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da supergiu » mercoledì 3 aprile 2013, 23:07
Umberto, non hai mai sentirto parlare di cilindri di compensazione, semplicemente perchè solo forse il solo ad averlo adottato inventandomelo e questo in qualche modo mi fa piacere.
In quella applicazione, non avevo possibilità di usare 80 Kg. di contrappeso da portare a spasso per oltre 3000 mm e non potevo usare altri sistemi tipo cilindri pneumatici tradizionali, (2200 mm. di corsa verticale!!) ed altri sistemi che in quella occasione esistevano, non conoscevo altri sistemi e non vi erano forse nemmeno i Forum come oggi. Quindi ebbi quella idea, che reputo valida ma con un limite, provate ad indovinare? un cilindro a pressione negativa non può sviluppare una forza variabile, ma solo e sempre quella massima che consente l'area di superficie del pistone. Cioè se si adotta un cilindro diametro 100 mm. la sua area in centimetri quadri è: 5x5x3.14 = 78.5 quindi moltiplicandola per la pressione di -1 che è il valore del vuoto massimo ottenibile in natura (e che è anche difficile da ottenere, salvo poi il suo raggiungimento obbligatorio dopo i primi centimetri percorsi) si ha una forza "di attrazione" di 78.5 Kg. Quindi è lampante che occorre adottare un cilindro di alesaggio appropriato al caso in oggetto, salvo che per grossi pesi da compensare vi è un grosso problema di "alesaggio"!! Quindi questa soluzione "inventata" è adatta per alcuni casi ed ove non vi siano grosse variazioni di peso, anche se è vero che un servomotore deve comunque avere un surplus di sicurezza per sopperire a determinate variazioni.
Posso dire che il mio "artefizio" ha sempre funzionato, l'unica manutenzione è stata quella di ripristinare il vuoto di tanto in tanto, con una semplice pompa manuale (cilindro pneumatico manovrato manualmente a mò di siringa) ma si fa anche diversamente con pompe a vuoto statiche - venturi, ecc. Infine nella parte superiore, ove usciva la cinghia di aggancio al carrello mobile, vi era una fessura apposita, ove vi iniettavo dell'olio apposito per circuiti pneumatici a basso coefficiente di stick. Premetto che il cilindro era appositamente stato progettato dal sottoscritto, quindi in qualche modo, era almeno privo dei difetti più madornali.
Chiedo scusa per le foto, ieri le ho caricate, ma solo ora vedo che vi sono delle dimensioni massime imposte.
PS: Purtroppo il cilindro è poco visibile e solo sulla foto 3, Umberto, non hai mai sentirto parlare di cilindri di compensazione, semplicemente perchè solo forse il solo ad averlo adottato inventandomelo e questo in qualche modo mi fa piacere.
In quella applicazione, non avevo possibilità di usare 80 Kg. di contrappeso da portare a spasso per oltre 3000 mm e non potevo usare altri sistemi tipo cilindri pneumatici tradizionali, (2200 mm. di corsa verticale!!) ed altri sistemi che in quella occasione esistevano, non conoscevo altri sistemi e non vi erano forse nemmeno i Forum come oggi. Quindi ebbi quella idea, che reputo valida ma con un limite, provate ad indovinare? un cilindro a pressione negativa non può sviluppare una forza variabile, ma solo e sempre quella massima che consente l'area di superficie del pistone. Cioè se si adotta un cilindro diametro 100 mm. la sua area in centimetri quadri è: 5x5x3.14 = 78.5 quindi moltiplicandola per la pressione di -1 che è il valore del vuoto massimo ottenibile in natura (e che è anche difficile da ottenere, salvo poi il suo raggiungimento obbligatorio dopo i primi centimetri percorsi) si ha una forza "di attrazione" di 78.5 Kg. Quindi è lampante che occorre adottare un cilindro di alesaggio appropriato al caso in oggetto, salvo che per grossi pesi da compensare vi è un grosso problema di "alesaggio"!! Quindi questa soluzione "inventata" è adatta per alcuni casi ed ove non vi siano grosse variazioni di peso, anche se è vero che un servomotore deve comunque avere un surplus di sicurezza per sopperire a determinate variazioni.
Posso dire che il mio "artefizio" ha sempre funzionato, l'unica manutenzione è stata quella di ripristinare il vuoto di tanto in tanto, con una semplice pompa manuale (cilindro pneumatico manovrato manualmente a mò di siringa) ma si fa anche diversamente con pompe a vuoto statiche - venturi, ecc. Infine nella parte superiore, ove usciva la cinghia di aggancio al carrello mobile, vi era una fessura apposita, ove vi iniettavo dell'olio apposito per circuiti pneumatici a basso coefficiente di stick. Premetto che il cilindro era appositamente stato progettato dal sottoscritto, quindi in qualche modo, era almeno privo dei difetti più madornali.
Chiedo scusa per le foto, ieri le ho caricate, ma solo ora vedo che vi sono delle dimensioni massime imposte.
Il cilindro è posto sul retro della macchina ed è visibile solo parzialmente in foto 3, (cilindro nero verticale).
Complimenti per aver rimarcato le varie problematiche: stick/sleep, ecc. tutto vero ma risolto.
Saluti
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