il motore è comunque di per se un carico ingordo, ossia è quasi un corto quindi è predisposto per prendersi tutta la corrente che gli dai.
infatti nei sistemi passo passo sui driver si limita la corrente, questo perché non essendo lineare l'assorbimento (specie in lavorazione) per un buon funzionamento del sistema l'assorbimento appunto dovrebbe adeguarsi in potenza, non erogandone più di quanto serve, questo risulta più facile in tensione, ecco perché il driver ti fa fissare la corrente, di contro il motore sarà sempre tentato di ciucciare il limite che tu hai settato.
i motori hanno delle curve, tra le più importanti da considerare c'è quella del rapporto "numero impulsi (velocità) potenza coppia" e questa dice quanti watt occorrono ad una determinata velocità per ottenere la coppia voluta.
un'altra non meno importante e purtroppo non sempre presente, è quella dell' andamento del regime di corrente ideale che in teoria direbbe il valore di corrente ideale sull'andamento della curva.
quindi ricapitoliamo, a provocare calore è la corrente, stabilire la coppia in esecuzione è la potenza quindi watt, quindi una delle abilità progettuali una volta scelti i motori (ma probabilmente andrebbe fatto congiuntamente) è quella di realizzare un sistema con un equilibrio tale da non trovarsi mai in condizione che i motori per erogare una potenza esigua (capita spesso nei rapidi) lo debbano fare con un rapporto tensione/corrente sbilanciato in modo sproporzionato a favore di quest'ultima. (quasi sicuramente il tuo caso)
riassumendo io alzerei la tensione fino alla massima sopportabile dai driver, poi con un occhio alla curva imposterei la corrente un pelino sotto, e per adeguarmi (visto che parliamo di materiale già comprato) agirei sulla risoluzione quindi sulla velocità.
ps: è vero che i motori dichiarano di poter lavorare anche a 80° ma è anche vero che i magneti a queste temperature degradano più velocemente, riducendo la coppia specie quella di tenuta.
spero di non aver confuso ulteriormente le idee.