Interpolazione in coordinate polari (G12.1-G13.1 oppure G112-G113)
Questa funzione permette la conversione di un comando programmato nel sistema di coordinate cartesiane in un movimento dell'asse lineare e in un movimento
dell'asse rotativo. La sintassi è
G12.1 (o G112) attiva il modo interpolazione in coordinate polari
G13.1 (o G113) cancella il modo coordinate polari
Nel modo interpolazione coordinate polari devi programmare l'interpolazione lineare o circolare nel sistema di coordinate cartesiane formate dall'asse
lineare e dall'asse rotativo (asse virtuale). Quando programmi in questo modo viene creato un piano di lavoro formato dai due assi (lineare e rotativo) e viene cancellato il piano attivo al momento del richiamo. Questo è ripristinato al momento della cancellazione del modo coordinate polari.
Il piano coordinate polari viene cancellato anche dal reset. E' importante che prima del richiamo modo interpolazione in coordinate polari
sia attivo un sistema che abbia origine nel centro dell'asse rotativo (X=0). Non devi mai cambiare il sistema di coordinate utilizzando le funzioni del
sistema di coordinate (G52, G53...), devi impostare il sistema prima. E' possibile la traslazione dell'origine di lavoro specificando il valore degli
assi interessati insieme al comando G12.1 (G12.1 X C per esempio). Nel modo G12.1 non possono essere modificate le compensazioni utensili, quindi
abilitale prima del codice stesso. Questo modo deve sempre essere richiamato e cancellato nello stato di G40.
Nel modo G12.1 non è possibile la ripartenza del programma.
Puoi programmare le seguenti funzioni:
movimento G01, G02, G03,
sosta G04,
compensazione raggio G40, G41, G42,
richiamo macro G65, G66, G67,
assoluto o incrementale ed inoltre avanzamento al minuto o al giro.
Quando si comanda l'interpolazione in coordinate polari gli indirizzi I, J, K, (per la programmazione circolare) dipendono da quale asse del sistema base di
coordinate è il primo asse del piano dell'interpolazione in coordinate polari:
asse X, piano XY, utilizzare gli indirizzi I, J
asse Y, piano YZ, utilizzare gli indirizzi J, K
asse Z, piano ZX, utilizzare gli indirizzi K, I
puoi anche usare la notazione con R se preferisci.
Abbiamo detto che in questo modo i comandi vengono programmati come coordinate cartesiane nel piano dell'interpolazione in coordinate polari. Nei comandi si
usa quindi come primo asse l'asse lineare (X) e come secondo l'asse rotativo (C). L'uso della specifica radiale o diametrale non dipende dal primo asse ma dalla specifica dell'asse rotativo. Subito dopo il G12.1 la coordinata dell'asse virtuale è assunta come angolo pari a 0, quindi se devi effettuare una lavorazione in fase con una altra imposta preventivamente l'asse C. E' chiaro quindi che questa funzione è applicabile a quelle cn che possiedono un
asse rotativo (controllato): il nostro tornio ne è un esempio. Di solito si usa il sistema cartesiano formato dagli assi Z e X come rappresentato in figura A (piano G18).
Se guardiamo questo sistema dall'asse Z possiamo vedere solo l'asse X ed eventualmente l'asse C (cioè il mandrino, un asse rotativo controllato).
Ora, il modo interpolazione in coordinate polari considera l'asse rotativo come facente parte di un sistema di coordinate cartesiane i cui assi sono: il primo
l'asse X, il secondo l'asse C (rotativo). In definitiva siamo ancora in presenza di un sistema cartesiano e la programmazione deve essere effettuata in coordinate cartesiane (come siamo abituati a fare con X e Z). I movimenti in G01, G02, G03 dovranno essere
programmati in questo sistema. Fig B Programma considerando il pezzo fermo e l'utensile in movimento.
Ma cosa succede nella realtà ?
Fisicamente l'utensile potrà muoversi solo sull'asse X assecondando il profilo con l'ausilio del moto rotatorio dell'asse C che rappresenterà lo spostamento
sull'asse virtuale. Devi pensare al mandrino che ruota mentre l'utensile sale e scende lungo l'asse X. Nella figura C che ho cercato di rappresentare il concetto.
In figura A (di C) è mostrato il punto di partenza dell'utensile (fresa), quindi il mandrino entra in movimento e l'utensile dovendo profilare la forma quadrata si sposterà verso l'alto (B). La rotazione e lo spostamento (sincronizzati) fanno si che l'utensile raggiunga il punto massimo dopo il quale si avrà la discesa dello stesso. E cosi per tutto il profilo programmato. (spero il disegno abbastanza rappresentativo)
Consideriamo la figura D e scriviamo due righe di codice. La vista è quella frontale (asse Z).
I punti in figura sono espressi radialmente per C, diametralmente per X.
T0101 richiamo utensile
---- <<-- attivare i codici per il controllo asse C, rotazione utensile
G0 G40 X120 C0 Z(..) posizionamento senza compensazione raggio
G12.1 attiva modo coordinate polari
G42 G01 X40 F1000 da qui inizia la descrizione del profilo
C10
G03 X20 C20 R10
G01 X-20
G03 X-40 C10 R10
G01 C-20
G01 X40
G01 C0
G40 X120 termina il profilo, toglie la compensazione raggio
G13.1 cancella il modo interpolazione coordinate polari
Naturalmente la programmazione può essere anche radiale per X
T0101
----
G0 X60 C0 Z()
G12.1
G42 G01 X20 F1000
C10
G03 X10 C20 R10
G01 X-10
G03 X-20 C10 R10
G01 C-20
G01 X20
G01 C0
G40 X60
G13.1
Possiamo quindi dire che la C non è altro che il secondo asse di un sistema di coordinate cartesiane.
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