Intanto contraccambio i saluti di quelli che si sono aggiunti dopo.
turbina ha scritto:[...], alla faccia dell'ecologia! comunque bellissima.
Il rendimento del motore a vapore è il più basso tra i motori termici alternativi; neppure le sofisticate soluzioni adottate su grossi impianti fissi o navali (adozione di vapore surriscaldato, multipla espansione, preriscaldatori, economizzatori, ecc.) hanno potuto portare il rendimento a livelli accettabili, soprattutto per i criteri odierni. Infatti, l'uso del motore a vapore è del tutto scomparso, soppiantato dove possibile dalle turbine ed altrove dal motore Diesel.
Sulla locomotiva, i problemi di rendimento (seppure molto sentiti, per l'economia dell'esercizio ferroviario) sono acuiti dalla necessità di avere un mezzo relativamente leggero e dal poco spazio disponibile. Si fecero, comunque, vari tentativi di applicare per quanto possibile le migliori tecnologie alla trazione a vapore in ambito ferroviario. Molti fallirono senza speranza; altre idee si rivelarono veramente buone, ma ormai era tardi (il motore a combustione interna stava dilagando, e stava sfondando la trazione elettrica) e comunque i limiti del motore a vapore sono intrinseci ed oltre quelli non si può andare.
Morale della favola: il motore a vapore (e quindi anche quello della locomotiva)
é nemico dell'ecologia: ricordiamoci che il termine "smog" fu coniato a Londra alla fine dell'Ottocento, fenomeno causato dal riscaldamento e soprattutto dagli opifici a vapore...
La piccola "T3" è quindi figlia del suo tempo (il progetto risale al 1880), in cui queste problematiche non erano minimanente sentite. Ma conservarla funzionante ci aiuta a ricordare e riflettere anche su queste tematiche.