
Integro il discorso con dei video molto chiari su alcuni strumenti che oggi vengono usati non solo per verificare gli effetti causati dalle collisioni, ma anche per controllare le deviazioni geometriche in un intero volume spaziale.
Attraverso l'uso dell'estensimetro, detto anche ballbar, e' possibile misurare l'accuratezza di un intero movimento ovvero la costanza nella precisione di spostamento anche di piu' assi in contemporanea.
Questi strumenti si rivelano fondamentali per garantire tolleranze molto ridotte in quei processi produttivi che richiedono una ripetibilita' certa del risultato, ed essendo procedure semiautomatiche che durano da 10' a 60' e' possibile ripeterle anche prima di ogni lavorazione cruciale.
Ecco qualche esempio di verifica con la ballbar:
http://www.youtube.com/watch?v=6H-kZYinnao
http://www.youtube.com/watch?v=sde_YvhLEjM
Esistono anche altri modi per verificare l'accuratezza di movimento degli assi, ed uno di questi e' l'integrazione di un tastatore 3D (Probe,trigger probe etc) con delle sfere dal diametro verificato entro il micron posizionati sul piano.
Tutta la procedura di calibrazione descritta da Drago puo' essere svolta in questo modo senza l'uso di un comparatore e con lo stesso metodo si puo' verificare l'accuratezza di posizionamento anche nei piani rotobasculanti, che come sapete richiedono intere giornate per essere calibrati a dovere con i metodi manuali.
http://www.youtube.com/watch?v=g6sOjfvzoQo
In generale il piu' grande vantaggio nell'uso della ballbar e' che questa puo' essere dotata di estensioni o venir posizionata in varie zone del piano in modo da verificare la precisione negli spostamenti su tutta l'area lavorabile dalla testa.
Inoltre, essendo abbinata ad un software che esegue un campionamento continuo, eventuali errori o discontinuita' nella rotazione possono essere direttamente annullate compensando via software il CN della macchina.
La stessa cosa potremmo farla anche noi usando, per esempio, una riga digitale in modo da misurare (cent dopo cent) la precisione di movimento lungo tutta la corsa di un asse. Se la vite mostrasse delle imprecisioni lungo la corsa queste verrebbero rilevate solo da un sistema di misura lineare, e si potrebbe registrare una mappatura di tutti gli scostamenti tra misura impartita e quota rilevata in modo da inserire una compensazione continua nel CN ed avere cosi' degli spostamenti reali coincidenti con quelli impartiti.
E' chiaro che con questi sistemi di verifica si accorciano in modo enorme i tempi di intervento e non e' piu' necessario metter mano alla meccanica (salvo urti o manutenzione) quindi il loro costo, a prima vista elevato, viene ammortizzato in tempi brevissimi.