Non so perchè, ma sembra che nella gestione del forum ci sia un timeout che richiede di rifare il login dopo un certo tempo, col risultato di cancellare tutto quanto scritto nel frattempo. Ci sono cascato due volte, la prima con la presentazione, ed ora anche con il mio primo post, altra mezz'ora buona buttata via... Quindi, ora scriverò tutto offline ed alla fine farò un copia-incolla...
Ho un problema col mio tornio-fresa GTG09806, che dopo 25 anni di onorato funzionamento ha sofferto il parziale grippaggio di un cuscinetto dell'albero del mandrino. Il tornio in questione, in partenza siglato HQ 400/3A e ancora attualmente in produzione dalla cinese CHINZOU, non ha al presente importatori o venditori in Europa. Ho provato a contattarli, ma non hanno risposto. Per fortuna, nel corredo ho l'esploso della macchina, che mi è stato molto utile per comprenderne il funzionamento e pianificarne lo smontaggio, perche' i cuscinetti, a questo punto me li devo cambiare io, non avendo trovato qualcuno esperto disposto a farlo, neppure a pagamento. Per descrivere ordinatamente il tutto, inizierò dal momento in cui, durante una tornitura, ho sentito un rumore agghiacciante di metalllo che strisciava e strideva. Ho fermato tutto, e non mi pareva di aver forzato niente. Ho pensato che, dato il tempo trascorso, si fosse rovinato un cuscinetto. Il tornio in sè, d'altra parte non aveva particolari giochi, tanto che ero molto soddisfatto del nuovo mandrino a quattro griffe autocentranti che avevo da poco montato, e col quale avevo ricavato per sfacciatura alcuni cubetti terminali di una struttura che sto costruendo in AISI 304. Vado sempre giù con passate poco profonde, per cui penso che anche i contraccolpi relativi agli spigoli non fossero particolarmente violenti. Chiedo scusa fin d'ora per la digressione che sto per fare, nella speranza di far meglio comprendere la struttura della macchina e facilitare quindi eventuali consigli.
Il tornio - fresa ricava il movimento dell'albero del mandrino o della testa di fresa da un'unica puleggia, montata nel vano di cambio ruote per filettare, su di una flangia con cuscinetto attraverso la quale passa l'albero del mandrino, sul quale sono montati coassialmente un selettore fresa/tornio eu paio di ruote dentate.
Per poter accedere all'albero del mandrino e smontarlo è necessario prima smontare la suddetta puleggia e poi la flangia sottostante. La puleggia e' forzata sopra l'esterno di un cuscinetto radiale montato in folle sulla flangia, sotto al quale può liberamente ruotare una cuffia di lamiera di forma semi-toroidale, di diametro di poco inferiore a quello del cuscinetto. Quando la puleggia è forzata sul cuscinetto, tre viti a testa piatta a 120° sulla sua faccia inferiore in prossimità del bordo, avvitate sporgono quanto basta per appoggiarsi e far presa sulla cuffia, impedendo così alla puleggia di sfilarsi, cosa comunque parecchio difficile data la forzatura. Pertanto, una volta tolte le viti, con svariati colpi non troppo forti sulla faccia inferiore della puleggia,dati attraverso uno spessore di legno o plastica dura, è possibile smontare la puleggia senza danno. Per poter smontare la flangia, bisognerebbe prima poter smontare il cuscinetto e la cuffia, che copre le viti di fissaggio della flangia. Impossibile, non esistono ne' spazi sufficienti ne' punti di contrasto per agganciare un estrattore. L'alternativa un po' cattiva e' stata di praticare un foro nella cuffia,sufficiente a far passare una brugola per allentare poco alla volta le viti sottostanti. Così vengono via insieme cuscinetto, cuffia e flangia. In realtà bisogna prima smontare la ghiera dell'asse, ma questo sarà più chiaro tra poco. Descrivendo l'asse del mandrino ed i suoi organi a partire dalla flangia del mandrino, troviamo la flangia di chiusura dell'ingresso delll'albero con un premistoppa/oliatore, il primo supporto di banco, che alloggia un cuscinetto conico componibile in configurazione ad O, e quindi con l'anello esterno aperto a destra ed appoggiato a sinistra al supporto di banco. L'albero viene quindi inserito nel supporto di banco, con il cuscinetto già calettato fino ad una spalla. A questo punto è infilata una ruota dentata in Nylon, portata in rotazione da un'opportuna chiavetta dell'albero,e fissata con un grano, responsabile della trasmissione del moto alle ruote inferiori di comando della vite madre. Subito dopo c'è il secondo supporto di banco, dove va posizionato il secondo cuscinetto conico, con l'anello esterno appoggiato a destra ed aperto a sinistra a ricevere il cuscinetto, montato a sforzo senza una spalla di arresto (altrimenti non sarebbe possibile montare e smontare il primo cuscinetto, che viene comunque infilato di qua.) Coassiale, esterno all'asse, un cannotto con due diametri poco diversi, che serve a trasmettere la spinta al cuscinetto verso la cassa per la registrazione.Al disopra, sempre coassiali, una rondella distanziale ed una ruota conica che trasmette il moto alla testa fresa, ed un ulteriore cuscinetto reggispinta assiale che scarica gli sforzi della ruota conica sulla parete opposta a quella di montaggio della flangia puleggia. Coassiale, al disopra del cannotto, scorrevole all'interno del foro flangia e puleggia, un cilindro con una cava longitudinale, sulla quale s'impegna una chiavetta dalla puleggia, ha 6 estensioni dentate per ogni base. Ruotando, la puleggia porta in rotazione quest'ultimo cilindro. Se esso viene spinto verso la ruota conica, le indentature di quel lato si indentano con quelle, complementari, sul retro della ruota, trascinandola in rotazione. In questo modo il moto viene trasferito alla testa fresa. Se invece esso viene tirato in direzione opposta, si indenta su un pezzo inchiavettato sull'asse del mandrino, portando quest'ultimo in rotazione. Tutto questo è tenuto insieme dalla ghiera di precarico, avvitata alla fine dell'asse del mandrino.
Una volta smontati, i cuscinetti cinesi (D2007107)non sembravano particolarmente mal messi, quello vicino alla flangia del mandrino sembrava quasi a posto, l'altro un po' scurito e con apparentemente dei laschi nella gabbia. Sulle prime, visti i prezzi dei cuscinetti SKF, ho optato per dei cuscinetti che costavano la metà, comprati in rete (ho trovato come perfettamente corrispondenti i 32007X, ma comincio ad avere dubbi...). Premetto che io, di assistenza macchine utensili ne so meno di zero, per cui ho provato a documentarmi ed a leggere tutto quel che potevo. Ho trovato anche, sul sito della SKF, a proposito del 32007X, un programma di calcolo per l'ottimizzazione delle spinte di precarico, che con i valori che ho introdotto, mi ha dato circa 50 kg. Via via che leggevo, intravedevo sempre più l'aspetto estremamente empirico dell'operazione, che richiedeva grande esperienza, cosa che io non ho. Bene, ho montato i cuscinetti, ho fatto il mio primo errore spalmandoli di grasso grafitato ai siliconi, che a me pareva il massimo, ho stretto la ghiera fino a quando l'asse sembrava senza giochi (il comparatore mi dava 2 centesini di eccentricità sulla flangia del mndrino) ed in una posizione compatibile con la prima regolazione fatta in fabbrica. Ho acceso il motore. Già dal primo istante ho sentito un rumore di ferraglia rotolante. Ho fermato, provato ad allentare, a stringere, non cambiava niente. Alla fine ho provato a vedere se poteva essere una questione di rodaggio, e l'ho lasciato girare... stessi rumori, più o meno accentuati e poi, dopo circa 10 minuti, di nuovo il fischio agghacciante! Fermato tutto, rismontato tutto, ho visto che il grasso era sbagliato e la ghiera probabilmente troppo stretta per le dilatazioni a caldo: il cuscinetto n.2 era bello cotto e strisciato di marron sulla cassa interna... Colpa mia! Allora ho acquistato i cuscinetti SKF, rifatto tutto con pazienza certosina, lubrificato col grasso consigliato dall'SKF, usato lubrificante al teflon durante il montaggio delle casse cuscinetto per evitare che potessero andare dentro minimamente storte, e poi, pian pianino, a stringere sempre più la ghiera, girando l'asse a mano di qua e di là,e lasciando ancora un po' di lasco prima di accendere... Niente da fare! Rumore di ferraglia come se la gabbia del cuscinetto ed i rullini si toccassero irregolarmente CON CUSCINETTI NUOVI! Mi sono dato dello stupido incompetente, ho provato a portare due amici che col loro lavoro hanno avuto qualche esperienza con questi maledetti cuscinetti conici, ma anche loro, dopo aver controllato e ricontrollato, e confermato in buona sostanza che avevo lavorato bene, hanno pure loro detto che sembrava come se le gabbie sgranassero ( a me fondamentalmente sembra che ce ne sia una sola), abbiamo pure provato ad iniettare direttamente olio in corsa nel cuscinetto, ma non cambiava niente, ed anche loro alla fine hanno detto di provare a vedere se un po' di rodaggio migliora la situazione, cosa che per il momento non è avvenuta. Come ultimo dato, posso dire con certezza che gli unici organi interessati sono quelli dell'asse del mandrino, perchè lo sgranamento non si sente se attivo il lato fresa e l'asse del mandrino non gira. Tutte le prove fatte con le trasmissioni a 870 g/min portano alla vibrazione, all' inizio qualcuna a velocità più bassa non dava rumore. Scusate il pippone, ma ho cercato di essere quanto più esaustivo possibile... C'è un'anima buona che mi sa risolvere questo dannatissimo casino?