Il problema di usare il lubrorefrigerante si pone se non hai un sistema di filtraggio a carta.
Infatti, la polvere creata nelle fasi di lavorazione, diventa poltiglia che tende a compattarsi intasando tutto il circuito della lubrorefrigerazione. E' chiaro che sto estremizzando: nel caso ci si prenda cura dell'impianto con buona frequenza: sostituendo il refrigerante e pulendo accuratamente TUTTO l'impianto, il problema si riduce ma ciò, oltre a richiedere tempo (pulire accuratamente una macchina può richiedere anche una giornata uomo), implica denari per il cambio del refrigerante.
Con una attenta a specifica gestione del lubrorefrigerante, tali operazioni di manutenzione, possono essere fatte più di rado senza avere problemi.
Se hai l'adduzione attraverso al mandrino, NON avere una filtrazione accurata del refrigerante e lavorare ghisa, crea grossi problemi alle guarnizioni del mandrino. Con rischi reali che il refrigerante (per di più sporco!!!) finisca nei cuscinetti mandrino portando al grippaggio degli stessi in brevissimo tempo. (ad un collega è successo: ti accorgi solo quando si inchioda il mandrino...E poi sono dolori!)
La filtrazione dell'aria in caso di lavorazione a secco (che non è possibile per tutte la lavorazioni e per tutti i tipi di ghisa) richiede un impianto tipo quelli pensati per la lavorazione della grafite. Aspiratori ciclonici, con bocchette di aspirazione da cui viene estratta l'aria sporca dalla zona di lavoro e una o più ventole che la immettono pulita dall'esterno.
Ripeto: se il lavoro è remunerativo e, a conti fatti, dopo 5 anni mi permette di guadagnare e comprarmi un' altra macchina ok, altrimenti bho...Io ci penserei.
Chissà come mai, le aziende che hanno necessità di produzioni di particolari in ghisa sono sempre alla ricerca di officne...