Una definizione maggiore (soprattutto su un bassorilievo) fa percepire un risultato visivo molto migliore.
Ovviamente una fresa di piccolo diametro, oltre a consentire asportazioni minori, impone step proporzionalmente piccoli e questo dilata i tempi di fresatura.
Di solito il procedimento consiste nello sgrossare con una fresa di diametro più grande, per poi eseguire semifiniture progressivamente scalando i diametri fresa fino ad arrivare alla più piccola; per la definizione dei dettagli più piccoli.
Per far ciò, in modo efficiente, il CAM deve gestire il grezzo dinamico, ovvero generare i percorsi con la fresa più piccola SOLO nelle zone dove la fresa precedente (più grande) non riusciva ad "entrare".
Questo procedimento abbastanza semplice da un punto di vista logico/software, ha una difficoltà: le frese implicate nella finitura, devono essere misurate in lunghezza in modo molto preciso. Il problema ricorrente (se le frese non vengono misurate in modo estremamente preciso) è che tra le lavorazioni si possa vedere il "gradino" che rovina inevitabilmente tutto il lavoro.
Per ovviare a questo incoveniente che può essere anche causato da vari altri fattori non facilmente prevedibili quali: l'usura utensile o la temperatura, si può (se si riesce) eseguire tutta la finitura finale su tutto il pezzo con la fresa più piccola.
Insomma sulle lavorazioni 3D va trovato il compromesso dettaglio/finitura/tempo, in relazione anche alla dimensione del pezzo da fresare e...Al costo finale del pezzo fresato!
Buon lavoro