questo è quanto si dovrebbe fare secondo norma. E' abbastanza ovvio che in campo hobbistico questi accorgimenti possono costare molto di più della macchina stessa, e che adottarli in ambito domestico è quantomeno impensabile. Li ho riportati qui per informazione.
Non accontentarti mai, scegli gli strumenti giusti, usali bene, non accettare compromessi, pretendi il successo. Poi ricomincia da capo.