Principio di funzionamento del micropasso?

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SoldatoSemplice
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Principio di funzionamento del micropasso?

Messaggio da SoldatoSemplice » sabato 30 ottobre 2010, 18:27

Ciao a tutti, nonostante una previa ricerca su questo sito chiedo lumi circa il principio di funzionamento con cui si generano i micropasso in un sistema di controllo per motori passo passo.

In tempi remoti lessi da qualche parte come si generavano, solo che ora non trovo più la pagina, quindi chiedo chiarimenti, mi ricordo che per arrivare a generare fino al mezzo passo sono sufficienti le uscite digitali di un microcontrollore, mentre per i micropassi era indispensabile l'uso di un DAC esterno al PIC micro stesso, quello che non mi ricordo è in quale modo venivano calcolate le correnti da dare agli avvolgimenti dei motori per avere i micropassi desiderati.

In ultimo: fermarsi a progettare un mezzo passo stà  diventando anacronistico ed obsoleto, oppure è ancora un sistema diffuso?

Vorrei provare a fare una buona elettronica e sono tentato dall'idea di provare a venderla, ma se mi venisse detto che un mezzo passo è ormai obsoleto, allora mi risparmierei la fatica, implementerei minori funzioni di controllo della corrente ed andrei sul micropasso.

Grazie mille in anticipo.
Credendo Vites

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marcosin
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Re: Principio di funzionamento del micropasso?

Messaggio da marcosin » sabato 30 ottobre 2010, 18:59

Immagina di pilotare i due avvolgimenti con due correnti di andamento sinusoidale, sfasate tra di loro di 90°, in pratica una fase con l'andamento del seno e l'altra con quello del coseno.
Le sinusoidi però sono in realtà  divise in tot scalini, visto che è un sistema digitale a crearle, il numero di divisioni del quadrante corrisponde al numero di micropassi generati, quindi se la sinusoide intera è divisa ad esempio in 16 livelli avrai 4 liveli per quadrante e quindi il microstep x4, se la dividi in 64 invece avrai il microstep x16.
Questo è il metodo per stabilire la quantità  e la direzione della corrente da fare scorrere, poi c'è da tenere in considerazione che la regolazione deve avvenire tramite un sistema chopper.
Il chopper consiste nell'alimentare l'avvolgimento per messo di mosfet o transistor, poi tramite un comparatore che legge la caduta di tensione su una rsense (proporzionale alla corrente) collegata in serie al ponte H, quando si arriva al valore di corrente prefissato si scollega il carico per un tempo stabilito da un monostabile, passato il tempo si rifornisce tutta la corrente e il ciclo si ripete.
Il chopper serve per poter incrementare velocemente la corrente sulla fase del motore, che altrimenti salirebbe troppo lentamente a causa dell'effetto dell'induttanza dell'avvolgimento stesso. La corrente infatti è in ritardo rispetto alla tensione, ma purtroppo il campo magnetiso viene generato dalla corrente quindi è quella che ci serve.
Ovviamente servono 2 sistemi chipper, uno per avvolgimento, oltre che due ponti H per poter far circolare la corrente in tutti e due i sensi.
Mi sono spiegato non troppo bene, ma se vuoi chiarirti le idee scaricati il datasheet del LMD18245, li è molto chiaro il concetto.

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Re: Principio di funzionamento del micropasso?

Messaggio da malibus » martedì 23 novembre 2010, 20:02

marcosin ha scritto:Immagina di pilotare i due avvolgimenti con due correnti di andamento sinusoidale, ...
La spiegazione sulla generazione dei micropassi e chiarita bene.
Io pero, vorrei chiedere come si procede dopo, avendo un driver che lavora a micropasso,
come si fa a pilotare un motore a velocita elevate, sapendo che la coppia diminuisce moltissimo?
Come si puo realizzare il passaggio dai micropassi a velocita bassa a mezzo passo e passo intero alle velocita alte?

Saluti

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