Tornio Denham Junior MKII
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Re: Tornio Denham Junior MKII
Se ti fermi, sei una cosa inutile.
http://www.syntcncsrl.com
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- ziotibia
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Re: Tornio Denham Junior MKII
Grazie ragazzi per l'incoraggiamento e grazie ancora per l'offerta del raschietto ma momentaneamente è meglio lasciar perdere: vorrei terminare sto tornio !!!!
Finalmente "dopo lunga e penosa malattia" ho terminato il carro brunendo gli ultimi particolari ed assemblando i vari pezzi a partire dalla slitta inferiore che ho completato con il montaggio dei feltrini di pulizia delle guide, della vite per l'avanzamento della slitta trasversale con relativo manettino e nonio e degli ingrassatori che originariamente erano inseriti a pressione ma che erano quasi tutti "despirioeà" (il piriolo è un pezzetto di legno che, inserito a pressione nella botte, serve per tappare un piccolo foro da cui spillare il vino). Aggiungendo poi la slitta trasversale con i lardoni regolati, la piattaforma girevole e la slitta portautensili con i lardoni registrati ho completato il carro con il grembiale che avevo terminato di sistemare:
- ricostruendo in bronzo e regolando il piccolo lardone dal profilo trapezio che guida la chiocciola nell'inserimento sulla madrevite
- sul lato destro del grembiule erano presenti i resti di una targhetta di cui non conoscevo il contenuto ma che doveva indicare l'inserimento o meno della barra scanalata. Rifarla in ottone con le scritte punzonate, come doveva essere in origine, non era pensabile per cui, dopo varie ricerche tendenti ad appurare quanto vi era scritto, ho utilizzato delle etichette adesive color oro che diventano nere dove incide il laser.
Sperando che "sto carro nol gabbia altre "madone" posto alcune sue foto
Finalmente "dopo lunga e penosa malattia" ho terminato il carro brunendo gli ultimi particolari ed assemblando i vari pezzi a partire dalla slitta inferiore che ho completato con il montaggio dei feltrini di pulizia delle guide, della vite per l'avanzamento della slitta trasversale con relativo manettino e nonio e degli ingrassatori che originariamente erano inseriti a pressione ma che erano quasi tutti "despirioeà" (il piriolo è un pezzetto di legno che, inserito a pressione nella botte, serve per tappare un piccolo foro da cui spillare il vino). Aggiungendo poi la slitta trasversale con i lardoni regolati, la piattaforma girevole e la slitta portautensili con i lardoni registrati ho completato il carro con il grembiale che avevo terminato di sistemare:
- ricostruendo in bronzo e regolando il piccolo lardone dal profilo trapezio che guida la chiocciola nell'inserimento sulla madrevite
- sul lato destro del grembiule erano presenti i resti di una targhetta di cui non conoscevo il contenuto ma che doveva indicare l'inserimento o meno della barra scanalata. Rifarla in ottone con le scritte punzonate, come doveva essere in origine, non era pensabile per cui, dopo varie ricerche tendenti ad appurare quanto vi era scritto, ho utilizzato delle etichette adesive color oro che diventano nere dove incide il laser.
Sperando che "sto carro nol gabbia altre "madone" posto alcune sue foto
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- royx
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Re: Tornio Denham Junior MKII
Veramente bello
Complimenti per la cura dei dettagli.
Complimenti per la cura dei dettagli.
- b.valk3
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Re: Tornio Denham Junior MKII
eccezzionale pazienza e bellissimo lavoro
- b.valk3
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Re: Tornio Denham Junior MKII
questi erano forse meglio http://www.ricambiagricolionline.it/oli ... sfera.html
- darix
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- ziotibia
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Re: Tornio Denham Junior MKII
Salve ragazzi grazie ancora per gli incoraggiamenti.
Darix come procede la tua dipintura
Grazie B.Valk3 per il link ma non sono oliatori sono ingrassatori.
Non so a casa vostra ma a casa mia i cordoni della borsa li tiene ben stretti la tigre (mia moglie) che all'inizio del mese mi consegna il budget per le mie spese personali. Quel gruzzoletto costi quello che costi mi deve bastare ed io risparmiando sui caffè, sulla benzina, ecc . piano piano sono riuscito a racimolare la cifra necessaria per acquistare una piccola fresa (quella che uso attualmente è di un mio amico). Grazie anche alle notizie ed alle esperienze del forum la scelta è caduta sulla cinesina della Weiss WMD25LV commercializzata da varie ditte con altre sigle (le inglesi Amadeal e Toolco con le sigle AMA25LV e VM30V rispettivamente, l'austriaca Bernardo con la sigla KF25L, l'olandese HBM con la sigla BF25, ecc.). Contattate per accertare disponibilità, prezzi e spese di spedizione la scelta è caduta sull'olandese HBM che nel giro di 5 giorni mi ha cosegnato la "bimba" (servizio e cortesia impeccabile anche se comunicano in inglese con difficoltà). Ho dovuto pertanto testare le capacità del traduttore di Google (un po' di inglese lo mastico ma di olandese, mezzo Krukko, mai mangiato !!!!). Per sincerarmi dell'avvenuta corretta traduzione ritraducevo in italiano quanto avevo scritto e se il senso c'era bene, altrimenti aggiustavo la frase fino a quando la traduzione mi sembrava corretta. Comunque mi è arrivato quanto ero convinto di aver ordinato: la fresa con la tavola lunga, la morsa e le staffe di bloccaggio. Per risparmiare avevo anche cercato il modo di importarla direttamente dai paesi orientali ed il risparmio era notevole (spedizione gratuita e prezzo 50-60% inferiore rispetto a quello delle ditte inglesi o di quello della HBM più sdoganamento 26-27%) IL problema però non era tanto l'affidabilità del venditore quanto la nostra dogana. Pretendeva tutte le certificazioni in originale CE e vattelapesca (non sapevano neanche loro quali) volevano che mi rivolgessi ad una ditta tipo DHL ecc. (comunque chi la dura la vince). Per testare la dogana ho voluto acquistare presso un sito di Hong Kong, CTC Tools, 4 pinze ER20 (13, 11 ,9 e 7) con il relativo portapinze più una fresa HSS a coda di rondine (spesa totale 45 euro circa) ma il pacchetto è arrivato dopo 20 giorni senza passare la dogana (riproverò).
Tutto questo perché Darix mi ha indirizzato all'argomento introdotto da ALK relativo alla costruzione di una torretta porta utensili a cambio rapido fai-da-te ed io emulando quelli che hanno già intrapreso quella strada sono intenzionato a costruire la suddetta torretta per il tornio che sto restaurando (ho già acquistato il pezzo di C40)
In questo momento sto portando avanti il lavoro su tre fronti: il basamento della fresa, i disegni della torretta ed il completamento del tornio.
Per quanto riguarda la fresa chiedo agli amministratori del forum se vale la pena di aprire un altro argomento, mentre per il tornio proseguo con il racconto del restauro.
In questo periodo ho sistemato la scatola degli ingranaggi "gerar box". Solite operazioni, smontggio di ogni singola vitarella per verificarne l'integrità, sverniciatura e successiva riverniciatura del pezzo, brunitura dei particolari, riassemblaggio e posizionamento sul tornio assieme agli altri componenti finiti. Nel fare tutto questo si sono presentati dei problemi nello smontaggio dell'albero secondario del cambio che, verificatane l'integrità, ho lasciato al suo posto. Questo perché probabilmente era già stato oggetto di un intervento con cui era stata sostituita una bronzina ricostruita senza la sede per una chiavetta che avrebbe consentito lo sfilamento del suddetto albero. Questo intervento trova riscontro nel racconto del vecchio proprietario che raccomandava di non inserire la barra filettata quando nel grembiule del carro era inserita la barra scanalata perchè detta operazione aveva provocato lo sgranamento di alcuni ingranaggi, peraltro ricostruiti perfettamente. L'incidente era probabilmente avvenuto perché nel grembiule del carro non era regolata correttamente un vite che impediva l'ingaggio simultaneo della vite e della barra. Per il resto nulla da segnalare se non la faticaccia per reperire le scritte dei vari comandi e targhette non presenti, che ho ridisengnato e fatte incidere con il laser.
Prossimamente vi coinvolgerò nella spiegazione riguardo la frizione che collega la scatola del cambio alla barra scanalata e ad una specie di reggispinta nella parte finale della vite. Ringraziandovi antcipatamente vi saluta Roberto
In allegato foto della scatola smontata, con gli ingranaggi al loro posto e rimontata sul tornio.
Darix come procede la tua dipintura
Grazie B.Valk3 per il link ma non sono oliatori sono ingrassatori.
Non so a casa vostra ma a casa mia i cordoni della borsa li tiene ben stretti la tigre (mia moglie) che all'inizio del mese mi consegna il budget per le mie spese personali. Quel gruzzoletto costi quello che costi mi deve bastare ed io risparmiando sui caffè, sulla benzina, ecc . piano piano sono riuscito a racimolare la cifra necessaria per acquistare una piccola fresa (quella che uso attualmente è di un mio amico). Grazie anche alle notizie ed alle esperienze del forum la scelta è caduta sulla cinesina della Weiss WMD25LV commercializzata da varie ditte con altre sigle (le inglesi Amadeal e Toolco con le sigle AMA25LV e VM30V rispettivamente, l'austriaca Bernardo con la sigla KF25L, l'olandese HBM con la sigla BF25, ecc.). Contattate per accertare disponibilità, prezzi e spese di spedizione la scelta è caduta sull'olandese HBM che nel giro di 5 giorni mi ha cosegnato la "bimba" (servizio e cortesia impeccabile anche se comunicano in inglese con difficoltà). Ho dovuto pertanto testare le capacità del traduttore di Google (un po' di inglese lo mastico ma di olandese, mezzo Krukko, mai mangiato !!!!). Per sincerarmi dell'avvenuta corretta traduzione ritraducevo in italiano quanto avevo scritto e se il senso c'era bene, altrimenti aggiustavo la frase fino a quando la traduzione mi sembrava corretta. Comunque mi è arrivato quanto ero convinto di aver ordinato: la fresa con la tavola lunga, la morsa e le staffe di bloccaggio. Per risparmiare avevo anche cercato il modo di importarla direttamente dai paesi orientali ed il risparmio era notevole (spedizione gratuita e prezzo 50-60% inferiore rispetto a quello delle ditte inglesi o di quello della HBM più sdoganamento 26-27%) IL problema però non era tanto l'affidabilità del venditore quanto la nostra dogana. Pretendeva tutte le certificazioni in originale CE e vattelapesca (non sapevano neanche loro quali) volevano che mi rivolgessi ad una ditta tipo DHL ecc. (comunque chi la dura la vince). Per testare la dogana ho voluto acquistare presso un sito di Hong Kong, CTC Tools, 4 pinze ER20 (13, 11 ,9 e 7) con il relativo portapinze più una fresa HSS a coda di rondine (spesa totale 45 euro circa) ma il pacchetto è arrivato dopo 20 giorni senza passare la dogana (riproverò).
Tutto questo perché Darix mi ha indirizzato all'argomento introdotto da ALK relativo alla costruzione di una torretta porta utensili a cambio rapido fai-da-te ed io emulando quelli che hanno già intrapreso quella strada sono intenzionato a costruire la suddetta torretta per il tornio che sto restaurando (ho già acquistato il pezzo di C40)
In questo momento sto portando avanti il lavoro su tre fronti: il basamento della fresa, i disegni della torretta ed il completamento del tornio.
Per quanto riguarda la fresa chiedo agli amministratori del forum se vale la pena di aprire un altro argomento, mentre per il tornio proseguo con il racconto del restauro.
In questo periodo ho sistemato la scatola degli ingranaggi "gerar box". Solite operazioni, smontggio di ogni singola vitarella per verificarne l'integrità, sverniciatura e successiva riverniciatura del pezzo, brunitura dei particolari, riassemblaggio e posizionamento sul tornio assieme agli altri componenti finiti. Nel fare tutto questo si sono presentati dei problemi nello smontaggio dell'albero secondario del cambio che, verificatane l'integrità, ho lasciato al suo posto. Questo perché probabilmente era già stato oggetto di un intervento con cui era stata sostituita una bronzina ricostruita senza la sede per una chiavetta che avrebbe consentito lo sfilamento del suddetto albero. Questo intervento trova riscontro nel racconto del vecchio proprietario che raccomandava di non inserire la barra filettata quando nel grembiule del carro era inserita la barra scanalata perchè detta operazione aveva provocato lo sgranamento di alcuni ingranaggi, peraltro ricostruiti perfettamente. L'incidente era probabilmente avvenuto perché nel grembiule del carro non era regolata correttamente un vite che impediva l'ingaggio simultaneo della vite e della barra. Per il resto nulla da segnalare se non la faticaccia per reperire le scritte dei vari comandi e targhette non presenti, che ho ridisengnato e fatte incidere con il laser.
Prossimamente vi coinvolgerò nella spiegazione riguardo la frizione che collega la scatola del cambio alla barra scanalata e ad una specie di reggispinta nella parte finale della vite. Ringraziandovi antcipatamente vi saluta Roberto
In allegato foto della scatola smontata, con gli ingranaggi al loro posto e rimontata sul tornio.
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- darix
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Re: Tornio Denham Junior MKII
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- ziotibia
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Re: Tornio Denham Junior MKII
Darix a che punto è il tuo PAV?
Io dopo aver completato il basamento della fresa sono in pausa di riflessione invernale per tre motivi:
- i gemellini sono malati un giorno si ed un altro anche e tocca ai nonni occuparsene
- sono in attesa che mi operino le cataratte (operazione programmata per la fine di maggio, alla faccia della velocità della sanità italiana dato che già adesso con l'occhio destro non distinguo una persona a 5 mt e che quello sinistro si sta piano piano avviando su quella strada)
- il tornio si trova in un capannone dove è più freddo dentro che fuori e fuori fa molto freddo: piena pianura padana dove pioggia, neve, nebbia fitta, "bruma" galaverna, ecc. la fanno da padrone.
In questi mesi comunque non sono stato completamente inattivo, ho infatti smontato completamente la testa del tornio e sono in attesa che aumenti un pò la temperatura per sverniciarla, riverniciarla e rimontarla (non mi sembra ci siano pecche di gran conto)..
Ho quindi cominciato a vedere cosa manca per il completamento del restauro e per la successiva messa a punto. Qui avrò bisogno dei vostri preziosi pareri/consigli.
Una prima perplessità riguarda la frizione presente fra la barra scanalata e la scatola del cambio. Suppongo serva ad impedire lo sgranamento degli ingranaggi del cambio in seguito ad una impuntatura dell'utensile. Quindi come si fa a registrarla? Per tentativi, ad occhio, con una chiave dinamometrica applicata alla fine della barra e tarata sulla metà del carico di rottura del dente più piccolo degli ingranaggi del cambio, o come... non mi vengono idee.
Un'altra perplessità riguarda il motore che non faceva parte della dotazione del tornio. Dalle targhette apposte sulla macchina e dal manuale si evince che le velocità normali ottenibili manovrando le due leve poste nella parte anteriore della testa sono 6 (600, 335, 185, 97, 54, 30 rpm), ma se il mandrino è avvitato ad una flangia e questa è avvitata all'albero mandrino, tali velocità possono essere aumentate fino ad un massimo di 1400 rpm. Il mese scorso ho portato l'automobile da un nuovo elettrauto e quale sorpresa nel vedere che in un angolo dell'officina c'era un tornietto tale e quale il mio, l'unica differenza riguarda la gamma delle velocità di rotazione che sono 12 (600-1200, 335-670, 185-370, 97-194, 54-108, 30-60 rpm) ottenute con un motore trifase a due volocità 1400-2770rpm. Mi intriga parecchio poter disporre di 1200rpm e per questo motivo sono indeciso sul tipo di motorizzazione:
- motore 220V 1400rpm 6 velocità da 30 a 600rpm (costo 100 euro)
- motore 220V 2800rpm 6 velocità da 60 a 1200rpm (costo 100 euro)
- motore 220V 1400-2800rpm 12 velocità da 30 a 1200rpm (costo 250 euro)
- motore trifase 2800rpm con inverter 6 gamma di velocità varaibili da 0 a 1400rpm (costo 300 euro)
Avete altre idee al fine non solo di minimizzare i costi? Aspetto notizie e ringrazio anticipatamente.
Per quanto attiene al mandrino quello esistente ha sia le griffe che la chiocciola distrutte ed ha un diametro di 178 mm eccessivo per questo tipo di tornio. L'altezza delle punte è infatti di soli 126 mm. Scartata l'idea di un restauro ho acquistato un nuovo mandrino del diametro di 130 mm ed ora mi si presenta un dilemma: utilizzare come flangia di supporto del nuovo mandrino la flangia da178mm di quello vecchio opportunamente modificata oppure utilizzarla come piattaforma ed utilizzare invece un'altra flangia da 140 che doveva essere di supporto per la brida sempre opportunamente modificata. Questo perché per utilizzare la piattaforma da 250 in dotazione dovrei ogni volta smontare l'allungo delle guide.
In allegato foto della frizione, esploso della stessa e foto delle flange della piattaforma e del mandrino.
Io dopo aver completato il basamento della fresa sono in pausa di riflessione invernale per tre motivi:
- i gemellini sono malati un giorno si ed un altro anche e tocca ai nonni occuparsene
- sono in attesa che mi operino le cataratte (operazione programmata per la fine di maggio, alla faccia della velocità della sanità italiana dato che già adesso con l'occhio destro non distinguo una persona a 5 mt e che quello sinistro si sta piano piano avviando su quella strada)
- il tornio si trova in un capannone dove è più freddo dentro che fuori e fuori fa molto freddo: piena pianura padana dove pioggia, neve, nebbia fitta, "bruma" galaverna, ecc. la fanno da padrone.
In questi mesi comunque non sono stato completamente inattivo, ho infatti smontato completamente la testa del tornio e sono in attesa che aumenti un pò la temperatura per sverniciarla, riverniciarla e rimontarla (non mi sembra ci siano pecche di gran conto)..
Ho quindi cominciato a vedere cosa manca per il completamento del restauro e per la successiva messa a punto. Qui avrò bisogno dei vostri preziosi pareri/consigli.
Una prima perplessità riguarda la frizione presente fra la barra scanalata e la scatola del cambio. Suppongo serva ad impedire lo sgranamento degli ingranaggi del cambio in seguito ad una impuntatura dell'utensile. Quindi come si fa a registrarla? Per tentativi, ad occhio, con una chiave dinamometrica applicata alla fine della barra e tarata sulla metà del carico di rottura del dente più piccolo degli ingranaggi del cambio, o come... non mi vengono idee.
Un'altra perplessità riguarda il motore che non faceva parte della dotazione del tornio. Dalle targhette apposte sulla macchina e dal manuale si evince che le velocità normali ottenibili manovrando le due leve poste nella parte anteriore della testa sono 6 (600, 335, 185, 97, 54, 30 rpm), ma se il mandrino è avvitato ad una flangia e questa è avvitata all'albero mandrino, tali velocità possono essere aumentate fino ad un massimo di 1400 rpm. Il mese scorso ho portato l'automobile da un nuovo elettrauto e quale sorpresa nel vedere che in un angolo dell'officina c'era un tornietto tale e quale il mio, l'unica differenza riguarda la gamma delle velocità di rotazione che sono 12 (600-1200, 335-670, 185-370, 97-194, 54-108, 30-60 rpm) ottenute con un motore trifase a due volocità 1400-2770rpm. Mi intriga parecchio poter disporre di 1200rpm e per questo motivo sono indeciso sul tipo di motorizzazione:
- motore 220V 1400rpm 6 velocità da 30 a 600rpm (costo 100 euro)
- motore 220V 2800rpm 6 velocità da 60 a 1200rpm (costo 100 euro)
- motore 220V 1400-2800rpm 12 velocità da 30 a 1200rpm (costo 250 euro)
- motore trifase 2800rpm con inverter 6 gamma di velocità varaibili da 0 a 1400rpm (costo 300 euro)
Avete altre idee al fine non solo di minimizzare i costi? Aspetto notizie e ringrazio anticipatamente.
Per quanto attiene al mandrino quello esistente ha sia le griffe che la chiocciola distrutte ed ha un diametro di 178 mm eccessivo per questo tipo di tornio. L'altezza delle punte è infatti di soli 126 mm. Scartata l'idea di un restauro ho acquistato un nuovo mandrino del diametro di 130 mm ed ora mi si presenta un dilemma: utilizzare come flangia di supporto del nuovo mandrino la flangia da178mm di quello vecchio opportunamente modificata oppure utilizzarla come piattaforma ed utilizzare invece un'altra flangia da 140 che doveva essere di supporto per la brida sempre opportunamente modificata. Questo perché per utilizzare la piattaforma da 250 in dotazione dovrei ogni volta smontare l'allungo delle guide.
In allegato foto della frizione, esploso della stessa e foto delle flange della piattaforma e del mandrino.
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- darix
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Re: Tornio Denham Junior MKII
L'ho venduto, non mitrovavobene a causa della scarsa velocità massima di 1085 giri.
Essendo a bronzine non me la sentivo di spingerlo a 2000...
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- cima96
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Re: Tornio Denham Junior MKII
Dunque chiaramente se lo vuoi tenere originale ci vuole un motore 4 poli, ma 600rpm per lavorarci sono veramente troppo pochi, chiaramente un motore 2 poli sarebbe meglio perchè ti porta fino a 1200rpm, solo che i rapporti sono un po' distanti, il massimo sarebbe appunto avere le 12 velocità. Quindi o motore a doppia polarità o inverter su motore 2 poli, a questo proposito bisogna analizzare le due soluzioni:
-il motore monofase a doppia polarità ok fa il suo lavoro ma è molto più rumoroso di uno trifase, di pro però ha che funziona già a 220v
-il motore trifase è molto più silenzioso e vibra molto meno che sarebbe l'ideale per una macchina utensile, solo bisogna vedere con quel tornietto datato quanto senso abbia questo discorso perchè se magari lo spingi oltre i 1000rpm già di suo potrebbe divenire non proprio silenzioso subito, quindi anche se hai il motore migliore non ci guadagni molto, come pro il motore trifase costa meno ma vuole anche un'inverter che i suoi 100-150€ su ebay li costa.
Io considerati tutti i parametri fare un giro dal rottamaio per vedere di trovare un motore 2poli trifase adatto che ti viene forse 20€, poi cercherei un inverter, magari di quelli con la facoltà "multivelocità", con uno di questi puoi preimpostare due o tre velocità del motore senza mettere il classico potenziometro per il jog che sinceramente su un tornio di quell'epoca non ce lo inquadro benissimo. In ogni caso possibilmente su una macchina utensile scarterei il motore monofase.
Per montare il mandrino nuovo usa pure quello che a suo tempo era una piattaforma asolata che, se ho ben capito, fu modificata per montare un autocentrante che tu hai rimosso, modifichi la tua flangia da 178 a 130 e buonanotte, tanto quello è un pezzo che oramai di originale non ha più niente, il plateau già cel'hai quindi tanto vale montare quella flangia e tornirla in sede per ricavare l'alloggiamento del nuovo autocentrante. Il platorello menabrida lo terrei così com'è, a parte il fatto di essere un accessorio originale può sempre tornare utile.
-il motore monofase a doppia polarità ok fa il suo lavoro ma è molto più rumoroso di uno trifase, di pro però ha che funziona già a 220v
-il motore trifase è molto più silenzioso e vibra molto meno che sarebbe l'ideale per una macchina utensile, solo bisogna vedere con quel tornietto datato quanto senso abbia questo discorso perchè se magari lo spingi oltre i 1000rpm già di suo potrebbe divenire non proprio silenzioso subito, quindi anche se hai il motore migliore non ci guadagni molto, come pro il motore trifase costa meno ma vuole anche un'inverter che i suoi 100-150€ su ebay li costa.
Io considerati tutti i parametri fare un giro dal rottamaio per vedere di trovare un motore 2poli trifase adatto che ti viene forse 20€, poi cercherei un inverter, magari di quelli con la facoltà "multivelocità", con uno di questi puoi preimpostare due o tre velocità del motore senza mettere il classico potenziometro per il jog che sinceramente su un tornio di quell'epoca non ce lo inquadro benissimo. In ogni caso possibilmente su una macchina utensile scarterei il motore monofase.
Per montare il mandrino nuovo usa pure quello che a suo tempo era una piattaforma asolata che, se ho ben capito, fu modificata per montare un autocentrante che tu hai rimosso, modifichi la tua flangia da 178 a 130 e buonanotte, tanto quello è un pezzo che oramai di originale non ha più niente, il plateau già cel'hai quindi tanto vale montare quella flangia e tornirla in sede per ricavare l'alloggiamento del nuovo autocentrante. Il platorello menabrida lo terrei così com'è, a parte il fatto di essere un accessorio originale può sempre tornare utile.
Il mio "parco macchine": Tornio Vernier TV280 (sotto i ferri fino a data da destinarsi), Fresatrice Aciera F1, Trapano da banco Felisatti, Affilabulini Deckel S0, Pantografo 3D Parpas PT 11
- ziotibia
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Re: Tornio Denham Junior MKII
Darix e adesso che tornio usi
Grazie Cima i tuoi consigli mi hanno aiutato a decidere:
- come flangia di supporto del mandrino userò quella di supporto del vecchio mandrino
- per il motore vada per il trifase con inverter
Resta il problema della frizione come perplessità
A risentirci Roberto
Grazie Cima i tuoi consigli mi hanno aiutato a decidere:
- come flangia di supporto del mandrino userò quella di supporto del vecchio mandrino
- per il motore vada per il trifase con inverter
Resta il problema della frizione come perplessità
A risentirci Roberto
- darix
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Re: Tornio Denham Junior MKII
Non ne ho!
Ho visto un Weiler che mi venderebbero per 4 soldi ma non mi convince, poi ho visto un tornio taiwanese (non cinese, eh....) che però non mi convince affatto....
Non voglio inquinare il topic però. Magari prima o poi ne aprirò uno a proposito della mia indecisione....
Ho visto un Weiler che mi venderebbero per 4 soldi ma non mi convince, poi ho visto un tornio taiwanese (non cinese, eh....) che però non mi convince affatto....
Non voglio inquinare il topic però. Magari prima o poi ne aprirò uno a proposito della mia indecisione....
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- phantom25
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Re: Tornio Denham Junior MKII
Ora sembra nuovo, e a anche subito delle migliorie !
Complimenti per il restauro e la cura dei dettagli .
Complimenti per il restauro e la cura dei dettagli .
- ziotibia
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Re: Tornio Denham Junior MKII
Aiutato dal fratellone per vedere le cose più piccole ho letteralmente fatto a pezzettini la testa. Per sincerarmi sullo stato di usura degli organi interni ho verificato la quantità di limatura presente sul fondo:quantità minima e comunque compatibile con l'età del tornio. Una volta ripulita per bene la testa, la ho sverniciata e quindi riverniciata utilizzando per l'interno uno smalto epossidico bicomponente bianco che il fratellone aveva in casa e che mi ha assicurato essere resistente agli oli. Ho poi verificato lo stato dei cuscinetti (rigorosamente in pollici) che mi è sembrato buono memore del fatto che prima di acquistare il tornio lo avevo provato ed era silenziosissimo nonostante le pessime condizioni in cui era conservato.
Ora mi ritrovo con una marea di pezzi e pezzettini che dovrò verificare e riassemblare. Per far questo e per vedere cosa manca da brunire o da sistemare ho messo in ordine tutti i pezzi per gruppi di cui allego le foto:
- la carcassa della testa
- i leverismi delle marce, della frizione e l'albero di collegamento alla testa di cavallo
- l'asse motore con la frizione
- l'asse intermedio
- l'asse mandrino
Alla prossima sperando di rivederci
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