La soluzione giusta oggi è ovviamente un inverter, magari cinese... quando io ho scoperto questa cosa gli inverter c'erano, ma costavano cifre con troppi zeri. Io allora ho scoperto questo sistema. Se avete un vecchio motore trifase, non grippato e non bruciato, potete provare.
In ameriKano si chiama Idler, in italiano non so se ha un nome.
La faccenda sta cosi: se si mette la fase disponibile fra due morsetti di un
motore trifase collegato a stella, il motore non parte, ma se con le
mani (o con una cinghia cosi non ti fai male...) gli dai una spinta verso
destra, gira a destra, se la spinta la dai verso sinistra gira a sinistra...
e continua a girare anche dopo che hai smesso di spingerlo!
Quello che nessuno fa è misurare le tensioni sulla morsettiera del motore
trifase appena avviato a mano.
Le fasi ci sono tutte, con i voltaggi quasi giusti e con gli angoli di
sfasamento pure loro quasi giusti...
La mia soluzione è prendere un motore TRIFASE di recupero di potenza
adeguata, maggiore del più grosso dei motori da alimentare, collegarlo a
stella o a triangolo a seconda delle tensioni di targa (di solito a
triangolo...) alimentare due morsetti con fase e neutro della rete monofase,
alimentare il terzo morsetto con un condensatore connesso alla fase.
Se il condensatore è di misura adeguata e il motore scorrevole e senza
carico, il motore parte.
Ora il motore funziona da generatore trifase, sui suoi morsetti ora ci sono
tutte e tre le fasi che servono, un motore trifase connesso a questo motore
parte anche sotto carico, l'invertitore funziona correttamente, la potenza e
la coppia sono quelle nominali.
Il mio tornio funziona cosi da molti anni, ha un motore da 1/3 di cavallo,
trifase. Ho messo un idler da 1 hp (a memoria, non pretendete troppo...)
Ovviamente il rendimento è basso, può essere usato come soluzione di emergenza o per uso hobbystico, non certo per farlo lavorare 8 ore al giorno (lui non avrebbe problemi, voi si, quando arriva la bolletta...)
Paolo