Grande Marco, vai veramente come un treno!
marcosin ha scritto:
Per quanto riguarda invece il ponte finale a mosfet l'ho fatto con dei mosdriver che hanno già le uscite complementari per il mezzo ponte e il dead-time interno, in questo modo il ponte è a parere mio più sicuro perchè la commutazione tra il ramo alto e quello basso non è gestita dal pic, che se impazzisce mette in corto netto i finali.
si, considera però che la periferica PWM in molti PIC (io uso i dsPIC33) è comunque indipendente dal core e quindi è difficile che casini
sul codice possano andare a fare un corto sul ramo (la cosa peggiore che mi viene in mente è che di possano girare i pin della PWM
come IO e metterli a 11 oppure incasinare il clock, ma sarebbe un discreto casino anche nel caso di driver complementari...
stiamo comunque parlando di fenomeni da X-Files
!).
Con la tua scelta perdi un po di flessibilità nella ottimizzazione del ponte (ma ti metti un discreto paio di mutande di ghisa
che non guastano mai!)
se ho capito bene:
parti dal PC in Step/Dir
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V
schedina che prende step/dir e genera un +-10 (DAC)
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V
Azionamento con ingresso analogico
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V
Motore con encoder
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V
Feedback encoder al PC
il loop è chiuso in POSIZIONE sul PC.
In questo modo si può usare come SW di controllo su PC quello che si vuole, ad esempio EMC-2.
Domanda:
si potrebbe saltare la schedina da Step/Dir a +-10 e fare il tutto sull'azionamento?
pensavo di implementare una misura digitale (con timer in IRQ) del tempo tra due step e ricavarne il riferimento
da fornire all'azionamento.
Bye, C.
EDIT:
riguadando i segnali di ingresso alla scheda potrebbe anche essere:
parti dal PC in Step/Dir
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V
schedina che prende step/dir e FB da encoder
e con un PID genera un +-10 (DAC) per controllare
in VELOCITA' il motore
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V
Azionamento con ingresso analogico
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V
Motore con encoder
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V
Feedback encoder al PC per chiudere l'anello di posizione
Bye, C.
...no, non è terra.