@maupre75
stai facendo tanta confusione.
1) se il problema si presenta a motori scollegati, è lì che dobbiamo concentrarci. Ogni altra digressione è, al momento, inutile e fa perdere di vista l'obiettivo
2) riguardo alla larghezza dell'impulso, ovviamente non sei stato in grado di afferrare completamente il concetto. Che è più complesso di così.
Se, da un lato, la larghezza dell'impulso è insignificante per il funzionamento del driver perché l'elettronica lavora sul fronte positivo del segnale in ingresso, è altrettanto vero che ci siano dei limiti, inferiori e superiori a ciò.
Al driver non arriverà un'onda quadra perfetta, perché il mondo non è ideale. Se c'è un effetto capacitivo, il fronte di salita ci mette tot tempo per raggiungere il livello alto. Se tu non rispetti un certo tempo minimo, il driver non vede proprio l'impulso. Ma dal momento che lo vede, non c'è nessun limite alla larghezza di tale impulso (se non la frequenza che vuoi raggiungere) e, come dicevo a te,
non c'è nessun effetto di taratura, diciamo, nel allargare o stringere tale impulso.
Visto che il fenomeno si presenta in una direzione, verrebbe da ipotizzare che il problema sia legato alla sincronizzazione tra il cambiamento di stato del segnale DIR e gli impulsi di STEP.
@Manuel011
Sono convinto che il produttore
possa aver ragione, ma lo deve dimostrare! È suo l'onere di dimostrare che non sei tu il problema!